Overtourism e proposte bislacche e corporative

Overtourism. La proposta bislacca è quella del presidente di Federalberghi Firenze che, per non smentirsi, è una proposta anche corporativa. Cioè di una città (e un mondo) disegnato a partire dalla sua rendita di posizione (il possesso/gestione di un albergo), intorno al quale gira tutto il resto. La proposta bislacca e corporativa è di istituire un biglietto d’ingresso (non è chiaro se a pagamento o meno) per quelli che il nostro albergatore considera turisti di serie Z, cioè quelli che – ovviamente – non pernottano e che, pur se comprano una bottiglietta d’acqua a 3 euro e una pizza o gelato di plastica, soldi al suo albergo non ne lasciano.

Non è chiaro dove a Firenze dovrebbero essere installati questi tornelli d’ingresso. Ci aveva pensato il vecchio Sindaco Nardella, e ci aveva rinunciato perché, a differenza per esempio Venezia dove i tornelli sono in uso, a Firenze per l’alto numero di questi accessi, forse i tornelli costerebbero più degli incassi e – aspetto principale – i residenti e frequentatori abituali della città comincerebbero ad organizzarsi per un assalto a Palazzo Vecchio.

Le proposte estive non sono solo dei politici in Parlamento e al governo, ma anche degli operatori economici.

Eppure una proposta fattibile sarebbe dietro l’angolo, ma ha paura di farla anche il capo degli albergatori, chè sicuramente – pur in teoria dovendoci guadagnare di più per ridimensionamento della concorrenza – si inimicherebbe alcuni proprietari di case e le tante aziende che comprano ed affittano immobili. Cioè, agire sull’offerta e non sulla domanda: vietare tutti gli affitti brevi inferiori ad una settimana. Apertura quindi di un contenzioso con tutti i sostenitori di una libertà economica che oggi si afferma solo distruggendo la libertà di tutti i cittadini, e cercare di arrivare ad un punto fermo.

Una soluzione? No, ma un punto di partenza. Che – ed è questo molto importante – non consideri i turisti solo in quanto portatori di soldi per gli albergatori….

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc