Lo scoop sulle origini milazzesi di Leone XIV: anche il Papa ha diritto alla privacy

di Andrea Filloramo 

Ormai è di dominio pubblico: è stato recentemente confermato che il nonno paterno di Papa Leone XIV era originario di Milazzo,  Il suo nome era Salvatore Giovanni Riggitano, nato il 24 giugno 1876 in via Ottaviana della città di Milazzo, in provincia di Messina, figlio di Santi Riggitano e Maria Alioto, trasferitosi da giovane in America.   

Queste informazioni sono state verificate attraverso documenti ufficiali dell’anagrafe del Comune di Milazzo, tra cui i certificati di nascita e matrimonio e da altri accertati documenti provenienti da varie fonti. 

Dopo l’emigrazione negli Stati Uniti nel 1904, Salvatore Riggitano si stabilì a Quincy, Illinois.  

Nel 1917 cambiò identità – come spesso erano soliti fare gli emigrati per vari motivi personali, familiari o sociali –   e adottò il cognome Prevost.   

Da Salvatore Riggitano – Prevost nacque Louis Prevost, padre di Robert Francis, oggi Papa Leone XIV.  

Questa scoperta ha suscitato e suscita ancora grande interesse sia in Italia che all’estero, evidenziando le radici siciliane del nuovo pontefice e la storia familiare.  

il Sindaco di Milazzo, Giuseppe Midili, ha voluto ricostruire personalmente la storia della famiglia del Pontefice e ha precisato: “Sono ben felice di confermare che la ricostruzione sulle origini milazzesi di Papa Leone XIV corrisponde al vero. Trova conferma con le ricerche che abbiamo fatto stamattina all’interno degli archivi comunali. Ed è una scoperta di cui siamo onorati”. 

Occorre necessariamente fare un’osservazione: In un momento storico in cui l’identità conta tanto quanto il messaggio, emergono interrogativi sul significato che tali notizie sulla genealogia del Papa, sulla sua famiglia e particolarmente sul nonno, morto molti anni fa, possono assumere nel contesto del suo pontificato.  

La scoperta di documenti che confermano legami con l’Italia e   con la Sicilia, se da una parte riapre il dibattito sulla “italianità” del nuovo Papa, tema che potrebbe rafforzare il suo legame con L’Italia, o sollevare nuove riflessioni sulla direzione internazionale della Chiesa, dall’altra può non essere rispettoso della sua dignità. 

Secondo alcune fonti più recenti, Papa Leone XIV è stato informato del rintracciamento documentale delle sue origini siciliane e della storia della sua famiglia, anche se egli nelle interviste fatte prima della sua elevazione al Soglio Pontificio, non ne fatto, mai menzione. 

Insomma, è molto probabile che Leone XIV, pur sapendo di queste informazioni, diffuse in questi ultimi giorni dai media, per ora probabilmente vuole mantenere una posizione riservata, forse a causa della sua riconosciuta discrezione o per non attualmente spostare l’attenzione dalla sua missione pastorale, che in questi giorni è all’inizio.  

Da osservare, inoltre, che anche il Papa ha diritto alla privacy, e questo vale in modo particolare quando si tratta della vita familiare, che non ha né può avere un impatto diretto sul suo ministero pontificale. 

Il fatto che Papa Leone XIV, non commenti ufficialmente le notizie sul nonno –  sulle quali sorvoliamo –  può, inoltre, essere visto e considerato proprio come un esercizio di quel diritto che spetta solo a lui: scegliere, cioè, cosa condividere e cosa no di quanto diffuso dai media. 

Da evidenziare che la sua missione spirituale e pastorale rimane centrale, mentre i dettagli della genealogia familiare, per quanto curiosi o mediaticamente interessanti, restano secondari e meritano grande rispetto, giacché la dignità del Successore di Pietro viene prima della curiosità del pubblico, che può essere anche un fattore di invadenza.  

Se da un lato, infatti, la curiosità può spingere a conoscere meglio la storia del papa e della sua vita, dall’altro può portare, però, a un eccesso di interesse che non è funzionale al suo messaggio pastorale.  

La curiosità – diciamolo chiaramente – può trasformarsi in un’esplorazione eccessiva che può condurre ad atti distrattivi del suo compito di Pastore Universale, la cui patria, dal momento in cui è stato eletto Papa, non è più l’America, il Perù, l’Italia e, tanto meno la Sicilia o addirittura Milazzo, che giustamente può anche gloriarsi di aver dato i natali al nonno, ma è  il  mondo intero.