
Cos’hanno in comune Charles Bukowski e Ayrton Senna, Kurt Cobain e la DC, Massimo Troisi e i Green Day, don Peppe Diana e gli Oasis, la Playstation e Moana Pozzi, Gian Maria Volontè e l’Urlo di Munch?
E perché il loro destino e quello di tanti altri incrocia quello di un piccolo paese della provincia italiana?
Creatività folle, eventi travolgenti, invenzioni geniali, musica (tanta musica), cinema, persone, proteste, mancanza di certezze: “L’anno dei coccodrilli” è una storia leggera e profonda che unisce la fantasia alla realtà di un anno, il 1994, che cambiava tutti i giorni e che ha influenzato tutto ciò che è venuto dopo.
Trama
Leo è un ventunenne annoiato che vive in un paese immaginario della campagna italiana. Pochi abitanti, nessuno svago: è un giovane sveglio, colto e curioso ma piuttosto indolente che passa le sue giornate facendo il dj in una piccola emittente del posto e nient’altro.
Lasciato dalla ragazza l’ultimo giorno del 1993 Leo le fa una dedica in diretta la notte di Capodanno: l’ultima, come se lei non ci fosse più, pensando di non essere ascoltato da nessuno. In realtà quello che lui definisce come ‘coccodrillo’ dell’ex ragazza viene però ascoltato da moltissime persone e dal proprietario della radio, che lo convince a fare un programma per cuori infranti.
L’ambizione di Leo è però quella di lavorare nel giornale della zona, piuttosto importante, in cui riuscirà a entrare scoprendo che tra gli ascoltatori di quella notte c’era anche il direttore: dopo un inizio a dir poco difficile inizierà a scrivere con una rubrica sui vip scomparsi. Il caso vuole che il 1994 sia un anno in cui scompaiono decine di personaggi che hanno a loro modo segnato la storia recente, italiana e non: da Charles Bukowski a Kurt Cobain, da Ayrton Senna a Moana Pozzi, da Jackie Kennedy a Massimo Troisi, da Domenico Modugno a Gian Maria Volontè e tanti altri. Mai così tanti nello stesso anno.
Ma il 1994 è anche un anno molto significativo per la politica (in Italia va al governo Berlusconi, in Sudafrica Mandela diventa presidente), la cronaca (vengono assassinati Ilaria Alpi e don Giuseppe Diana, Gino Strada fonda Emergency, Erich Priebke viene arrestato in Argentina, Pacciani prende l’ergastolo), la musica (escono gli album che consacrano Green Day, Oasis, Blur, Stone Temple Pilots, Nine Inch Nails, Soundgarden, Portishead, Cranberries, Korn, Marlene Kuntz, Ritmo Tribale e Articolo 31 mentre a Sanremo vincono due non vedenti, Aleandro Baldi e l’esordiente Andrea Bocelli), il cinema (Schindler’s List vince sette Oscar, arrivano in sala pellicole come Il Corvo, Forrest Gump, Il Postino e Pulp Fiction), lo sport (l’Italia perde in finale ai Mondiali di calcio) e la tecnologia (entra in commercio la Playstation, sulla neonata rete compare il primo banner).
Tutti eventi – ma ce ne sono molti altri – che fanno da sfondo o vengono raccontati sul giornale o alla radio da Leo, che in questi dodici mesi dovrà però vedersela anche con i tormenti sentimentali e i problemi della stessa emittente, a rischio chiusura per via dei debiti accumulati dal proprietario, sul lastrico e minacciato da un usuraio. Cercherà, suo malgrado, di risolvere entrambe le situazioni traendo numerosi insegnamenti da un anno terribile come questo per scoprire, alla fine, di essere diventato una persona più matura.
Tra romanzo e realtà il racconto si dipana quindi su diversi livelli di lettura unendo alla narrazione di fantasia la descrizione di eventi realmente accaduti in un anno, il 1994, che per molti versi può essere considerato come lo spartiacque tra due mondi, quello di ieri e quello di oggi: dodici mesi in cui è successo di tutto quasi tutti i giorni, in cui ciò che è stato ha condizionato pesantemente – e talvolta radicalmente – la vita di chi l’ha vissuto ma anche quella di chi è nato dopo.
Prima dei social, prima degli smartphone, degli scroll, delle pandemie.
Prima dell’esplosione di internet (a quei tempi il www era un nuovo brand e poco altro).
Prima delle definizioni preconfezionate per riunire in insiemi elementari intere generazioni, siano esse la X, la Z, la Y, l’alfa.
Prima dei Millennials che, però, di quel periodo sono figli.
Il romanzo è strutturato in dodici capitoli corrispondenti ai mesi dell’anno.
Alla fine di ognuno c’è un focus sui principali avvenimenti del mese.
La prefazione è di Gianluca Torre.
L’anno dei coccodrilli (edizioni Re Nudo) è uscito a maggio 2025.