LEONE XIV ROMPE IL SILENZIO SUL MASSACRO DEI CRISTIANI

Ogni giorno i cattolici vengono massacrati per la fede, mentre l’Occidente, giustamente, si commuove per i bambini palestinesi, soltanto per loro, mentre per i cristiani solo indifferenza. Il Papa non ci sta e alza la voce. Francesco Borgonovo su La Verità, (L’urlo di Leone: strage di cristiani nel silenzio, 31.7.25, La Verità) in prima pagina rileva questo dramma.

I politici occidentali non fanno nulla, preferiscono tacere o puntare su altri massacri, più utili alla loro propaganda. Ieri Papa Leone XIV in piazza S. Pietro gremita di giovani, ha pronunciato parole forti sull’ultimo barbaro assassinio dei cristiani in una chiesa della Repubblica democratica del Congo. Dopo aver affidato le vittime all’amorevole misericordia di Dio, ha invitato a pregare per i cristiani che nel mondo continuano a soffrire violenze e persecuzioni, esortando quanti hanno responsabilità a livello locale e internazionale a collaborare per prevenire simili tragedie. Borgonovo riporta un Rapporto di World Watch List delle Ong Open Door, nel 2024 sono stati 4.476 i cristiani uccisi per cause legate alla fede. Circa 380 milioni le persone nel mondo ad essere perseguitate. 7679 chiese cristiane, attaccate, chiuse o confiscate. 4.744 cristiani detenuti o condannati per la loro fede. Sono numeri spaventosi. Eppure, quasi mai nessuno parla dei cristiani perseguitati, scrive Borgonovo. Il massacro avvenuto in Congo ha preso lo spazio di una notizia in breve sui giornali, mentre i telegiornali e trasmissioni televisive, hanno ignorato l’evento. Invece, ogni giorno si dà sistematicamente informazione sui morti di Gaza, e giustamente ci si indigna. “Ma per i cristiani non c’è alto papavero che versi una lacrima, persino una lacrima di coccodrillo”, scrive Borgonovo.  Comprendiamo che la sofferenza degli abitanti di Gaza è più utile da sfruttare politicamente. “I Capi di Stato non fanno nulla per fare tacere le armi, ma sono attivissimi per sul piano dell’immagine, si posizionano da una parte o dall’altra a seconda della convenienza momentanea”. Ora pare che qualcosa si è sbloccata con la Lega Araba, che per la prima volta, intimano ad Hamas di deporre le armi e cedere il potere.

Certo non si vuole fare la contabilità dei morti e sminuire questa o quella tragedia. Non è una macabra gara.  Anche nel mondo cattolico, nelle parrocchie, tra i religiosi, noto poca sensibilità per il tema della persecuzione dei cristiani. Ci sono alcune associazioni, gruppi, qualche blog, che prendono in considerazione la tragica situazione. A proposito c’è Lanuovabussola che ha uno spazio quotidiano sui “Cristiani perseguitati”, curato dalla giornalista Anna Bono, esperta di Africa, che ogni giorno monitora i vari episodi di persecuzione dei cristiani nel mondo.

Borgonovo conclude il suo servizio polemizzando con l’Occidente: I martiri cristiani non portano consensi, non aiutano a condurre le campagne stampa e non spostano gli equilibri geopolitici. “Anzi spesso, risultano imbarazzanti, se non altro perché nell’Occidente politicamente corretto non siamo abituati a parlare delle malefatte altrui: preferiamo valorizzare le nostre, cosa che gratifica il nostro narcisismo perverso”. Poi, peraltro, a parlare di cristiani morti, si rischia di offendere le altre fedi e gruppi di credenti decisamente più suscettibili. In buona sostanza, si rischia di compromettere rapporti politici e interessi economici.

DOMENICO BONVEGNA

dbonvegna1@gmail.com