La recensione: Ultimo di trentamila secondo Anna Migotto

Quanti Giacomo Sereni incontriamo ogni giorno distogliendo lo sguardo e affrettando il passo?

Sono qui, nelle nostre città, tanti, relitti agli angoli delle strade.

Gli scomparsi, quelli che non contano, che prima avevano un nome  e ora non più. Sono statistiche, numeri. Quello di Giacomo è il 30001.

Lui ha scelto la moltitudine degli invisibili, l’abbandono e la rinuncia.  “Non più carabiniere, non più marito, non più modello per gli altri”.

Vite  che si sfiorano fino a intrecciarsi, si perdono, restano e  illuminano la storia amara e sorprendente di un’ anima in cenere capace, da quella cenere,  di risorgere.

Anna Migotto – Giornalista e film-maker