Infanzia, IMPOSSIBILE 2022: Save the Children, 4 giorni di confronto sulle condizioni dei bambini che sono la risorsa più preziosa e trascurata dalle priorità degli adulti

Si apre oggi a Roma, presso l’Acquario Romano, ‘IMPOSSIBILE 2022’, un fitto programma di confronto e lavoro dal 19 al 22 maggio per produrre proposte e azioni concrete creando nuove alleanze tra giovani, esperti, istituzioni, mondo della cultura, dell’accademia e dell’impresa, organizzazioni del terzo settore e persone che operano quotidianamente sul campo. Prevista la partecipazione di 900 persone da tutta Italia tra ospiti, operatori dell’infanzia e dell’adolescenza, giovani e volontari. 

Tra le principali proposte in discussione per l’Italia il raddoppio dell’investimento sul piano nazionale della Child Guarantee, mensa scolastica gratuita nella primaria, formazione di 30mila nuove educatrici ed educatori per i nuovi asili nido e poli zero-sei, incentivi economici e formazione per dirigenti e docenti impegnati nei territori con maggiore povertà educativa e piani di rigenerazione degli stessi territori con standard educativi di qualità. A livello internazionale, la proposta di schierare esperti di protezione dell’infanzia nelle missioni internazionali ONU, UE, NATO per prevenire e sanzionare le gravi violazioni nei conflitti, il rilancio del piano globale clima oltre i 100 miliardi all’anno promessi e non raggiunti, l’incremento dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo italiano fino allo 0.7% del PIL entro il 2030 e reintegrazione dei fondi utilizzati per rifugiati e assistenza umanitaria in Ucraina. In Europa, adozione di un atto omogeneo per la protezione dei minori migranti in base al loro “superiore interesse”, che assicuri protezione, percorsi di migrazione legale e di rapido ricongiungimento familiare.

Partecipano all’evento di apertura, tra gli altri, Tito Boeri, Fabiana Dadone, Mauro Di Roberto, Maria Bianca Farina, Paolo Gentiloni (messaggio video), Enrico Giovannini, Andrea Orlando, Vanessa Pallucchi, Dario Scannapieco e Gillian Triggs…

 

Anche se negli ultimi decenni le condizioni di vita dei bambini e delle bambine nel mondo hanno segnato progressi, se pur troppo lenti, l’effetto combinato di conflitti, crisi climatica e pandemia ha interrotto il trend positivo, e sta allargando il solco delle disuguaglianze. Per questo, nei paesi più fragili, ma non solo, decine di milioni di bambini stanno perdendo la casa, la scuola, il cibo necessario, la salute fisica e mentale, mentre la comunità internazionale sta orientando le risorse su priorità che non li riguardano direttamente, e che non proteggeranno il loro futuro e quello del pianeta.

La velocità con cui il conflitto in Ucraina ha cancellato l’infanzia di un bambino ogni secondo dall’inizio dell’escalation, costretti a lasciare tutto e fuggire sotto le bombe, è la stessa con cui le crisi del grano e dell’energia, prodotte da questa guerra, stanno ampliando la più grave emergenza fame del 21° secolo. Un dramma che registrava già nel 2021, in sole 23 aree di crisi alimentare su 35 nel mondo, quasi 26 milioni di bambini sotto i 5 anni colpiti dal deperimento, e oltre 5 milioni a rischio di morte[1].

L’Ucraina non è l’unica guerra sui bambini, perché i combattimenti nelle aree di conflitto più pericolose al mondo riguardavano già quasi 200 milioni di bambini, il numero più alto mai raggiunto in un decennio. La violenza sempre maggiore delle armi sui civili moltiplica anche il numero dei bambini sfollati, che è oggi il più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Ma non bisogna dimenticare che è la crisi climatica, che  minaccia oggi oltre 1 miliardo di bambine e bambini nel mondo secondo le stime[2], a produrre gli sfollamenti maggiori, tre volte più numerosi rispetto alle guerre, e sono fughe di massa che riguardano per ben un terzo i bambini, secondo i dati nel 2020[3].

Anche se da un punto di vista sanitario non ha fatto distinzioni, il Covid ha fortemente aggravato, con i suoi effetti, le disuguaglianze. Nel mondo, 117 milioni di bambini sono ancora senza scuola a causa della pandemia (il 7,5% circa della popolazione scolastica), e nei paesi più poveri si sono persi il 66% di giorni di scuola in più rispetto ai paesi ricchi, mentre 1 bambino su 5 rischia di abbandonare definitivamente gli studi esponendosi a sfruttamento, violenze e matrimoni precoci. La pandemia, però, non deve confondere la prospettiva, perché erano già 260 milioni i bambini che non frequentavano le lezioni anche prima della diffusione del virus, e il trend delle disuguaglianze educative è strutturalmente negativo. Infatti, da quando i leader mondiali, nel 2015, hanno adottato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i mancati investimenti sull’istruzione hanno lasciato che più di 468 milioni di bambini compissero 10 anni senza aver acquisito le competenze di alfabetizzazione di base, perdendo così il loro potenziale più prezioso, e se non ci saranno azioni efficaci, nel 2030 questi bambini senza chance per il futuro saranno stati più di 1 miliardo[4].

In Italia, la dispersione scolastica implicita, cioè il mancato raggiungimento del livello minimo di competenze a 15 anni, riguarda quasi la metà degli studenti (45% in italiano, 51% in matematica), anche a causa del tracollo sugli apprendimenti conseguente alla pandemia, ma anche 876 mila bambini della scuola dell’infanzia hanno sofferto della discontinuità e frammentazione nei primi passi del loro percorso educativo. E se il deficit educativo può compromettere il futuro di bambini e adolescenti nel nostro paese, già nel presente il Covid ha spinto nella povertà assoluta altri 200.000 bambini, per un totale di quasi 1milione 400mila minori. Ma l’Italia è anche tra i paesi europei più “ingiusti” nei confronti delle nuove generazioni, visto che la povertà assoluta colpisce il 14,2% della popolazione sotto i 17 anni, rispetto al 9,1% tra i 35 e i 64 anni, e al 5,3% tra i 65enni e oltre, ed è una forbice tra le più ampie tra i paesi europei.  In Italia, ogni bambino ha il triplo delle possibilità di trovarsi in condizioni di povertà assoluta rispetto agli over 65, e il doppio delle probabilità rispetto a tutto il resto della popolazione.

È questa l’istantanea di un futuro dei bambini che sembra impossibile, e che è il punto di partenza di “IMPOSSIBILE 2022 – Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora”, uno spazio straordinario di lavoro e confronto che prende il via oggi a Roma, promosso da Save the Children – l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro -, con un fitto programma di incontri, workshop e momenti di mobilitazione che si concluderà domenica 22 maggio. L’obiettivo è quello di mettere al centro dell’attenzione proposte e azioni concrete che possano fare la differenza in positivo per i diritti delle bambine e dei bambini, grazie all’impegno congiunto delle istituzioni, del mondo della ricerca e della comunicazione, del terzo settore, delle professioni, del mondo privato e, in primis, dei diretti protagonisti del cambiamento, i ragazzi e le ragazze.

Come sosteneva provocatoriamente un secolo fa Eglantyne Jebb, la fondatrice di Save the Children, “Non c’è nessuna insita impossibilità nel salvare i bambini del mondo. È impossibile solo se ci rifiutiamo di farlo”, ma, come sottolineava lei stessa con chiarezza, per salvare i bambini sono necessarie tre cose, conoscenze, risorse e volontà, tre condizioni operative indispensabili per raggiungere l’obiettivo.

“Oggi il monito di Eglantyne Jebb è più che mai attuale. Abbiamo bisogno di più risorse e soprattutto dobbiamo spenderle bene e investire sull’infanzia. Abbiamo dati e conoscenze, ma non li mettiamo in rete e non li utilizziamo adeguatamente per interpretare e agire su quello che accade. Questo è frutto di un’enorme indifferenza e di una distrazione collettiva nei confronti delle urgenze chiare e forti dei bambini. È di cruciale importanza, ad esempio, essere certi che in Italia i fondi del PNRR e della Child Guarantee siano impiegati al meglio per eliminare la disparità di servizi essenziali per l’infanzia nei vari territori, privilegiando quelli più svantaggiati. Così come occorre agire subito a livello internazionale affinché le risposte ad alcune crisi in corso, come quella climatica e alimentare, non siano più solo interventi di mitigazione del danno. Al contrario, bisogna fare in modo di analizzare e mappare i fenomeni e le aree dove maggiori sono i bisogni e predisporre azioni di prevenzione, monitorando i progressi fatti. Ma tutto questo può essere realizzato, solo se alla base c’è una reale volontà politica di investire sull’infanzia, invertire la rotta rispetto al passato e creare nuove alleanze che coinvolgano, con un approccio creativo, pubblico, privato e non profit”, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia.  

I lavori di IMPOSSIBILE 2022 che iniziano oggi, prenderanno spunto da alcune prime proposte emerse dai “cantieri” di preparazione attivati nei mesi scorsi dall’Organizzazione con il coinvolgimento di esperti, giovani, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura e dell’accademia, organizzazioni del terzo settore e persone che operano quotidianamente sul campo, che hanno lavorato su cinque grandi temi: i conflitti e la crisi climatica; le migrazioni; il diritto all’educazione e la lotta alla povertà; la rigenerazione dei territori della crescita dei bambini; la valorizzazione dei talenti.

Tra le proposte relative all’Italia si segnalano: il raddoppio dell’investimento sul piano nazionale della Child Guarantee che preveda lo stanziamento di almeno il 10% di tutte le risorse della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo Plus (pari a circa 1milardo e 300milioni), e mense scolastiche come “livello essenziale di prestazione” per assicurare, tra l’altro, a tutti i bambini e le bambine delle scuole primarie in condizioni di disagio economico il servizio di mensa gratuito; la formazione di 30mila nuove educatrici ed educatori, a partire dalle regioni più carenti, indispensabili per assicurare l’attivazione di 264mila nuovi posti nei servizi di asilo nido e poli zero-sei e non vanificare l’investimento nella costruzione delle strutture; il riconoscimento di incentivi economici e accesso a opportunità formative per dirigenti scolastici e docenti che assicurano continuità di insegnamento nei territori a più alto tasso di povertà educativa e, negli stessi territori, piani di rigenerazione territoriale (sul modello dei Pinqua) per assicurare ai minori il miglior ambiente di crescita con standard educativi da garantire in ogni territorio (per fruire del diritto allo sport, al gioco, all’ambiente, alla mobilità sostenibile, alla cultura, alla socialità); porsi l’obiettivo di dimezzare il numero dei NEET nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni e raggiungere così la media europea, con misure straordinarie per reinserire nel mondo della formazione e del lavoro almeno un milione di giovani entro il 2026, e investire, nel frattempo, nelle scuole per la prevenzione del fenomeno, attraverso la didattica dell’orientamento sin dalle scuole secondarie di primo grado.

Tra le proposte di respiro internazionale si segnalano: la richiesta di schierare esperti di protezione dell’infanzia nelle missioni internazionali ONU, UE, NATO per prevenire e sanzionare le gravi violazioni dei diritti dei bambini nei conflitti; la richiesta alla comunità internazionale di aumentare i finanziamenti per la crisi climatica oltre l’impegno finora disatteso di almeno 100 miliardi di dollari all’anno, con il 50% almeno destinato a misure di adattamento, resilienza, protezione sociale e riduzione del rischio, e la creazione di un nuovo meccanismo di finanza climatica per far fronte a “perdite e danni” entro il 2023, oltre che l’istituzione permanente dello Youth4Climate alle conferenze COP e il monitoraggio dell’effettiva partecipazione giovanile; la richiesta all’Italia di un incremento delle risorse per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo per raggiungere l’obiettivo dello 0.7% del PIL entro il 2030, e la reintegrazione dei fondi utilizzati per il sostegno ai rifugiati e per l’assistenza umanitaria in Ucraina; sulla scorta dell’esempio italiano con la legge 47/2017, l’adozione di un atto europeo omogeneo per la protezione dei minori migranti in base al loro “superiore interesse”, assicurando protezione, percorsi di migrazione legale e di rapido ricongiungimento familiare, anche come rete di protezione davanti ad eventuali deterioramenti legislativi nella UE e argine di tutela rispetto alle peggiori prassi.

“Siamo testimoni tutti i giorni sul campo, in Italia e nel mondo, delle drammatiche conseguenze delle disuguaglianze che stanno diventando ogni giorno più gravi per i bambini, ma tocchiamo anche con mano il potenziale unico che c’è in ognuno di loro. Stiamo affrontando grandi emergenze legate a crisi globali, fortemente interconnesse tra loro, e mai come ora dobbiamo imprimere una svolta concreta e scommettere sui bambini. Per farlo, abbiamo messo a fuoco cinque impegni che sembrano “impossibili” ma sono, in realtà, alla nostra portata. Portiamo sul tavolo di lavoro in questi quattro giorni dati di contesto salienti, che ci possono orientare, e proposte operative concrete che potranno essere condivise, discusse e potenziate con il contributo di tutti, e che, ci auguriamo, possano entrare nell’agenda di azione del nostro Paese. L’obiettivo è, da un lato, invertire il trend di impoverimento dei bambini nel nostro paese e l’inattività dei giovani senza lavoro e prospettive di formazione, grazie ad una scuola e un percorso educativo intenso e di qualità sin dall’infanzia, in tutti i territori, e in particolare in quelli più svantaggiati e carenti di opportunità. Dall’altro, potenziare il contributo concreto che l’Italia e l’Europa possono dare per proteggere dalle emergenze e sostenerli nello sviluppo.” ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia, che aprirà i lavori questa mattina alle ore 9:30, presso l’Acquario Romano, insieme ad Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Fabiana Dadone, Ministro per le Politiche Giovanili, con la partecipazione di Monica Maggioni, Direttrice del TG1 Rai.

Seguirà, a partire dalle ore 10:15, un primo panel di interventi dedicato al tema delle risorse necessarie e di quelle disponibili per contrastare le diseguaglianze generate e aggravate dalla pandemia in Italia e nel mondo, a partire da alcune domande chiave. È possibile coordinare, mettere a sistema, monitorare e valutare l’efficacia delle risorse dedicate a infanzia e adolescenza? Quali risorse vengono impiegate dall’Italia per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo? Il settore privato, le fondazioni, le società pubbliche possono giocare un ruolo chiave ed essere alleati importanti nella definizione e nella messa a terra di riforme e programmi rilevanti per bambine, bambini e adolescenti oggi, e per le future generazioni, a livello nazionale e internazionale? Parteciperanno, Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paolo Gentiloni – Commissario Europeo per gli affari economici e monetari (messaggio video), Dario Scannapieco – Amministratore Delegato Cassa Depositi e Prestiti, Tito Boeri – Professore di economia presso l’Università Bocconi di Milano, Maria Bianca Farina – Presidente Poste Italiane, Mauro Di Roberto – Jewellery Business Unit Managing Director Bvlgari, Vanessa Pallucchi – Portavoce Forum del Terzo Settore, Agnese Gagliano – Presidente Regionale CSI Sicilia e Coordinatrice Punto Luce di Catania, e per Save the Children Daniela Fatarella – Direttrice Generale per l’Italia, con la moderazione di Federico Fubini – Vice Direttore del Corriere della Sera, in chiusura l’intervento di Gillian Triggs – Assistente Alto Commissario per la Protezione UNHCR.

Nel pomeriggio, la sede di Save the Children di Roma ospiterà, in sessione parallela, quattro workshop tematici su temi approfonditi nel percorso di preparazione di IMPOSSIBILE 2022, mettendo sul tavolo le proposte elaborate, da discutere con interlocutori esperti, con le voci di chi lavora sul campo, con le ragazze e i ragazzi. In particolare, le aree d’azione cruciali per i minori in Italia affrontate saranno:  “La ricerca impossibile” (indagine e ricerca sulle dimensioni e le condizioni dell’infanzia e adolescenza), “La prima infanzia impossibile” (integrazione socio-sanitaria, educazione infantile, supporto alla genitorialità), “Le migrazioni impossibili” (accoglienza e inclusione lavorativa, scolastica, culturale e sociale), “La finanza impossibile” (rendimento finanziario e impatto sociale positivo e misurabile per l’infanzia).

A partire dalle ore 17, si svolgerà l’evento di inaugurazione del nuovo Spazio Giovani, situato all’interno della sede dell’Organizzazione, che accoglierà le attività di SottoSopra, il movimento giovani per Save the Children, e la redazione centrale della sua piattaforma di informazione per il cambiamento Change the Future, alla presenza di Marco De Giorgi, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, e Lorenza Bonaccorsi, Presidente del I Municipio di Roma che patrocina l’iniziativa. Lo Spazio è attrezzato per laboratori e lavoro di gruppo, dirette radio web, eventi, ed è dedicato a tutti i giovani del territorio, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione significativa dei ragazzi e delle ragazze e il loro ruolo come agenti di cambiamento.

Questa sera, presso l’Acquario Romano, si svolgerà una cena di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere gli interventi di Save the Children per i bambini e le famiglie coinvolte nella crisi umanitaria legata al conflitto in Ucraina. La serata, condotta dall’attore Cesare Bocci, Ambasciatore di Save the Children, vedrà tra i protagonisti: la giornalista e inviata Francesca Mannocchi e il fotografo Alessio Romenzi, con la loro testimonianza sull’esperienza sul campo in Ucraina; l’attrice Vittoria Puccini che accompagna la testimonianza di Hannah, una giovane di origine nigeriana vittima di tratta e della sua storia di riscatto; l’attore Francesco Montanari con un monologo sulla povertà che compromette il futuro dei bambini; la cantante Noemi, testimonial dell’Organizzazione, che nella sua performance conclusiva dedicherà un’interpretazione speciale del brano Acciaio per sottolineare la resilienza dei bambini che sono come “fiori d’acciaio” e in mezzo alle macerie dei conflitti vogliono vivere e continuare a crescere.

Il programma di IMPOSSIBILE 2022 proseguirà domani, 20 maggio, alle ore 9:00, presso l’auditorium della sede di Save the Children, con un primo panel di confronto sulle crisi globali legate a conflitti e crisi climatica, che provocano emergenze umanitarie acute e mettono costantemente a rischio la vita, il benessere e i diritti dell’infanzia e delle nuove generazioni. Tutelare i minori nelle crisi globali è una sfida IMPOSSIBILE?  Parteciperanno, tra gli altri, Roberto Colaminè – Vice DG e Direttore Centrale per le politiche bilaterali di cooperazione allo sviluppo e gli interventi di emergenza MAECI, Alessandro Modiano – Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico MiTE, Maurizio Martina – Vice Direttore Generale FAO, Marta Dassù – Editor in chief di Aspenia e Senior Advisor European Affairs dell’Aspen Institute, Alessandra Prampolini – Direttrice WWF Italia, Raffaele K. Salinari – Portavoce CINI, Mario Cerutti – Responsabile Sostenibilità Lavazza Group, con la moderazione di Luigi Contu – Direttore dell’agenzia ANSA.

Seguirà un secondo panel dedicato alla sfida della trasformazione dei territori della crescita in Italia, per una innovazione sociale al servizio dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il confronto e la discussione sarà incentrato sulla possibilità di attuare programmi di azione integrata in uno specifico territorio, con l’obiettivo comune di generare benessere sociale, ambientale, culturale ed economico per l’infanzia, l’adolescenza e la comunità intera. Tra i partecipanti, Matteo Biffoni – Sindaco di Prato e Presidente di Cittalia, Leoluca Orlando – Sindaco di Palermo, Maria Filippone – Vice Sindaca di Napoli, Michela Favaro – Vice Sindaca di Torino, Claudia Pratelli – Ass. Politiche Educative Comune di Roma, Chiara Goretti – Coordinatrice della segreteria tecnica per il PNRR. La sessione sarà moderata da Roberto Natale di Rai per il Sociale.

IMPOSSIBILE 2022 si concluderà il 21 e il 22 maggio a Ostia, con il Festival del movimento Giovani per Save the Children, Spazi ai Giovani – Lo spazio delle idee, il luogo della partecipazione”, accreditato nel calendario ufficiale dell’Anno Europeo dei Giovani, e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.  Il Festival vuole offrire opportunità di conoscenza, scambio, attivismo e mobilitazione per i giovani, promuovendo anche, nell’arco delle due giornate, la loro partecipazione in una serie di azioni di cittadinanza attiva sul territorio di Ostia. In apertura del Festival, è previsto un momento di confronto fra le ragazze e i ragazzi partecipanti e le istituzioni. Tra i partecipanti, Lucia Abbinante – Direttrice Agenzia Nazionale Giovani, Mario Falconi – Presidente del Municipio X di Roma.

I media partner dell’evento IMPOSSIBILE 2022, che ha il patrocinio di Rai per il Sociale, sono l’agenzia ANSA, Rai News 24, Rai Radio 3, Vanity Fair, Internazionale Kids e Tlon.

Durante l’intero programma, dal 19 al 22 maggio, IMPOSSIBILE 2022 sarà presente anche online dalle ore 8:30 alle 22 con una serie di momenti live per riflettere e confrontarsi sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza messe a dura prova dagli effetti della pandemia, dai conflitti in atto, dalla crisi alimentare, dalle disuguaglianze e della povertà materiale ed educativa.  In particolare, il 19 e il 20, dalle ore 18 alle 22, è prevista la diretta sui canali social di Save the Children e Tlon, con Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi, scrittori e ideatori di Tlon, per dialogare con 30 esperti di impossibile e per riflettere insieme su un futuro che diventi possibile. Tutti i dettagli sono disponibili sulla pagina di IMPOSSIBILE 2022.