In libreria le interviste storiche di Adele Fortino per il settimanale Centonove

Messina – È arrivato in libreria in questi giorni, per i tipi di Di Nicolò Editore, il volume che raccoglie quaranta interviste realizzate da Adele Fortino per il settimanale Centonove, restituendo al pubblico una delle firme più libere e riconoscibili del giornalismo siciliano degli ultimi decenni.
A poco più di un anno dalla sua scomparsa, il libro riporta alla luce un lavoro che attraversa mezzo secolo di storia messinese e siciliana, raccontata attraverso i volti e le parole di architetti, magistrati, sindaci, vescovi, editori, imprenditori, artisti e protagonisti della vita civile come Nino Frassica, l’architetto vignaiolo Salvatore Geraci, il magistrato Marcello Minasi e tanti altri ancora. Non semplici ritratti, ma vere e proprie indagini umane, capaci di svelare caratteri, manie, fragilità e contraddizioni.


Il progetto editoriale nasce da un lungo lavoro di ricerca voluto dalla nipote Lucia Lucà Trombetta, che ha riordinato l’archivio cartaceo e digitale della zia, salvando testi destinati a restare dispersi. Il volume è corredato da una prefazione di Enzo Basso, che ricostruisce il metodo e lo stile di Fortino, smontando l’etichetta di “giornalista da salotto” e rivendicandone la coerenza, la costanza e l’ironia tagliente.
Molte interviste provengono dalle rubriche Allo specchio e A casa di…, in cui Adele Fortino entrava letteralmente nelle abitazioni dei suoi interlocutori: gli interni, gli oggetti, i dettagli d’arredo diventavano strumenti narrativi per raccontare personalità e scelte di vita. Un approccio originale che trasformava l’intervista in un racconto a più livelli.
Il libro contiene anche un’intervista inedita alla curatrice, firmata dalla giornalista Bianca Stancanelli, che restituisce il ritratto privato di Adele Fortino: donna nomade, ironica, generosa, capace di battaglie durissime contro il potere e di una curiosità inesauribile per le storie degli altri. Completa il volume una nota della curatrice, che racconta il lavoro corale e il legame umano alla base del progetto.