Il male quotidiano: virus, fraternità e amicizia sociale

di ANDREA FILLORAMO

Siamo veramente soffocati da una propaganda politica demagogica, che non è solo italiana ma anche globale, che riempie giornali e televisioni in ogni ora del giorno e della notte, fatta propria da partiti e leader, alla ricerca di un consenso, che semina solo odio, divisione, le cui conseguenze sono quasi sempre le stesse: un irresistibile e generale desiderio di vendetta, che genera un infinito circolo vizioso, che non porterà mai a niente di buono e che porterà alla depressione sociale.

Esso si riflette necessariamente anche sull’economia che senza gli accordi e gli stessi compromessi, che avvengono in un clima di collaborazione, è destinata necessariamente a fallire.

La propaganda politica sembra aver assuefatto gli elettori e l’assuefazione è molto diffusa e trasversale al conformismo, che si accompagna a una certa pigrizia in tanti nell’affrancarsi dalla narrazione politica e demagogica per crearne una propria.

Nessuno più fa barriera a questo modo incivile di vivere, giacché teme di essere aggredito da una valanga di insulti.

Ciascuno teme, in parole povere, di diventare, dovunque si trovi, in piazza, nei supermercati, e talvolta anche nelle proprie case e con i propri familiari, non soggetto capace di esprimere in libertà la propria opinione che magari è diversa dalle altre.

Tutto avviene, a scapito della trasparenza e dell’oggettività, non garantite certamente da conduttori televisivi e da un piccolo esercito di cosiddetti “opinionisti”, prezzolati, tuttologhi, provenienti dal mondo dell’informazione o della politica, che “trottano” da una televisione all’altra, che spesso fomentano la divisione e l’odio.

Questo, purtroppo è l’andazzo contro cui gli uomini liberi, i responsabili dell’informazione, i cristiani che vedono venire meno i principi fondamentali della loro fede, che sono oltretutto principi umani, veramente umani, devono reagire con determinazione prima che si spengano totalmente le luci e giunga la notte della totale insipienza umana. Fortunatamente c’è Papa Francesco, “leader religioso e voce etica a livello geopolitico” che come osserva Gomez “assomiglia a quei profeti inascoltati della tradizione biblica. Bergoglio è tenace nel denunciare i politici che seminano odio, tenace nel ribadire che stanno riemergendo fenomeni, creduti appartenenti a un passato remoto: e cioè le tendenze a voler escludere aggressivamente dalla partecipazione sociale determinati gruppi ed etnie”.

Queste poche righe possono servire a comprendere il senso della: LETTERA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” DI PAPA FRANCESCO SULLA FRATERNITÀ E L’AMICIZIA SOCIALE, scritta non solo per i cattolici e per i cristiani, in cui Bergoglio, con coraggio ancora batte e ribatte sul tema dell’emigrazione, di cui 21 milioni di esseri umani sono vittime delle tratte schiavistiche; sulle diseguaglianze, tenendo conto che nel 2014 un’ottantina di individui possedeva quanto la metà del pianeta e nel 2019 soltanto 21 persone possiedono quanto  i tre miliardi degli abitanti più poveri del globo.

Continua Gomez: “La destra ecclesiale e le destre economiche – ripetono in Vaticano i sostenitori di Bergoglio – si sforzano congiuntamente di porre fine a un pontificato che dà fastidio. Lo scontro in atto dentro e fuori la Chiesa cattolica costituisce lo snodo attuale del pontificato”.