Il libro da leggere. Portami ancora al mare: quando l’amore è un romanzo d’autore

Sono chiamato a un compito impegnativo: incuriosire voi lettori a leggere il romanzo “Portami ancora al mare” scritto da Giada Lo Porto, casa editrice L’erudita. La storia è ambientata in Sicilia, Palermo c ha come ingrediente l’amore. Un amore infinito che sfocia nel silenzio. Protagonisti due giovani: Andrea e Annalisa.

Portami ancora al mare però è più di una storia d’amore. E’ un viaggio nel deserto dei sentimenti dove la vita è un pugno di sabbia: la stringi forte cercando di intrappolarne il calore, ma appena allenti la presa, i granelli scivolano via. La sabbia, il mare, la Sicilia, emozioni, sentimenti, dolore. coronavirus. Quante letture ci obbliga Giada nel suo racconto. Portami ancora al mare è a mio avviso più di un triangolo amoroso tra Andrea – indeciso tra continuare il suo rapporto con la fidanzata Irene –  o vivere all’aria aperta la sua passione per l’amica del cuore, Annalisa. La sabbia e i suoi misteri si perdono o se volete, scivolano via anche tra le pagine del racconto di Giada che ha il pregio di non aver paura a porre un’avvertenza davanti alla sua (terza) fatica letteraria. Giada Lo Porto dichiara l’intenzione di raccontare una storia dall’intreccio forte (vivere i sentimenti sotto la cappa del Covid) senza rinunciare a esprimere un punto di vista.

E la sfida a mio parere è riuscita poiché la sensibilità nello svelarci le fragilità dei protagonisti ci cattura e ci costringe a riflettere su quello che desideriamo veramente per poter essere felici. E non sono abiti firmati, vacanze da sogno o scalate imprenditoriali bensì vivere in libertà l’amore che si nutre d’amore. Ma la vita non è un giardino di fiori è più un deserto d’emozioni. Dove opportunismo, egoismo, invidia e cattiveria abbondano. E soprattutto decidono spesso la nostra quotidianità. Quando si ama veramente non dovrebbe mai accadere ma Andrea ci dimostra che è più facile reprimere una passione che abbracciarla se questa ci pone a delle rinunce. Arrivare a questa conclusione a mio parere è la peggiore delle strade che una persona, sia essa uomo o donna, possa intraprendere.

Giada ci prende per mano e ci porta al mare: non c’è posto al mondo che meglio descrive lo stato d’animo di una scrittrice. Andrea, Irene, Annalisa tra amore, fragilità, paure, emozioni, sogni e tradimenti: è il destino che decide o noi? Diciamoci la verità: a chi non piacerebbe di vivere una storia d’amore all’ultimo respiro con il sole che bacia l’orizzonte e un vento caldo che accarezza ogni cosa? Una storia d’amore che non sia solo per una notte: improvvisando un letto sulla sabbia con sopra il firmamento. Portami ancora al mare, oh yes!

Portami ancora al mare a mio avviso lo svela tra le righe della storia, i versi delle canzoni e gli angoli di Palermo. C’era un amore infinito nel suo sguardo. Andrea sembrava averlo compreso. Ma il dolore dei silenzi è un muro difficile da rompere. Non ho idea perché a qualcuno potrebbe risultare sdolcinata la storia che vi ho appena raccontato ma quello che so è che Giada Lo Porto non è ossessionata come tanti scrittori dallo scoop narrativo, dall’originalità a ogni costo delle storie, più o meno sempre le stesse, e le narrano senza complessi. La nostra autrice ha creduto di poterla meglio raccontare servendosi di uno stile semplice e leggero: un plot azzeccato!