Il leader dell’IA? Cuore per le persone e cervello per il business. Test con decalogo per guidare le imprese nel 2024

Nel libro “SMART LEADERSHIP CANVAS” di Poletti i passi da fare un anno dopo ChatGPT: teoria e pratica con le testimonianze di Agostino Santoni, Maurizio Stirpe e Marco Gay…

Il vero leader ai tempi dell’intelligenza artificiale? Deve avere cuore e cervello, il primo per prendersi cura delle persone, il secondo per raggiungere gli obiettivi di business promuovendo un impatto positivo sulla società.

In un contesto in cui, entro i prossimi 5 anni, il 50% delle decisioni manageriali sarà preso in collaborazione con l’IA, sono queste le fondamenta del “test del cuore e del cervello” per i capi articolato in dieci passaggi, proposto da Filippo Poletti, giornalista professionista e top voice di LinkedIn, e da Alberto Ferraris, professore ordinario in economia e gestione delle imprese. Il tutto a 365 giorni dal lancio di ChatGPT, che in soli cinque giorni registrò cinque milioni di utenti e a novembre è arrivato a superare i 180 milioni di iscritti.

 

«Il leader di oggi deve saper progettare il processo di trasformazione in atto, sviluppare all’interno dell’azienda nuove competenze, promuovere una cultura organizzativa che utilizzi al meglio l’intelligenza artificiale e soprattutto individuare quali attività saranno svolte dagli esseri umani e quali dalle macchine, attribuendo all’intelligenza il ruolo di co-pilota e alle persone quello di “piloti” della rivoluzione in atto», spiega Filippo Poletti, ideatore e autore del libro “Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello”. All’interno del volume, edito da Guerini Next, le teorie sulla leadership assieme ad analisi quantitative curate da Great Place to Work e venti interviste ai leader tra cui i vicepresidenti di Confindustria Agostino Santoni e Maurizio Stirpe, il presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay e i CEO di Microsoft, Google, Cisco, Siemens, illimity e Scalapay.

 

NUOVO LEADER: CAPACE DI INTEGRARE LAVORO UMANO E IA

Il “test del cuore e del cervello” individua le caratteristiche del nuovo leader: una figura con ruolo decisionale che deve saper integrare il lavoro degli uomini con quello dell’intelligenza artificiale, superando la competizione paventata negli ultimi 365 giorni dopo l’arrivo di ChatGPT e promuovendo la collaborazione trasparente e responsabile.

Chi ha responsabilità deve saper, inoltre, individuare il livello di urgenza e il grado di importanza della collaborazione da attivare in modo veloce, nella consapevolezza che l’automazione di alcune attività può permettere di concentrarsi su compiti più strategici e ad alto valore aggiunto.

Altrettanto fondamentale è la capacità del leader di orientarsi alle persone e ai risultati: in quest’ottica sa coinvolgere i collaboratori per valorizzarli e non sostituirli, sviluppare relazioni positive, favorire il benessere in azienda, promuovere l’innovazione, prendere le decisioni e realizzare gli obiettivi fondamentali nel rispetto delle regole e dell’etica professionale.

Il decalogo del leader di cuore e cervello si completa con la capacità di individuare gli ostacoli e di agire con rapidità: nella prima c’è l’allineamento dei collaboratori che possono accusare ansia e paura nei confronti dello sviluppo tecnologico, l’adozione di nuove modalità di lavoro basate su un approccio guidato dai dati, l’adeguamento alle nuove normative nazionali e sovranazionali che saranno emanate, la gestione oculata delle risorse finanziarie per far fronte agli investimenti necessari e, infine, la gestione dell’integrità e della sicurezza dei dati utilizzati. Nella seconda, ovvero le azioni da compiere, rientrano il sapere promuovere una cultura inclusiva, rivedere e aggiornare i processi e le procedure, e adottare un approccio olistico alla gestione dei dati, garantendone la qualità e la sicurezza.

 

LEADERSHIP TRASFORMAZIONALE CON COMPETENZE AD AMPIO SPETTRO

Le competenze del leader efficace ai tempi dell’intelligenza artificiale sono un mix unico e in continua evoluzione.

Punto fondamentale è l’acquisizione e lo sviluppo, da parte del leader, di un ampio spettro o “range” di competenze, da quelle più tecniche e “dure”, come le competenze specialistiche, la capacità decisionale e il saper affrontare i compiti con un focus anche di breve e lungo periodo, a quelle “trasversali” come l’umiltà, l’adattabilità e la capacità di creare vision ed engagement e, non meno importante, il rigore etico essenziale ai tempi dell’utilizzo esaustivo dei dati da parte dell’intelligenza artificiale.

Il leader dovrà essere in grado, inoltre, di accompagnare la crescita e di occuparsi della sicurezza psicologica dei propri collaboratori, agendo da vero e proprio “coach”. In questo contesto, attraverso la sua capacità di identificare i cambiamenti necessari, dovrà riuscire a coinvolgere i collaboratori, nel processo di realizzazione, organizzando al meglio il lavoro ibrido e fornendo feedback e forward costanti.

Come rimarca Alberto Ferraris, «si parla di leadership trasformazionale quando il leader è in grado di ispirare e cambiare i comportamenti dei collaboratori, oltre che motivarli ad andare oltre le aspettative per raggiungere risultati di team maggiori. Il leader trasformazionale incoraggia l’innovazione, la creatività e la crescita personale dei membri del team».

 

20 “SFUMATURE” DI LEADERSHIP: MICROSOFT, GOOGLE, CISCO, ILLIMITY E SCALAPAY

La collaborazione tra intelligenza umana e artificiale stimola tante letture da parte dei leader coinvolti nel libro e con formazione differente. È qui che emergono venti “sfumature” della leadership: c’è, ad esempio, “la leadership della prosperità” raccontata da Vicenzo Esposito, CEO di Microsoft Italia, così come “la leadership coraggiosa” presentata da Melissa Ferretti Peretti, CEO di Google Italia, “la leadership inclusiva” tratteggiata da Agostino Santoni, vicepresidente di Cisco Sud Europa e vicepresidente di Confindustria con delega al digitale, “la leadership agile” indicata da Floriano Masoero, CEO di Siemens Italia, “la leadership utile” suggerita da Corrado Passera, CEO di illimity, e “la leadership condivisa” su cui riflette Cristina Zucchetti di Zucchetti Group.

 

SANTONI, STIRPE E GAY: LEADERSHIP FIDUCIA, FORMAZIONE E POLITICHE ATTIVE

«I manager devono avere l’ambizione di lavorare su quella che definisco la “leadership moderna” – spiega Agostino Santoni a Filippo Poletti nel libro –. La “leadership moderna” deve avere la capacità di disegnare una visione, una strategia e un piano, deve portare a bordo le persone e deve comunicare internamente ed esternamente all’azienda. Il modello “command and control” è finito da tanto tempo. Due sono le parole chiave che rappresentano la stella polare di questa visione: la prima è la trasparenza, la seconda è la fiducia». E sempre da Santoni viene lo spunto dedicato alla formazione. «Dobbiamo aumentare le competenze digitali anche tra le categorie più svantaggiate, favorendo l’inclusione sociale: o facciamo diventare il digitale una materia di studio nella scuola primaria, in quella secondaria e all’università o non saremo un Paese più competitivo».

Sul tema della valorizzazione del capitale umano il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe indica la necessità «di avere politiche attive del lavoro, che siano in grado di affrontare i temi posti dalla transizione digitale e da quella verde. Una volta si nasceva in un’azienda e si facevano 35 anni nella stessa impresa per poi andare in pensione. Oggi si rischia di cambiare mestiere almeno quattro o cinque volte nella carriera lavorativa. Questo naturalmente si può fare se esiste un meccanismo di ricollocazione delle persone. Il tema centrale è di spostare la tutela dal singolo posto di lavoro a quella del lavoratore e, quindi, di adottare politiche attive».

L’intelligenza artificiale – dice Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte«è la leva determinante per la trasformazione dell’industria partendo dai dati. In Italia questo mercato ha registrato nel 2022 una crescita del 32,4 per cento, raggiungendo 435 milioni di euro. Eppure, si tratta di una tecnologia ancora poco utilizzata dalle imprese italiane. Ecco perché come Anitec-Assinform con la Piccola Industria di Confindustria stiamo girando regione per regione per far conoscere meglio il potenziale dell’IA. Come Digital Magics, insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo, abbiamo lanciato Magic Mind, il primo programma di accelerazione su questa tecnologia. L’obiettivo è quello di selezionare le migliori aziende e supportarle per il go to market insieme ai nostri corporate partners, da Dentons a Ibm, Scai group, Reale Mutua, TecnoMat, Exprivia, IA spiegata semplice, Fondazione Bruno Kessler e l’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale»

 

IL DECALOGO DEL LEADER AI TEMPI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

«Un leader deve ritenersi soddisfatto se l’azienda cresce e, allo stesso tempo, se crescono le persone che ci lavorano così come il resto della società. La “Smart Leadership Formula” è composta, oltre che dalla collaborazione uomo-macchina, dal cuore e dal cervello, dall’impatto generato nel mondo», conclude Filippo Poletti nel nuovo vademecum per il leader dell’era dell’intelligenza artificiale.

Questo, in sintesi, il degalogo per il leader dell’intelligenza artificiale:

  1. sa integrare il lavoro fatto dalle persone con quello dell’intelligenza artificiale
  2. sa individuare il livello di urgenza della collaborazione persone-intelligenza artificiale
  3. sa stabilire il grado di importanza della collaborazione persone-intelligenza artificiale
  4. sa coinvolgere i collaboratori per valorizzarli e non per sostituirli
  5. sa sviluppare relazioni positive con i collaboratori
  6. sa favorire il benessere dei collaboratori
  7. sa promuovere l’innovazione in azienda
  8. sa prendere le decisioni necessarie per sviluppare il business aziendale
  9. sa realizzare gli obiettivi aziendali nel rispetto delle regole e dell’etica professionale
  10. sa individuare gli ostacoli e agire con rapidità

 

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Scheda del libro

Titolo: “Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello”

Editore: Guerini Next

ISBN: 9788868964986

Pagine: 330

Prezzo: 21,50€

Disponibile su tutte le piattaforme online e nelle librerie dal 1° dicembre 2023

 

L’ideatore e autore Filippo Poletti

Top voice di LinkedIn con executive MBA al Politecnico di Milano, dal 2017 cura su LinkedIn una rubrica quotidiana dedicata al lavoro. È stato inserito da WikiMilano tra i protagonisti della vita metropolitana. Speaker, formatore e giornalista professionista ha scritto per oltre 30 testate nazionali come il Corriere della Sera. Tra i suoi i libri Tempo di IoP: Intranet of People, Grammatica del nuovo mondo, MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose e Ucraina: grammatica dell’inferno.