Il caso McCarrick scuote il Vaticano

Mai era successo che un cardinale di Santa Romana Chiesa fosse ridotto allo stato laicale. Si tratta di Theodore Edgar McCarrick, di 88 anni, ex potente arcivescovo di Washington…

di ANDREA FILLORAMO

Mai era successo che un cardinale di Santa Romana Chiesa fosse ridotto allo stato laicale. Si tratta di Theodore Edgar McCarrick, di 88 anni, ex potente arcivescovo di Washington. In parole povere: in virtù di una sentenza inappellabile del Santo Padre, McCarrick non solo ha perso il potere episcopale che gli derivava dalla sua ordinazione episcopale ma anche quello che gli derivava dalla sua ordinazione presbiterale.
La motivazione della sentenza è chiara e riferisce di «sollecitazione in Confessione e violazioni del Sesto Comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere». Gli «atti impuri» cui si riferisce il comandamento, l’ormai ex cardinale ed ex arcivescovo, li avrebbe commessi più e più volte su seminaristi e preti, su adulti e su minori. Un’inchiesta del New York Times ha messo in luce come molti funzionari della Chiesa sapessero da decenni che il cardinale era stato accusato da svariate persone di molestie sessuali. In particolare tra il 1994 e il 2008, i vescovi statunitensi avevano ricevuto numerosi rapporti sulle trasgressioni del cardinale con giovani studenti del seminario. Adesso dopo che ha goduto per anni di potenti coperture, in virtù della lotta alla pedofilia avviata con forza dal Papa emerito Benedetto XVI e continuata con altrettanta decisione da Francesco egli paga per i suoi delitti sessuali.
E dire che egli era l’animatore della Papal Foundation ente benefico che ha raccolto e consegnato al Vaticano migliaia di milioni di dollari per moltissimi anni.
Oggi, quindi, egli è un semplice laico, il cui nome e la cui vicenda personale fa tremare i palazzi pontifici dove altri cardinali, vescovi e preti, temono che la mannaia usata nei suoi confronti possa abbattersi su quanti hanno scheletri nell’armadio che da un momento all’altro il vento della riforma voluta da papa Francesco possa spalancare stroncando così d’improvviso la loro carriera.
Una domanda, magari provocatoria a questo punto è più che lecita:
“Quanti cardinali e vescovi che hanno magari raggiunto le più alte vette della gerarchia ecclesiastica per anni hanno tenuto un comportamento sessuale al pari di lui?
Questa domanda, chi sa quante volte si è posto lo stesso Papa Francesco colpito sempre di più dalle valanghe di denunce che gli pervengono da tutto il mondo.
Il virus della pedofilia e degli altri abusi sessuali pare aver colpito la Chiesa, in modo mortale.
Ma sicuramente non è così. Papa Bergoglio, ha sangue piemontese nelle sue vene e poi è un gesuita che non si rassegna mai alla sconfitta ed è un grande decisionista.
Per tal motivo “ha deciso di convocare una riunione con i presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica di tutto il mondo sul tema della protezione dei minori, per parlare della prevenzione di abusi su minori e adulti vulnerabili”.
La riunione che coinvolgerà tutti i vertici delle Diocesi mondiali si terrà dal prossimo 21 al 24 febbraio 2019 in Vaticano.
Quali novità dobbiamo aspettarci da questa grande assise della Chiesa? Non lo so.
Sono sufficienti le riduzioni allo stato laicale di preti e vescovi? Difficile o impossibile rispondere a questa domanda.
Certamente è quasi impossibile curare questa ferita nel corpo della Chiesa, che è così purulenta da far rischiare la cancrena.
Mancano gli anticorpi che dovrebbero essere prodotti da un vaccino che annulli gli effetti di un modo di vedere del sesso e della sessualità che anche la Chiesa dovrebbe ritenere nociva alla salute psicofisica dei suoi preti.
Credo che per la Chiesa sia arrivato il momento di inserire nel suo clero e ordinare uomini sposati, sessualmente appagati, viri probati” che col tempo possono diventare elementi di “ innesto” e di “cambiamento”.
Far prendere coscienza, poi, con tutti i mezzi a disposizione, che i preti, nell’esercizio del loro ministero, hanno una grande responsabilità particolarmente nei confronti dei minori e di chiedere aiuto, nel caso in cui, dovessero percepire delle particolari pulsioni, a psicologi o psicanalisti presenti ormai dappertutto.