Festival della Comunicazione 2025: la dodicesima edizione mette al centro l’Ispirazione

Di fronte alle incertezze geopolitiche e ai cambiamenti sociali che caratterizzano il nostro tempo, il Festival della Comunicazione torna per la sua dodicesima edizione scegliendo come filo conduttore una parola potente e necessaria: Ispirazione. Un concetto che diventa lente attraverso cui osservare e interpretare la complessità del presente, seguendo l’eredità intellettuale e il pensiero sempre attuale di Umberto Eco, figura fondativa del Festival.

Da giovedì 11 a domenica 14 settembre, nello scenario suggestivo del borgo ligure di Camogli, prenderà forma un cartellone ricco e audace: quattro giorni di incontri, dialoghi e narrazioni che esploreranno il potenziale dell’ispirazione come motore di rigenerazione culturale, sociale, ambientale e creativa. Attraverso le voci autorevoli di pensatori, artisti, scienziati, economisti, storici, scrittori, divulgatori, imprenditori e innovatori, il Festival inviterà a riflettere sul nostro ruolo in un mondo in continua trasformazione. Come possiamo contribuire, ciascuno nel proprio ambito, alla costruzione di un futuro più consapevole? Che tipo di umanità vogliamo essere? Qual è il senso che attribuiamo oggi a concetti come benessere, libertà, progresso? E in che direzione desideriamo portarli?

 

Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame e dal Comune di Camogli con il patrocinio della Commissione Europea, l’edizione 2025 del Festival della Comunicazione unisce la qualità intellettuale e il carisma dei suoi affezionati ospiti a un ventaglio di nuove proposte che rinnovano format e contenuti, arricchendo l’esperienza culturale dei quattro giorni di evento.

 

A inaugurare il Festival di quest’anno, nel pomeriggio di giovedì 11 settembre, sarà Alessandro Barbero con “Una lezione di Storia”. Tra gli appuntamenti più attesi del Festival “Francesco il più italiano dei santi” con Aldo Cazzullo, che per l’occasione riceverà anche il Premio Comunicazione 2025 per la sua capacità di reinterpretare il giornalismo contemporaneo cucendo abilmente informazione e divulgazione, inquadrando i grandi fenomeni del nostro tempo nella loro più ampia dimensione storico culturale, con una visione che guardi oltre il contingente e alle sfaccettature di cui è fatta la verità quando non ci si lascia abbagliare dai riflessi della sua superficie.

 

Ci vuole la giusta ispirazione anche per disegnare il futuro della realtà che abitiamo: nella crisi dell’occidente, quali margini d’azione abbiamo? Che significato hanno i diritti, la costituzione e la democrazia nel nuovo assetto geopolitico globale? Quali equilibri di forze internazionali e quale ruolo possiamo avere noi in Italia? Ne parleranno Gherardo Colombo e Emanuele Felice con “L’Italia e il ritorno delle autocrazie”.

 

 

Al Festival della Comunicazione la storia si connette con l’economia, la politica e le imprese. Dialoghi come quelli tra Franco Cardini e Mirella Serri, Miguel Gotor e Giovanni Bianconi, Antonio Scurati e Michela Ponzani ci portano nel nostro recente passato, alle radici della nuova destra italiana negli anni Sessanta del secolo scorso, ma anche alla lotta per la democrazia a ottant’anni dalla Liberazione, all’epoca controversa degli anni Settanta e i suoi “cadaveri eccellenti” come quello del magistrato Vittorio Occorsio.

 

Una Storia che parla al presente, su cui dal punto di vista economico-finanziario ci danno un quadro schietto e chiaro confronti come quelli di Francesco Micheli con Federico Fubini e di Carlo Cottarelli con Severino Salvemini, che si alternano ai manager di grandi aziende come Luca Dal Fabbro, Luigi Ferraris, Carlo Luzzatto, Furio Garbagnati, Fausto Caprini, Luigi Merlo e Giovanni D’Alessandro, per dare una proiezione degli scenari che ci aspettano, tra le strategie economiche per affrontare i mercati emergenti e una nuova concezione di progresso – sociale e ambientale – ispirata dalle generazioni più giovani.

 

Nell’oggi pervaso dall’ipertecnologico web, dalle comunità del chiacchiericcio social, da intelligenze artificiali e stupidità umane, non può mancare uno sguardo sull’uomo, su quell’Homo sapiens in corsa verso l’evoluzione e la conoscenza nelle cui mani stanno ancora i nostri destini. Su questo ci sorprenderanno incontri come quelli di Guido Barbujani e Telmo Pievani con “I colpi di fortuna della scienza”, di Silvia Ferrara e Mario Tozzi con “I segni dei Sapiens”, di Giorgio Manzi con “L’ispirazione di chiamarlo Australopithecus”, di Antonella Viola con “Come Darwin dormiva e Freud sognava”, di Piergiorgio Odifreddi insieme a Luca Bottura con “Dialoghi sull’umanesimo” e di Silvano Fuso con Marco Pruni in “Un viaggio ispirato tra scienza e illusione”.

 

Al Festival si respira il nuovo che incalza. Come si sta trasformando l’intrattenimento, l’informazione e la divulgazione, tra i grandi player e l’abilità dei creator, tra il mainstream televisivo e i nuovi format emergenti? Oggi si stanno scrivendo le pagine di un nuovo modo di fare cultura, di conoscere e di scoprire, tra nuovi canali e piattaforme rinnovate: ce lo racconteranno alcuni dei protagonisti di questa rivoluzione mediale: dall’incontro con Urbano Cairo e Aldo Grasso Pensare il futuro”, a YouTube che festeggerà i suoi vent’anni di traguardi con la voce dei suoi creator più attivi e attrattivi, fino ai giovani influencer culturali come Benedetta “Artefacile” Colombo – che, dopo aver conquistato centinaia di migliaia di follower sui social, porta a Camogli in anteprima assoluta il suo spettacolo live “Questa qui non è una banana” – e Federico “FedeAsso” Assini, che con le sue domande spiazzanti a sconosciuti di tutte le età è tra i top 25 content creators italiani.

 

In questo quadro di media visionari e nuovi spettatori si rafforza la partnership con La7, broadcaster ufficiale, che ospiterà nel palinsesto dei suoi canali digital e smart tv alcuni incontri selezionati del programma del Festival. E il canale YouTube del Festival (con oltre 20.000 iscritti) si è esso stesso trasformato con playlist tematiche e contenuti original dove si può trovare scienza, comedy, attualità e contenuti educational per scuole e ragazzi. Il Festival della Comunicazione, da sempre pioniere delle nuove forme espressive, dopo aver contribuito a lanciare in Italia il podcast con proprie produzioni originali tra le più ascoltate di sempre (come “Le grandi Battaglie della Storia” di Alessandro Barbero e “Lo Stato Parallelo” di Gherardo Colombo), fenomeno che in breve avrebbe spopolato, guarda ora alle sfide dei nuovi format e delle possibilità ancora inesplorate del digitale.

 

Al Festival si ha l’occasione di entrare in contatto diretto con l’avanguardia dell’innovazione e con chi lavora per renderla possibile. L’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN, l’Università di Genova UniGe, il Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni DITEN e la Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm porteranno a Camogli scoperte scientifiche e nuove frontiere: dai segreti dello spazio all’energia, dal mercato globale delle lingue fino alle nuove tecniche e tecnologie di immersività, digital storytelling e visual display che ridefiniscono i luoghi dell’arte e delle città. Le 7 rettrici delle Università della Lombardia dialogheranno sui temi delle competenze e della formazione delle nuove generazioni, le ricercatrici e i ricercatori di UniGe, dell’oggi e del domani, si presenteranno al pubblico raccontando le loro attività di ricerca nei diversi ambiti con brevi interventi dal tono divulgativo, mentre speciali corner dell’Università di Genova e dell’Università Iulm offriranno alle future matricole e alle loro famiglie esperienze interattive dando un assaggio di cosa sta facendo oggi la Ricerca per tutti noi.

 

Agli albori di una nuova dirompente fase dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, non basta più chiedersi come convivere con le macchine intelligenti: Nello Cristianini in un incontro speciale dedicato alle scuole del Levante Ligure, offrirà uno sguardo molto pragmatico e illuminante su questa nuova generazione di tecnologie e le rotte possibili per un nuovo approccio all’apprendimento. Del mondo education si parlerà anche nell’incontro dedicato ai disturbi specifici dell’apprendimento con Laura Fumagalli, presidente di MyEdu, insieme all’Associazione Italiana Dislessia.

 

Ispirazione non è solo il tema di questa edizione, ma il festival stesso è ispirazione: si fa luogo di sperimentazione, dove è il pubblico in primis a partecipare a questa fucina creativa: Stefano Massini propone eccezionalmente al Festival della Comunicazione il suo laboratorio di scrittura collettiva, reinventando questo spazio di incontro trasformandolo in un momento unico di condivisione e creatività. A partire dal tema di quest’anno, Ispirazione, il pubblico sarà coinvolto in un’esperienza partecipata in cui le parole prendono vita in tempo reale e vengono scritte, guidati dalla voce di uno dei narratori più incisivi del nostro tempo. Un esercizio corale che dimostra come la comunicazione possa diventare esperienza viva e generativa. E ancora, l’incontro dinamico e scenico tra la scrittrice Alessia Gazzola e il bookinfluencer Andrea “Libriconfragole” Amadio che attiva mini challenge (chiave di comunicazione su TikTok, YouTube e Instagram) legate al tema dell’ispirazione e dei libri. Non il solito “incontro con l’autore”, ma un talk show a episodi brevi che esplora le fonti d’ispirazione attraverso giochi, storytelling e contenuti partecipativi.

 

Il Festival della Comunicazione si distingue per la capacità di abbracciare linguaggi, saperi e prospettive differenti, con una pluralità di incontri pensati per stimolare il pensiero critico, incuriosire e ispirare, dando voce a protagonisti di mondi diversi. Tra gli incontri in programma, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli con il Sindaco di Milano Beppe Sala e la moderazione di Ferruccio de Bortoli, i dialoghi inediti di Tiziana Panella con Vittorio Emanuele Parsi, di Paolo Crepet con Roberto Cotroneo, di Rodolfo Zunino e il fumettista Leo Ortolani a partire dalla graphic novel Tapum ambientata al tempo della prima guerra mondiale. Un tuffo nel mondo dello sport e il significato profondo dello scudetto del Napoli con il trio composto da Pierluigi Pardo, Maurizio de Giovanni e Ciro Ferrara e, i grandi personaggi come Paolo Di Paolo, Stefania Auci, Marcello Flores, Lorenzo Baglioni, Fabio Genovesi, Andrea De Carlo e Claudio Bisio.

 

Tra gli appuntamenti più apprezzati dal pubblico, confermate le tre rassegne stampa del mattino con Luca Bottura accompagnato da ospiti d’eccezione, poi le partecipatissime colazioni e aperitivi con l’autore affacciati sul mare, a cura di Severino Salvemini e che vedranno tra gli ospiti Giorgio Manzi, Sandra Bonzi, Vittorio Pettinato, Cristina Cassar Scalia, Emanuele Felice e Massimo De Giuseppe. Per i più piccoli, una proposta articolata lungo tutto il weekend di laboratori per bambini e bambine, anche in età prescolare, tra cui “ispirAzione” dedicato alla scoperta della creatività interiore in collaborazione con Smilevil Onlus, e poi la “Passeggiata elettronica nel futuro” in collaborazione con il DITEN e gli studenti del Liceo Scientifico Cassini di Genova per parlare di silicio e chip, ma soprattutto di persone e mestieri.

 

A completare il palinsesto del Festival una ricca proposta di spettacoli tra arte, musica, letteratura e scienza: un viaggio nel Cosmo narrato dal suono con “SoniCosmos” insieme all’INAF, lo spettacolo “Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia” con Beppe Severgnini, Simona Bondanza e Luca Falomi, la performance di ispirazione teatrale “Dietro le Quinte – Un Gioco di Teatro” che con Viola Graziosi, Giuseppe Dipasquale e Giuseppe Acquaviva rivela al pubblico i segreti della direzione degli attori e poi – come gran finale del Festival nella serata di domenica 14 settembre – il concerto dei Dire Straits Reload, una vera celebrazione del rock.

 

“Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di ciò che accende la mente e riscalda lo sguardo: visioni che ci spingano a uscire dalla paralisi della paura e dall’inerzia della rassegnazione”, raccontano i direttori del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio e Danco Singer.“L’ispirazione non è evasione, ma un atto di responsabilità: ci richiama all’azione, alla possibilità concreta di contribuire al cambiamento. È forza vitalizzante che impedisce alle nostre esistenze di ristagnare. Il Festival rinnova energia e legami, è un’esperienza collettiva di pensiero e creatività, dove ogni incontro, ogni parola, ogni gesto condiviso diventa un’occasione per ritrovare fiducia e orientamento, proprio mentre il mondo sembra averli smarriti”.

 

“Per la qualità dei relatori, gli argomenti trattati e l’efficacia della macchina organizzativa, Il Festival della Comunicazione ha la capacità di calamitare, di anno in anno, l’attenzione del grande pubblico e di attirare anche numeri importanti sotto il profilo turistico”, commenta Giovanni Anelli, Sindaco di Camogli. “Come sempre la città sarà pronta ad accogliere gli ospiti in arrivo anche da fuori regione: con le sue bellezze naturali, gli scorci panoramici, le peculiarità del Parco di Portofino e dell’Area marina protetta, l’appeal di un borgo rimasto – per molti aspetti – uguale a se stesso, con le sue piazzette discrete, il porto rifugio, le case multipiano, l’operosità dei suoi abitanti, l’offerta gastronomica e commerciale, Camogli saprà, secondo un copione collaudato, offrire il meglio di sé”.

 

A rendere possibile la dodicesima edizione del Festival della Comunicazione sono anche aziende e realtà italiane di rilievo che, in qualità di partner, affiancano l’iniziativa contribuendo con il loro supporto e la loro identità distintiva a creare ponti fertili tra cultura, economia, società e mondo dell’impresa. Tra queste Banca Passadore, Fondazione Carige, Bank of America, Retex, Weber Shandwick, Basko, Iren, RINA, MyEdu, Federlogistica, Costa Edutainment e Camera di Commercio di Genova.