Europa Radicale: “Il Premio Sakharov a Mzia Amaghlobeli e Andrzej Poczobut è una vittoria per la libertà e per l’Europa dei diritti”

L’associazione Europa Radicale, impegnata nella promozione dei diritti civili e delle libertà fondamentali in Italia e in Europa, esprime profonda soddisfazione per l’assegnazione del Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2025 ai giornalisti Mzia Amaghlobeli (Georgia) e Andrzej Poczobut (Bielorussia).

La scelta del Parlamento Europeo riconosce il valore universale del loro coraggio civile: entrambi incarcerati per aver difeso la verità e la libertà d’espressione contro regimi autoritari sostenuti dal Cremlino, rappresentano la voce di chi, anche dietro le sbarre, continua a raccontare la realtà.

“È una vittoria non solo per loro, ma per l’idea stessa di Europa”, dichiarano Chiara Squarcione e Federica Valcauda di Europa Radicale.
“Premiare Amaghlobeli e Poczobut significa ricordare che la libertà di stampa non è un privilegio, ma il fondamento della democrazia. È un messaggio potente rivolto a tutti i governi che reprimono il dissenso e tentano di riscrivere la verità.”

L’associazione aveva inviato nei giorni scorsi una lettera ai membri del Parlamento Europeo, accompagnata da un dossier sui prigionieri politici e di coscienza georgiani, invitando i deputati a sostenere la candidatura dei due giornalisti.

“In un tempo di ritorno delle autocrazie e di manipolazione dell’informazione, questa scelta riafferma l’idea di un’Europa capace di schierarsi, senza ambiguità, dalla parte di chi resiste alla paura e difende la parola”, aggiungono Squarcione e Valcauda.

Europa Radicale auspica che questo riconoscimento si traduca in azioni concrete di pressione diplomatica per la liberazione dei due giornalisti e di tutti i detenuti di coscienza in Bielorussia, Georgia e oltre.

“La libertà di pensiero non può essere premiata una volta l’anno: va difesa ogni giorno”, concludono.