
Quattro giorni con oltre sessanta eventi in diversi luoghi della città. Momento clou della manifestazione, sabato alle 17 in piazza Castello, con “Disarmati. Volti della resistenza”, incontro con Kim Aris (figlio di Aung San Suu Kyi), Taghi Rahmani (marito della Nobel per la Pace Narges Mohammadi), il regista palestinese Badel Adra (No Other Land) e l’attivista israeliano Yonatan Zeigen, figlio della pacifista Vivian Silver, insieme a don Luigi Ciotti e suor Azezet Habtezghi Kidane. |
Da domani, giovedì 9 ottobre, il via a Torino del Festival della Missione 2025: quattro giorni di iniziative e oltre sessanta appuntamenti dedicati al tema del “fare missione” come esperienza universale, con decine di ospiti da ogni parte del mondo. |
Ad aprire la kermesse – promossa da Fondazione Missio e Conferenza degli Istituti Missionari in Italia con Arcidiocesi di Torino e organizzata in partnership con il Festival dell’Accoglienza – alle ore 18, nella Chiesa di San Filippo Neri, Luciana Littizzetto che, raccogliendo lo spirito del “pellegrinaggio laico per le periferie umane”, conduce la narrazione di sette cammini che attraversano la città, passando per luoghi e storie segnati da migrazione, educazione mancata, dipendenze, reclusione, abbandono e solitudine, per poi approdare alla Chiesa di via Maria Vittoria. |
Tra gli altri appuntamenti del Festival, venerdì 10 ottobre alle ore 11, sempre a San Filippo Neri, spazio al ruolo delle donne e alle prospettive diverse di fede, impegno sociale e diritto, con la teologa Teresa Forcades (Intra omnes, dialogo sull’inclusione e la fraternità universale). Nel pomeriggio, alle ore 14, si parla di crisi globale, conversione ecologica e giustizia economica con Jeffrey Sachs e Luigino Bruni, a partire dalla campagna Caritas per il condono del debito (Cambiamo la rotta). Alle ore 16 luci sulle storie di chi non ha posto sulla ribalta globale con racconti di giornalisti e attivisti su guerre dimenticate, migrazioni e discriminazioni (Le vite che nessuno vede). Poi, alle ore 18.30, con Gaël Giraud e Leonardo Becchetti dialogo su economia, solidarietà e nuove possibilità di fraternità globale (Tempore famis. Opportunità per tornare umani). La sera alle 21, alla Facoltà Teologica di via XX Settembre 83, Carola Susani, con il giornalista Matteo Spicuglia, presenta il libro C’é un’altra!, raccolta di poesie che esplorano temi come l’amore, la separazione, il tempo che passa. |
Nella terza giornata del Festival, sabato 11 ottobre alle ore 10.45, a San Filippo Neri, in programma l’incontro con Diane Foley, madre del giornalista James Foley ucciso dall’Isis, che nel 2021 ha scelto di incontrare uno degli assassini del figlio (Dio non uccide). Nel pomeriggio di sabato il momento clou della manifestazione in piazza Castello alle ore 17, con “Disarmati. Volti della resistenza”, con protagonisti Kim Aris (figlio di Aung San Suu Kyi), Taghi Rahmani (marito della Nobel per la Pace Narges Mohammadi), il regista palestinese Badel Adra (No Other Land) e l’attivista israeliano Yonatan Zeigen, figlio della pacifista Vivian Silver, insieme a don Luigi Ciotti e suor Azezet Habtezghi Kidane. |
Nella giornata di chiusura, domenica 12 ottobre alle 11.30, nella chiesa di via Maria Vittoria, dialogo con Leonardo Di Costanzo, regista di Elisa, presentato alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia 2025 e vincitore del Premio Signis, su scrittura e cinema come strumenti per immaginare nuovi orizzonti (L’arte di sperare). |
Sempre domenica alle ore 15, nella Chiesa di San Filippo Neri, Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Torino, cardinale Roberto Repole. |