Cultura, quando la Sicilia ruggisce d’orgoglio: a Carlentini torna il Leone d’Argento

CARLENTINI (SR) – C’è un ruggito che torna a farsi sentire forte e chiaro, nel cuore della Sicilia. È quello del Premio nazionale “Leone d’Argento”, che sabato 13 settembre 2025, alle ore 20:00, farà nuovamente vibrare Piazza Diaz a Carlentini (in provincia di Siracusa), celebrando i protagonisti del talento, dell’impegno e della bellezza siciliana.

Dopo anni di pausa, riparte il prestigioso riconoscimento istituito nel 1986, affiancato dal Premio alla Sicilianità “Francesco Favara Adorni”, dedicato a personalità nate a Carlentini o profondamente legate alla Sicilia, che si sono distinte nei settori dell’impresa, dello spettacolo, della cultura, del volontariato, dello sport, della comunicazione, contribuendo con la loro opera a diffondere un’immagine luminosa e orgogliosa della nostra terra.

A firmare il grande ritorno sono la Pro Loco Carlentini ETS e l’associazione culturale “La Meta”, guidate dai presidenti Amedeo Matteo Seguenzia e Maurizio Di Salvo. Un evento atteso e fortemente voluto, frutto di un lavoro sinergico e visionario che unisce tradizione e innovazione.

«Vogliamo riportare il Premio al centro della scena culturale siciliana – dichiarano gli organizzatori – dando nuova voce alle storie di eccellenza che attraversano la nostra terra. Perché raccontare il valore è il primo passo per costruire il futuro». E così, grazie a quell’esperienza e al sostegno di diversi giornalisti e uomini di cultura dell’Isola, le due associazioni sono riuscite a riportare il premio in scena con una nuova veste: alla conduzione, uno dei volti più amati del panorama televisivo siciliano, Salvo La Rosa; alla cura dell’identità visiva e della comunicazione l’agenzia I-Press, da sempre impegnata nella valorizzazione dei territori attraverso narrazioni autentiche; al coordinamento artistico, l’esperienza e la professionalità di Tolomeo Spettacoli di Salvatore Tolomeo.

Un progetto ambizioso, patrocinato dal Comune di Carlentini, dalla Regione Siciliana, dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, dal ministero della Cultura e sostenuto dall’Assemblea Regionale Siciliana, dai comuni di Lentini e Francofonte, dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa e dall’ANCI Sicilia.

Una storia che affonda le radici nella memoria collettiva, quella del Leone d’Argento, nata quasi quarant’anni fa grazie a una commissione cittadina che volle riconoscere il valore di chi aveva saputo portare il nome di Carlentini oltre i confini locali, con dignità, dedizione e talento. Momenti indimenticabili come la dodicesima edizione al Parco Archeologico di Leontinoi, con la partecipazione straordinaria di Pippo Baudo, che dopo aver ricevuto il premio nel 1995, ne divenne presentatore e testimonial, definendolo “uno dei premi culturali più significativi della Regione”. «Il Leone d’Argento non è solo un premio – concludono Seguenzia e Di Salvo – è un simbolo. È la prova che dalla provincia può nascere cultura viva, capace di raccontare e restituire valore a una comunità. È il ruggito di una terra che non ha mai smesso di crederci.

Oggi, quel ruggito torna a risuonare, forte di un tessuto culturale, imprenditoriale e istituzionale che ha scelto di investire in bellezza, in orgoglio e in narrazione.