
Non c’è redenzione sul Pequod, solo una fitta nebbia. E Moby Dick non è una balena, ma una condanna, una maledizione che diventa sfida tra uomini. Dal vascello stregato di Melville, diretto da Guglielmo Ferro, Moni Ovadia incarna il protagonista di questa ossessione.
Arriva a Brescia Moby Dick ultima produzione del Centro Teatrale Bresciano che chiude il cartellone della cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) dal 6 all’11 maggio 2025, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.
Tratto dal romanzo di Herman Melville, questa versione di Moby Dick vede l’adattamento di Micaela Miano, con protagonisti Moni Ovadia e Giulio Corso, per la regia di Guglielmo Ferro. Sul palcoscenico anche Tommaso Cardarelli, Nicolò Giacalone, Pap Yeri Samb, Filippo Rusconi, Moreno Pio Mondì, Giuliano Bruzzese, Marco Delle Fratte; le scenografie sono di Fabiana Di Marco, i costumi di Alessandra Benaduce, le musiche di Massiliano Pace, per una produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Quirino, Compagnia Molière.
Moby Dick è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.
A partire dalla sua pubblicazione nel 1851, il romanzo di Herman Melville, capolavoro della letteratura americana, ha ispirato e continua a ispirare registi, poeti e autori. L’epica storia della balena bianca e dei suoi inseguitori riprende vita in questa versione diretta da Gugliemo Ferro, con Moni Ovadia straordinario protagonista nelle vesti del Capitano Achab.
La narrazione teatrale inizia sulla baleniera Pequod. Qui, in un susseguirsi frenetico di tempeste, battute di caccia, avvistamenti, bonacce, canti, riti pagani e preghiere, si consumerà la tragedia di tutti i personaggi: Queequeg, Pip, Ismaele, Lana caprina, Tashtego, Flask, Daggoo, Stubb, Fedallah…