In relazione alla circostanza – riferita dai genitori della ragazza presunta vittima di stupro attraverso il loro legale – che frammenti del video, relativo all’oggetto del procedimento penale, vengano condivisi tra amici, il Garante per la protezione dei dati personali richiama l’attenzione sul fatto che chiunque diffonda tali immagini compie un illecito, suscettibile di integrare gli estremi di un reato oltre che di una violazione amministrativa in materia di privacy.
Il Presidente del Sindacato Infermieri Italiani: «Dal 14 ottobre al 14 novembre si sono ammalati 2734 operatori sanitari, quando appena poche settimane prima la media era di 1377 ogni 30 giorni. In particolare in Campania […]
In un momento in cui il valore dei libri e della lettura è sempre più riconosciuto come imprescindibile per la società contemporanea e soprattutto per le nuove generazioni, torna #ioleggoperché, la grande iniziativa sociale che […]
A fine ottobre partirà il bonus pc, tablet e Internet da 500 euro, per la prima fascia di utenti: quelli con Isee inferiore ai 20mila euro. Il decreto del Mise è uscito il primo ottobre […]