Aperto il Bando FISM. 5 milioni di euro alla ricerca sulla sclerosi multipla

AISM con la sua Fondazione (FISM) stanzia 5 milioni di euro con il Bando FISM per sostenere progetti innovativi, speciali, pensati con strategie collaborative. Al bando di quest’anno si aggiunge anche la proposta di progetti dedicati alla comprensione dei rapporti tra COVID 19 e SM.

 

Chi è interessato può trovare il regolamento e i moduli per progetti di ricerca e per borse di studio su www.aism.it/bandifism , scrivendo a fism@aism.it o chiamando il numero 010 2713226.

La scadenza per presentare la domanda per il Bando FISM 2020 è il 24 agosto 2020.

Ogni ora in Italia 3 persone ricevono una diagnosi di sclerosi multipla, una malattia cronica, invalidante e senza cura definitiva. Solo la ricerca scientifica può trovare le cause e le terapie risolutive che 126.000 persone con le loro famiglie aspettano con urgenza.

Da oltre 30 anni AISM con FISM promuove, indirizza e finanzia la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla: in Italia è il primo ente privato finanziatore, nel mondo è il terzo. Negli ultimi dieci anni la Fondazione ha investito più 80 milioni di euro; 400 progetti di ricerca che coprono a 360 tutti gli aspetti della ricerca sulla sclerosi multipla. I progetti di ricerca attivi nel 2020, finanziati da FISM, sia attraverso il Bando annuale sia tramite programmi speciali, sono oltre 100 per un investimento totale di circa 15 milioni di euroSenza l’impegno di FISM molti risultati, anche su scala globale, non sarebbero stati possibili” dichiara Mario Alberto Battaglia presidente di FISM. “fra questi il progetto internazionale sulle forme progressive ad oggi orfane di terapie risolutive su cui sono stati stanziati entro il 2025, 53 milioni di euro e su cui oggi si intravedono nuove proposte terapeuticheImportante, e lo abbiamo voluto come uno dei requisiti del nostro bando, è la “rete” della ricerca. Ne sono esempi il Registro SM e la recente ricerca dettata dall’emergenza, la piattaforma MUSC-19 su COVID-19 e SM a cui, dati di fine maggio, hanno aderito 95 centri clinici SM nazionali e 52 internazionali”.

Con il bando FISM ai ricercatori viene richiesta la capacità di integrarsi e interagire tra più gruppi di ricerca, in ambiti di ricerca ancora più ampi, capaci di percorrere più strade, andando verso la ricerca della causa e della cura, del miglioramento dei servizi e della qualità della vita della persona con sclerosi multipla, verso la concretezza di progetti pilota e innovativi, sostenendo anche infrastrutture per la ricerca.

La ricerca che vogliamo è quella che cambia la realtà della sclerosi multipla, e anche delle patologie similari, questo è un impegno che ci accompagna da oltre 50 anni: è un obiettivo che domina tutte le nostre azioni — spiega il presidente – “L’80% della ricerca scientifica FISM sulla sclerosi multipla è finanziata grazie allo strumento del 5×1000. Solo così FISM finanzia le migliori proposte di ricerca, selezionate attraverso il nostro bando annuale da un Comitato Scientifico Internazionale. Sostiene inoltre progetti speciali, iniziative internazionali, network e infrastrutture di ricerca. La Fondazione non trascura nessuna strada, anzi le percorre e connette tutte perché la diversificazione è la chiave di un investimento efficace, che può cambiare adesso e nel futuro, la vita delle persone. Ma i fondi non bastano mai. Per ogni studio finanziato, ce ne sono altri due che avrebbero meritato il nostro sostegno, ma la mancanza di fondi non ce lo rendono possibile.” conclude Battaglia.

Una carriera nella ricerca scientifica

AISM e FISM sono in prima linea per la ricerca sulla SM: sono 229 i gruppi di ricerca attivi nel 2019. FISM finanzia borse di studio per laureati dedicati alla ricerca. Potranno richiedere borse annuali, biennali o triennali per l’estero e per l’Italia. Ogni anno sarà valutata l’assegnazione di una borsa triennale ‘Rita Levi Montalcini’ insieme a un finanziamento per pari periodo per un progetto di ricerca autonomo a ricercatori italiani qualificati, per facilitare il loro rientro dall’estero o il loro trasferimento in un istituto di eccellenza in Italia.