Analizzare la storia per cogliere gli attacchi ai valori della Costituzione

Presentato il libro di Mario Anzani “Oltre il ponte – Il fascismo. La Resistenza. La Costituzione Repubblicana”…

Rho – Non un testo storico, ma frutto in ogni caso di un grande lavoro di ricerca. Un volume di 400 pagine che analizza le origini del fascismo in Italia, racconta Resistenza e Liberazione, valorizza i principi cardine della Costituzione repubblicana. Un libro che aiuta a pensare e a “essere partigiani resistenti”.

Ecco quanto emerso al Tourist Infopoint alla presentazione del libro di Mario Anzani “ “Oltre il ponte – Il fascismo. La Resistenza. La Costituzione Repubblicana, evento inserito nel programma “Ottanta voglia di libertà” ideato per celebrare il 25 aprile 2025.

Avviata con un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, la serata moderata da Mauro Tosi si è aperta con la riproposizione della poesia “Oltre il ponte” di Italo Calvino, letta da i nipoti di Anzani, Pablo e Dante, e ascoltata nella versione musicale dei Modena City Ramblers.

Ho iniziato a scrivere quasi dieci anni fa, il clou è avvenuto durante la pandemia – ha raccontato Mario Anzani ringraziando la moglie Lucia per il supporto informatico – Non ho scritto per me ma per lasciare qualcosa ai miei nipoti, alle nuove generazioni e alla città, perché anche questo è tempo di resistenza visti gli attacchi che la Costituzione subisce dagli anni Ottanta. Il libro è frutto di un lavoro rigoroso ma non accademico, mette in evidenza perché il fascismo sia riuscito ad affermarsi, perché abbia trovato seguito in larghe masse popolari. Poi racconta la Resistenza e la capacità di insurrezione di un popolo che chiedeva un percorso democratico in grado di cancellare le scelte squallide della monarchia. L’Italia è uscita dalla guerra con le ossa rotte e divisa in due. La Costituente ci ha condotto a un testo costituzionale che è magnifico ma è tra i meno applicati. Obiettivo del libro è dare un modesto contributo perché i principi costituzionali vengano attuati”.

 

Sara Olivari, dirigente scolastica del liceo Rebora, ha così presentato il volume: “E’ scritto con ragione e sentimento, dedicato ai resistenti di ieri, di oggi, di domani. Siamo in un momento storico in cui la libertà e l’idea di bene comune sono sconvolte da tirannide, malcostume, predominio economico. L’analisi di Anzani parte dalla fine della prima guerra mondiale, studia i nessi tra vicende e persone, rilancia i principi di una Carta che racchiude le speranze dei padri costituenti e traccia le linee per costruire il futuro. Non è un manuale ma un testo di riflessione. La Resistenza è vista come spartiacque nella storia italiana, il racconto ci rammenta come la lotta dei partigiani sia stata vittoria dell’umano sull’inumano. Rende onore alle donne che fecero la resistenza, evoca torture e drammi familiari. Per questo Anzani vede oggi come l’offesa più grande a questa storia l’indifferenza crescente verso la politica. La democrazia oggi è in pericolo, leggere questo libro può aiutare a essere partigiani resistenti”.

 

Il professor Matteo Gaifami, docente all’Istituto Puecher, ha parlato di “lettura sapiente delle esperienze del mondo, verificata analizzando gli eventi della storia, con un taglio appassionato da cui traspare un antifascismo inteso come contrario di ogni violenza, come passione civile opposta al ” me ne frego” “.

 

Alfonso Airaghi, di ANPI Rho, ha aggiunto: “Oggi la Costituzione è sotto attacco, come i diritti dei lavoratori e delle donne. Assistiamo ad aggressioni, ad apologia del fascismo, all’esaltazione degli orrori della Decima Mas. La perdita della memoria ha tre nemici: la debolezza del ricordo, la tendenza all’oblio, il tempo. E’ implacabile, per questo occorre opporre anticorpi che nascono da scuola, istituzioni, sindacati, forze democratiche. Il volume di Anzani permette di immergersi nella storia, di cogliere l’evoluzione di quel fascismo basato sulla violenza sistematica. Il fascismo si può ripresentare nei modi e nelle forme più diversi, sotto le spoglie più innocenti. Dobbiamo smascherarlo: il ventennio non può tornare, ma la mentalità fascista sì. E’ fatta di razzismo, nazionalismo, deportazioni”. 

 

il Sindaco Andrea Orlandi ha messo in evidenza alcuni aspetti: “Nel testo emerge il carattere di Mario Anzani, a volte spigoloso ma chiaro, determinato. Nei capitoli si comprendono le ragioni che hanno portato il fascismo a farsi strada. Per questo mi preoccupano certi atteggiamenti odierni, anche solo il fatto di sdoganare termini come “deportazione”, fa rabbrividire. In terzo luogo, emerge la politica, quella fatta con metodo e creando prospettive future. Questo libro è un lascito per i ragazzi, un libro da donare a loro per favorire la discussione e il libero pensiero. Il libro è un regalo alla città, siamo onorati e orgogliosi di riceverlo.”

 

Nella foto da sinistra: Alfonso Airaghi, Andrea Orlandi, Mario Anzani, Sara Olivari e Matteo Gaifami