Che valore hanno gli esorcismi?

di ANDREA FILLORAMO

Ricevo, trasmetto e rispondo al messaggio ricevuto:

“Don Tonino Schifilliti, prete esorcista che lei sicuramente conosce, in un’intervista, parlando del diavolo dice: «Satana è un essere personale, spirituale, è un angelo decaduto. Il suo desiderio più grande è metterci dalla sua parte, contro Dio. Lo fa spesso, in maniera subdola. Spesso non ci rendiamo conto che oltre a manifestarsi in maniera appariscente, attraverso le possessioni e le vessazioni, in molte occasioni si manifesta attraverso etc…».

Mi chiedo e chiedo a lei: «Se Dio è onnipotente può anche esistere il diavolo che gli va contro? Che valore hanno gli esorcismi?!»”.

Don Tonino Schifilliti, mio vecchio amico, è uno dei preti che fra i molti impegni ha anche quello di “cacciare i demoni”, servizio che sicuramente fa con piena disponibilità. Egli sicuramente sa che non ho alcuna difficoltà a confrontarmi con chi la pensa diversamente da me e che, quindi, tranquillamente e senza compromettere la nostra amicizia, posso prendere le distanze da quanto da lui detto circa l’esistenza del demonio affermata in quell’ intervista, come anche in tanti “incontri”, ai quali egli partecipa. In essi, da quel che mi risulta, il demonio viene visto come la causa di tutti i mali e l’artefice di tutte le disgrazie di una città disastrata come Messina. Se ciò è vero, egli giustifica così indirettamente la classe politico-amministrativa che ha reso la città invivibile. Don Tonino, oltretutto, in questa battaglia antisatanica che ha intrapreso contro il maligno si fa accompagnare dal suo confratello Scolaro che è lieto di presentare e pubblicizzare e quindi di “buttare” sul mercato i suoi due libri che “rappresentano – a suo dire – un valido contributo nella conoscenza teologica e pastorale del fenomeno del Male”, in lotta con il Bene che è Dio. Da osservare che è un grave errore mettere assieme l’esistenza di Dio e l’esistenza del diavolo: Dio è il bene assoluto, domma fondamentale della fede, il diavolo sarebbe il suo contrario, cioè il male assoluto e, quindi, la negazione di Dio, Affermare l’esistenza del diavolo, quindi, non è un domma di fede ma potrebbe essere e per tanti è, nient’altro che una personificazione e una figura simbolica del male. Questo ha sostenuto recentemente Padre Arturo Sosa Abascal, Preposito generale della Compagnia di Gesù, che ha scritto: “Abbiamo creato figure simboliche, come il diavolo, per esprimere il male. Anche i condizionamenti sociali rappresentano questa figura, ci sono persone che si comportano così perché c’è un ambiente dove è molto difficile fare il contrario (…) Dal mio punto di vista, il male fa parte del mistero della libertà. Se l’essere umano è libero, può scegliere tra il bene e il male. Noi cristiani crediamo che siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, per cui Dio è libero, ma Dio sempre sceglie di fare il bene perché è tutto bontà”. Anche gli scrittori della Sacra Scrittura sia del Primo come del Nuovo Testamento, considerato il contesto culturale in cui vivevano (non potendo fare diversamente), hanno utilizzato un linguaggio simbolico nello scrivere del male e hanno, cioè, personificato il diavolo come nemico di Dio, e l’hanno chiamato con vari nomi, che sono gli stessi presenti nelle varie demonologie delle diverse religioni primitive e nelle mitologie antiche che il cristianesimo ha trasformato in demòni, o almeno di alcune di esse, continuarono a vivere nella memoria dei popoli bene o male convertiti, e intorno a quei nomi nacquero superstizioni, leggende e fantasie. Anche il Vangelo, personifica il male nel demonio che adesca e mette in difficoltà persino il figlio di Dio. Per quanto riguarda gli esorcismi dei quali nella diocesi di Messina don Tonino è incaricato, utilizzo quanto il teologo Renato Pierri scrive: “Semplicemente ridicoli!“. “La credenza nel demonio spesso rasenta il ridicolo. Di norma viene immaginato un diavolo che non risponde affatto al concetto che, in base alle Scritture, e naturalmente alla ragione, ci si dovrebbe fare del nemico di Dio. Si crede in un falso diavolo. Di conseguenza sono anche falsi, e perfettamente inutili, gli esorcismi atti a scacciare un demonio immaginario; false le possessioni diaboliche”. Il teologo si chiede come fa il demonio che è un essere soprannaturale, un angelo ad entrare materialmente in un corpo e perché proprio in quel corpo e non va “là ove avvengono guerre, genocidi, violenze, stupri, torture; le sue prede dovrebbero essere uomini sfruttatori dei deboli, assetati di denaro e di potere. Sarebbe più logico pensare che il demonio possa impossessarsi, ad esempio, di uomini come Hitler (…), per implorare l’intervento di Dio contro Lucifero dovrebbero bastare le preghiere di un semplice sacerdote o di un semplice fedele". Le superstizioni e il terrore di Satana hanno minacciato l’uomo fino all’inverosimile. Che le superstizioni prosperino sulla nostra paura è comprensibile, ma che anche Dio debba vivere in funzione della paura è del tutto sbagliato. E se Dio si fonda sulla paura, sarà del tutto impossibile alla gente liberarsi dai ceppi di queste superstizioni.