Tanta esteriorità e pochissima spiritualità

di ANDREA FILLORAMO

Ormai sappiamo tutto di don Luca Morini, parroco della provincia di Massa Carrara, già allontanato dal vescovo a causa dei suoi comportamenti. Sappiamo, infatti, che egli vendeva a caro prezzo l’acqua benedetta e con quei soldi, e con le donazioni dei suoi parrocchiani, destinate alla chiesa, agganciava strane compagnie a pagamento, trascorreva ore liete con escort maschili, gestiva conti da capogiro nei ristoranti e alberghi più “in” di Napoli, Roma e Barcelona, sniffava cocaina, pagava hotel, faceva viaggi, si spacciava, inoltre,per un importante giudice molto facoltoso, che spendeva migliaia di euro in cene a base di tartufo. Un altro caso è quello del parroco diSpinea, che è scappato via portando con sé i soldi della parrocchia,in cui risulterebbe un ammanco di circa 200.000 euro. Da rammentare ancora il caso dell’abate-vescovo di Montecassino Vittorelli, organizzatore di feste e orge a base di droga, cene di lusso, profumi, vestiti, ecstasy e accusato di intrattenere numerosi rapporti omosessuali, anche grazie all’uso di un social network diffuso nella comunità omosessuale. L’11 novembre 2015 la Guardia di Finanza gli ha sequestrato 500.000 euro «somma della quale si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’abbazia».Da questi fatti citatima anche dai tanti riportati in Rete, facilmente si può arguire che fare incetta di denaro,che per alcuni serve anche per fare sesso, sia sicuramente un vizio ben presente in una certa parte del clero,Mai come in questi tempi di crisi economica, questo fenomeno è stato al centro dell’attenzione pubblica, che purtroppo molto spesso fa “di tutte le erbe un fascio” e non tiene conto, perciò, che molti preti sono lontani da questi vizi e difetti che imbrattano di “lordure” le loro talari. In realtà sempre e in ogni tempo la satiraha messo in luce, esagerandone ovviamente la portata questo, chiamiamolo pure per cortesia “malcostume clericale”, prendendo in giro, come leggo su Internet, “i grassi frati ubriachi di vino e sesso, gli avidi preti legati alla “bottega” e devoti al dio denaro ed evidenziando“la tradizionale accusa di accidia che perseguita i preti dal medioevo che ingrassano durante la Quaresima”. Tutto questo fa dire a Papa Francesco: “Anche nella Chiesa ci sono quelli che invece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa: gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi. E quanti sacerdoti, vescovi abbiamo visto così. E’ triste dirlo, no? La radicalità del Vangelo, della chiamata di Gesù Cristo: servire, essere al servizio di, non fermarsi, andare oltre sempre, dimenticandosi di se stessi. E la comodità dello status: io ho raggiunto uno status e vivo comodamente senza onestà, come quei farisei dei quali parla Gesù che passeggiavano nelle piazze, facendosi vedere dagli altri”. Ma come può essere ascoltato il papa senella chiesa tutto si è trasformato in un affare? Se in ogni parrocchia per ogni cosa si chiedono offerte e poi si predica la povertà ed il distacco dai beni materiali? Non basta più l’8 per mille evidentemente e allora si mettono a fare questue per abbellire le chiese e arricchire i paramenti sacri. Tanta esteriorità e pochissima spiritualità. Questa, purtroppo, per tanti preti è la chiesa di oggi. Ma Cristo, ci domandiamo, sarebbe stato d’accordo con queste decisioni? O piuttosto non avrebbe cacciato tutti i mercanti dal suo tempio trasformatosi in una spelonca di ladri? Come suggerisce il vangelo della Dedicazione della Basilica lateranense… La gente non ne può proprio più di “mollare” sempre soldi. Ci sono dei preti che si approfittano della buona fede della povera gente, organizzano persino pellegrinaggi a Medjugorje o da Padre Pio per fare soldi, esigono “parcelle” altissime per un matrimonio o per un funerale se sono da svolgere in un santuario o in un luogo ritenuto turistico, da consegnare in busta aperta e quindi controllabile. Altro che carità e amore che ci ha insegnato Cristo. È proprio il caso di dire: Chiesa di Cristo o chiesa di “mammona”? Ci domandiamo: ma che fine ha fatto la vera e autentica fede evangelica di Cristo?Dobbiamo ancora dare ragione a Napoleone Bonaparte che diceva: “Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere”?