
"Il profondo amore per il teatro, per il linguaggio, per il rapporto con il pubblico. Tutto ciò rappresentava Luca Ronconi e il suo genio artistico. Un genio che con suoi capolavori ha portato lo spettatore a mature riflessioni, forse proprio perché, come Ronconi raccontava spesso, aveva cominciato ad amare il teatro quando, accompagnato dalla madre, andò ad assistere a uno spettacolo di Gilberto Govi che lo portò a riflessioni profonde sul senso della vita, e quindi anche della morte. Milano lo ha accolto e a Milano, dopo una carriera già illuminante, ha donato il suo prezioso contributo al patrimonio culturale e alla produzione teatrale alla città, che si è propagato in tutto il mondo. Sarebbe riduttivo ricordare solo alcuni suoi spettacoli, perché ognuno di essi è parte integrante del suo genio e della sua genialità, sempre apprezzati dalla critica e amati dal vasto pubblico".
Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
"Ricordo quella sera di marzo del 2013 in occasione dei suoi "quattro volte vent’anni" – il suo modo divertente per festeggiare gli 80 anni – quando al Piccolo gli ho consegnato il Sigillo della Città come ringraziamento per tutto quello che Ronconi ha saputo dare a noi, a Milano e a tutto il Paese, dimostrando un amore puro per il palcoscenico e per ogni tipo di espressione artistica. Ronconi ha creato spettacoli originali sorprendenti, indimenticabili con i quali ha saputo disvelare, con tocco lirico e visionario, il mistero della vita".
"Oggi tutta Milano prova una profonda tristezza ma ha anche la consapevolezza del genio artistico di Luca Ronconi che ci aiuterà a non dimenticarlo: i geni non muoiono mai", ha concluso il Sindaco.