Quintorigo 7 novembre e Parisi in “Aria di Faber” 8 novembre Palacultura

La buona musica con l’Accademia Filarmonica di Messina e l’Associazione Bellini questo fine settimana si raddoppia: il rock americano rivisitato da una band scoppiettante e lo stile cantautoriale rivisitato da un esperto compositore messinese e un’orchestra da camera. Il Palacultura “Antonello” ospiterà, grazie al cartellone unico delle due associazioni, due appuntamenti da sottolineare in agenda: il 7 novembre, alle 21, i Quintorigo con l’Omaggio a Jimi Hendrix e sabato 8 novembre, sempre alle 21, il saxofonista Giancarlo Parisi che, con il suo Zi Flute e il fascino di altri colleghi professionisti, onorerà Fabrizio De Andrè nel concerto “Aria di Faber”. La formazione Quintorigo ha incassato il più importante riconoscimento italiano in ambito jazz ovvero Miglior Band Jazz 2008 dal prestigioso premio Top Jazz, indetto dalla rivista Musica Jazz. Si avvale di Valentino Bianchi al sax, Gionata Costa al violoncello, di Andrea Costa al violino, di Stefano Ricci al contrabasso e di Moris Pradella alla voce come guest star dell’ultimo disco. Il gruppo porta in tour Quintorigo Experience per scandagliare la bravura di Hendrix ma matura il proprio talento, verso la metà degli anni ’90, attraverso le tecniche di arrangiamento applicate al rock d’autore ed esibendosi come inconsueta cover-band nei club dell’Emilia-Romagna. Non solo Hendrix nel mirino sperimentale degli artisti ma anche Beatles, Deep Purple, Nirvana, Battiato passando per Mozart, Rossini, Davis, Hancock. I Quintorigo elaborano in un modo personale lo studio dei Maestri del passato, sfidando repertori superlativi e palpando una totale e dissacrante libertà con i loro arrangiamenti. L’urgenza di scrivere materiale inedito li spinge ad affermarsi in concorsi e festival quali 1° posto ad Arezzo Wave ’98, premio della critica e per il miglior arrangiamento a Sanremo ’99, Premio Tenco, lo stesso anno, come miglior opera prima, miglior arrangiamento a Sanremo 2001. Prestigiose le partecipazioni al Primo maggio a Roma, al Premio Tenco, al Premio Ciampi. Vastissimo l’elenco degli sposalizi artistici. I Quintorigo amano citare, fra i tanti, Carmen Consoli, Ivano Fossati, Franco Battiato, Enrico Rava, Antonello Salis, Roberto Gatto, Gabriele Mirabassi, Maria Pia De Vito. Otto Cd in più di dieci anni di carriera. La band ha trasformato la propria passione per la musica in un mestiere vero e proprio, seguito da un pubblico colto e affezionato. Non si può rinunciare ad ascoltarla dal vivo il 7 novembre al Palacultura. Giancarlo Parisi, autore ed esecutore di musiche per teatro, collabora per ben 7 anni (dal ’91 al ’98) con Fabrizio De Andrè nei tour “Le nuvole” 1991, “Fabrizio De Andrè in teatro” 1992, “Fabrizio De Andrè in tour” 1998 e nel disco live “Concerti 91”. Ha avuto sempre la “convinzione che la voce di Fabrizio sia insostituibile, ineguagliabile, unica … perché utilizzata come uno strumento”. Ed è in questa chiave che Parisi rende omaggio alle sue opere e al “Faber” musicista, “un progetto in cui le sue linee melodiche travalicano il senso della parola e diventano musica pura”. L’artista messinese imprime a questa fatica uno stile etnico quasi “medio-orientale” condivisa dal musicista Melo Mafali che cura gli arrangiamenti e con cui da decenni ha instaurato un legame professionale e d’amicizia.
La particolarità della performance “Aria di Faber” dell’8 novembre è che Parisi, oltre ad essere “voce” solista strumentale, adopera un flauto da lui modificato e brevettato denominato “Zi Flute” che incarna “mondi di differenti culture” come il ricordo della voce di Fabrizio De Andrè. Le invenzioni musicali sono congeniali all’eclettico personaggio che ambisce a possibilità finora inaccessibili, come con il modello di Zampogna a paro “Cromatica” che sviluppa la tradizionale “diatonica” e per cui ha composto, nel 2011, il “Concerto N° 1” anche per orchestra, riproposto in teatri rilevanti, fino allo scorso gennaio.
Nel concerto del prossimo 8 novembre, l’ensemble musicale sarà composto oltre che dal protagonista dello Zi Flute e Mafali alle tastiere, da Alessandro Blanco alla chitarra; Giovanni Alibrandi e Viola D’arrigo-Adamova ai violini; Rosanna Pianotti alla viola; Genziana D’Anna al violoncello; Nino Gambino al contrabbasso; Marcello Caputo al Clarinetto; Antonino Cicero al fagotto; Giorgio Rizzo alle percussioni; Marco Pinto alla voce con la Direzione di Maurizio Salemi.
Parisi può vantare una brillante carriera e collaborazioni, sia in studio come turnista che in attività dal vivo, con molteplici artisti tra cui Eugenio Finardi, Gang, Mia Martini, Pierangelo Bertoli, Fiorella Mannoia, Mauro Pagani e Carmen Consoli.
Il musicista, sin dagli anni ‘80, fonda insieme a Giovanni Sollima il gruppo “Carabo” con un repertorio di musiche originali, con cui oltre a vincere la “I Rassegna di Musicisti Jazz Siciliani” (Messina 1983), partecipa al Festival Jazz di Pori (Finlandia 1984) e al Leverkusen Jazz Festival (Germania 1984). Ha insegnato Sax a Milano al Centro Professione Musica e ha fatto parte della Premiata Forneria Marconi; risulta vincitore alla rassegna “Indipendenti ’90” con il progetto musicale “Giapo World Dance”. Ha partecipato con il suo progetto “Asteriskos”, di cui è autore di tutti i brani, a numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui il “Womad” a Palermo e “Il Giardino della Musica” a Milano. Collabora, dal 2003, con il batterista Stewart Copland (ex-Police), l’arrangiatore Vittorio Cosma e l’Ensemble della Notte della Taranta” per la realizzazione dello spettacolo e successivo CD “La notte della taranta” di Melpignano. Il concerto è stato in tour in Spagna, Portogallo, Brasile, Svizzera e Italia. Ha partecipato a novembre 2008 al William Piping Festival di ARMAGH (Irlanda), insieme al sardo Luigi Lai, come unici rappresentanti della musica tradizionale italiana ed è stato scelto, ad agosto 2010, come unico solista italiano di zampogna al Festival Interceltique di Lorient (Francia).