Cataratta: colpiti in 20 milioni in Europa, soprattutto anziani

La cataratta colpisce 20 milioni di persone in tutta Europa. Una cifra che nei prossimi anni potrebbe aumentare, a causa dell’aumento dell’età media della popolazione.

I sintomi più comuni della cataratta sono l’annebbiamento della vista, problemi con i fari delle macchine che ci vengono incontro, l’alterazione dei colori. Tuttavia questi sintomi possono essere indicativi anche di altre patologie oculari, per questo è necessario fare una visita da un oculista per accertarne la causa. Nella fase iniziale, la cataratta potrebbe non provocare alcun sintomo. Si può sviluppare lentamente, così la perdita della vista avviene in modo graduale.

Ci sono diversi tipi di cataratta. La più diffusa è quella senile, cioè legata all’invecchiamento. C’è poi un tipo di cataratta definita “secondaria” che si sviluppa soprattutto tra i pazienti che hanno altri tipi di problemi, come il diabete o che affrontano terapie prolungate usando il cortisone.

Per le cataratte iniziali può essere sufficiente cambiare frequentemente gli occhiali o semplicemente aumentare l’illuminazione. Nell’intervento chirurgico viene rimosso il cristallino opaco, che sarà sostituito con uno trasparente di materiale plastico.

Subito dopo l’intervento bisogna fare dei controlli: dopo un giorno, una settimana e un mese. Il paziente dovrà mettere uno o più tipi di gocce, di solito antiinfiammatori e antibiotici. Dopo l’intervento il paziente può leggere o guardare la televisione, anche se la vista può apparire ancora un po’ annebbiata. Si rischiara dopo alcuni giorni.

Una volta che il cristallino è stato rimosso con l’intervento chirurgico la cataratta non può ritornare. In alcuni casi però, la capsula posteriore su cui si poggia la lente intraoculare può perdere trasparenza. Questa è la cosiddetta cataratta secondaria, e si può trattare con il laser.
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