Laboratorio Adolescenza sbarca su ASK

“Da qualche giorno Laboratorio Adolescenza ha un suo profilo sul “famigerato” social network ASK. “E’ una iniziativa sperimentale – spiega Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza – per capire se e come la presenza di un “soggetto” che nel profilo si definisce per ciò che è: “una Associazione che si occupa di adolescenti”, può avere un ruolo in un territorio che sembra sempre più senza regole e senza scrupoli. La prima domanda che abbiamo posto ai giovanissimi frequentatori di ASK – spiega Tucci – è stata proprio se aveva senso, secondo loro, che una associazione che si occupa di adolescenti fosse presente in quel contesto e le tante risposte ricevute ci hanno fornito interessanti spunti di riflessione. Molti gli apprezzamenti (con una prevalenza nettissima da parte delle ragazze), un discreto numero di risposte interlocutorie (bho… che ne so…) e un’immancabile dose (comunque minoritaria) di insulti (specie da parte maschile) in tipico stile ASK. Ma già dopo la prima apparizione attiva abbiamo cominciato a ricevere domande, ad avere follewer, e richiesta di suggerimenti”.

Il nuovo terribile caso di Torino, della quattordicenne che si è suicidata anche – secondo quanto riportano le cronache – a causa degli insulti ricevuti su ASK, ci convince sempre più che è indispensabile un intervento di sostegno psicologico a una adolescenza psicologicamente sempre più fragile, ma che ha a disposizione strumenti di comunicazione potentissimi.

Fulvio Scaparro, Psicoterapeuta e membro del Comitato Direttivo di Laboratorio Adolescenza così commenta: “Noi adulti (famiglia, scuola, istituzioni, pediatri, volontariato sociale…) abbiamo il dovere – inderogabile – di affrontare questi temi con gli adolescenti già prima che entrino in questi insidiosi contesti sociali proposti dal web. Dobbiamo indicare loro regole comportamentali e metterli in guardia dai pericoli ai quali possono andare incontro. Ma – prosegue Scaparro – dobbiamo anche essere consapevoli che l’adolescenza resta comunque l’età della sperimentazione e che la prevenzione non potrà mai bastare da sola, per cui dobbiamo essere preparati a saperli aiutare adeguatamente nel momento in cui si profila l’emergenza”.

“Proprio con questo spirito – conclude Maurizio Tucci – la nostra iniziativa su ASK vuole essere una sorta di ciambella di salvataggio lanciata in quel mare tempestoso dal quale la stragrande maggioranza degli adolescenti è attratto, quasi sempre consapevoli e anche stimolati da ciò che li attende. Molti, per fortuna i più, ne escono senza danni, ,me sempre più spesso, qualcuno che non ce la fa. E se a questa “ciambella di salvataggio” ci sarà anche una sola persona che si aggrapperà in un momento di difficoltà il nostro lavoro sarà servito”.