SI ALLA FAMIGLIA… & Regione Sicilia

Il comitato “Si alla famiglia” della Regione Sicilia si dichiara fortemente contrario alla recente approvazione degli art. 26 e 39 della Legge di stabilità con i quali si estendono contribuzioni, agevolazioni e benefici previsti a qualsiasi titolo per la famiglia anche alle coppie di fatto, iscritte negli appositi registri istituiti dai comuni dell’isola. «Se la famiglia matrimoniale e le unioni di fatto non sono simili né equivalenti nei loro doveri, funzioni e servizi alla società, non possono neanche essere simili né equivalenti nello status giuridico» (“Famiglia, matrimonio e unioni di fatto” – Pontificio Consiglio per la Famiglia). In questo particolare momento storico in cui, causa la congiuntura economica, il numero delle famiglie prossime alla soglia di povertà nell’isola cresce, il governatore Crocetta, pur di combattere la sua battaglia ideologica, sceglie di disperdere le poche risorse disponibili, anziché concentrarle nel sostegno alle famiglie, che rappresentano oggi il vero ammortizzatore sociale della collettività. Molte famiglie siciliane conoscono quanto sia complesso approdare al famigerato mutuo agevolato, per raggiungere l’agognato sogno della prima casa, e il Parlamento Regionale, invece di venire incontro ad una chiara e manifesta esigenza della collettività, decide di legiferare in una materia che esula dalle competenze regionali, emettendo così un provvedimento palesemente incostituzionale. Invece di incentivare le coppie di giovani verso il matrimonio, che comporta diritti e doveri e che ha nella sua stabilità l’ancora di salvezza per la società, si incentiva una forma di convivenza senza responsabilità; invece di proporre misure di sostegno alle nascite e alle famiglie numerose, con grande miopia, si ci spinge verso un sostegno al precario ed al provvisorio, avviando così la nostra società verso un inesorabile declino. Il nuovo provvedimento ha come ulteriore conseguenza (come ha dichiarato lo stesso governatore Crocetta) l’imposizione, a tutti i comuni dell’isola, dell’istituzione dei registri delle unioni civili, al fine di rilanciare gli elenchi che ad oggi non hanno riscosso il successo “sperato”.
Ogni amministratore, che abbia a cuore il bene comune, dovrebbe sostenere e incentivare la famiglia, cellula fondamentale della società, nucleo vivente della successione (procreazione ed educazione) delle generazioni future. Il comitato “Si alla famiglia” chiede pertanto ai Parlamentari Regionali di concentrare le limitate risorse sulla famiglia, sui suoi bisogni, sul rafforzamento della sua dignità e funzione nell’ambito della società, senza consentire inutili e dannosi rivoli che nulla accrescono alla “civiltà” ed alla “modernizzazione” della nostra Regione.

Comitato Promotore SI ALLA FAMIGLIA
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