
Da Santa Marta nei giorni scorsi Bergoglio ha asserito: "siamo progressisti, andiamo con il progresso dove va tutta la gente, questo è spirito del progressismo adolescente che crede che andare avanti in qualsiasi scelta è meglio che rimanere nelle abitudini della fedeltà". Questo, ha continuato papa Francesco, «si chiama apostasia, adulterio, perché si negozia e mercanteggia l’essenziale: la fedeltà al Signore». A parte il fatto che Bergoglio ha criticato il progressimo adolescenziale e non il progressimo adulto (classiche beghe tra progressisti) non si capisce perché nell’incontro al Quirinale con il presidente, Napolitano elogiò il papa per i motivi contrari espressi dal pulpito di Santa Marta «A tutti, credenti e non credenti, è giunta attraverso semplici e forti parole la sua concezione della Chiesa e della fede. Ci ha colpito l’assenza di ogni dogmatismo, la presa di distanze da posizioni ’non sfiorate da un margine di incertezza’, il richiamo a quel ’lasciare spazio al dubbio’ proprio delle grandi guide del popolo di Dio». Inoltre, in una delle prime interviste rilasciate da Bergoglio ai media (i suoi giocattoli preferiti assieme al telefono) disse: «Se una persona dice che ha incontrato Dio con certezza totale e non è sfiorata da un margine di incertezza, allora non va bene. Per me questa è una chiave importante. Se uno ha le risposte a tutte le domande, ecco che questa è la prova che Dio non è con lui. Vuol dire che è un falso profeta, che usa la religione per se stesso ».Appare lapalissiano che Bergoglio non ha le idee molto chiare, un giorno dice una cosa, e il giorno dopo il contrario. Molta gente, tra cui non pochi preti (che per ovvi motivi preferiscono rimanere nell’ombra ed attendere alla finestra) considerano Bergoglio un falso profeta. A codesti giova ricordare che un vero anticristo dovrebbe avere in dotazione un robusto bagaglio teologico e conoscitivo, equipaggiamento che il navigatore a vista della nouvelle thèologie bergogliana non ha.
Gianni Toffali