Le trincee della nonviolenza per difendere i rom e la civiltà

di Daniela Malini, Roberto Malini, Dario Picciau, Catherine Raffait, Alix-André Buecher

Daniela Malini: "EveryOneGroup ha evitato lo sgombero di alcune famiglie rom in una città del centro Italia, grazie all’appoggio di autorità capaci ancora di provare sentimenti di solidarietà e giustizia. Non citiamo i loro nomi per evitare loro prevedibili difficoltà con i superiori. EveryOne e i suoi attivisti danno un senso così a questa data… le trincee ci sono ancora… purtroppo dall’altra parte troviamo sempre qualcuno di ostile…"

Catherine Raffait: "Solidarietà e Resistenza più che mai!"

Alix-André Buecher: "Bravo, bravi fratelli d Italia!"

Daniela Malini: "Lo stesso problema avremo tra poco a Genova. Mi dicono che in via Aviatori l’Amiu deve pulire in continuazione… Bene, ditemi voi come possono 20 persone senza doccia, acqua, bagni, contenitori per l’immondizia, niente di niente, non "sporcare"? Ho ripetutamente chiesto una figura professionale, un mediatore o quant’altro almeno per dar loro una mano ad organizzarsi meglio – le case non agibili ci sono, credo, ma se il comune le dovesse dare nascono problemi di sicurezza… Però mi chiedo: ma così sono forse sicure, le famiglie rom? Sto temporeggiando anche perché l’assessore mi ha parlato di un progetto europeo… però non so quanto ancora possono durare in questa situazione".

Roberto Malini e Dario Picciau: "Le istituzioni ci ascoltano solo quando portiamo sui media le notizie della persecuzione, salvo poi perseguitare anche noi attraverso procedimenti penali avviati dalle procure o da organismi pubblici, come attesta – nei confronti degli attivisti di EveryOne Group – l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani nel suo Rapporto sui Difensori dei Diritti Umani. E noi ci difendiamo, nonostante la sproporzione di forze dalla loro parte, e continuiamo a denunciare una repressione disumana che colpisce bambini, donne e uomini innocenti, che ricevono odio e rifiuto solo perché diversi. Oggi ci hanno chiuso anche le porte dei media. Un giornalista più onesto degli altri ci ha spiegato che, presso la più importante agenzia stampa italiana, c’è un ‘famoso’ post-it che riporta le seguenti parole scritte con un pennarello nero: ‘No Gruppo EveryOne / EveryOne Group / Associazione Everyone’. E’ peggio che censura: è ostracismo. Però c’è la Rete, che ci consente di diffondere le malefatte del potere e proporre politiche diverse, improntate ancora ai valori della democrazia e della civiltà. E quando ci impediranno di essere presenti in rete, scriveremo la verità e il dissenso sui muri oppure la diffonderemo da bocca a bocca, da cuore a cuore. Sì, la Resistenza nonviolenta, la Resistenza Culturale è viva! Non si illudano di spegnerla, perché insieme a noi e dopo di noi, ci sono i giovani. E c’è un canto di giustizia a e libertà che si innalza sottile, ma cresce!".