RIFORMARE LE LEGGI SUL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA

“Mettiamoci in gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, promossa da CNCA, Avviso Pubblico e da ACLI-ADUSBEF-ALEA-ANCI-ANTEAS-ARCI-AUSER-CGIL-CONAGGA-Federconsumatori-FeDerSerD-FICT-FITEL- Fondazione PIME-Gruppo Abele-InterCear-Libera-Shaker, pensieri senza dimora-UISP- ha presentato questa mattina, durante la conferenza stampa svoltasi presso la sala “Caduti di Nassirya” al Senato della Repubblica, un appello ai partiti e ai candidati alle prossime elezioni politiche affinchè assumano pubblicamente l’impegno, per la prossima legislatura, a modificare l’attuale legislazione in materia di regolamentazione del gioco d’azzardo nel nostro Paese.

Alla conferenza stampa sono intervenuti: Attilio Simeone, coordinatore “Insieme contro l’azzardo”; Matteo Iori, presidente Conagga; Maurizio Fiasco, Consulta Nazionale Antiusura; Filippo Torrigiani, membro del Direttivo nazionale di Avviso Pubblico; Maurizio Fea, FeDerSerD e Paolo Merello, Fict. Ad introdurre e coordinare l’evento: Don Armando Zappolini, Presidente Nazionale CNCA e portavoce della campagna “Mettiamoci in gioco”.

Durante la conferenza stampa, Filippo Torrigiani, Responsabile del Gruppo di lavoro sul Gioco d’azzardo di Avviso Pubblico, ha presentato il documento intitolato “Un limite all’azzardo”, in cui sono contenute otto proposte per ridurre fortemente i rischi sanitari e sociali e i costi economici per la collettività connessi al gioco d’azzardo.

Qui di seguito gli otto punti:
1. Dare ai sindaci un reale potere di controllo sul fenomeno nel loro territorio;
2. Ridurre l’alta variabilità attuale nella tassazione sui diversi giochi incrementando le entrate dello stato, rimaste stabili pur in presenza di un volume d’affari crescente;
3. Portare a termine le procedure per l’inserimento del gioco d’azzardo patologico nei Livelli essenziali di assistenza, che devono essere garantiti dal servizio sanitario nazionale;
4. Vincolare l’1% del fatturato annuo dei giochi d’azzardo al finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza, cura e ricerca relative al gioco d’azzardo patologico;
5. Dare seguito a quanto stabilito nel decreto Balduzzi sulla regolamentazione della pubblicità che riguarda il gioco d’azzardo, vietando inoltre le pubblicità che indicano le possibilità di vincita senza contrapporle alle possibilità di perdita;
6. Vincolare l’esercizio delle concessioni al rispetto del codice di autoregolamentazione pubblicitaria adottato dalla Federazione Sistema Gioco Italia, stabilendo al contempo una Authority di controllo esterna ad Aams;
7. Stabilire una moratoria sull’introduzione di nuovi giochi;
8. Adottare un registro unico nazionale delle persone che chiedono l’autoesclusione dai siti di gioco d’azzardo.

Dopo aver letto le otto proposte Filippo Torrigiani ha concluso l’intervento dichiarando: “Riteniamo necessario e non più prorogabile un ripensamento dell’intera normativa in materia di regolamentazione del Gioco d’azzardo. Le prossime elezioni possono rappresentare un’occasione di svolta. Per questo chiediamo ai candidati alle politiche di condividere il nostro progetto”.

Alla conferenza stampa hanno anche partecipato diversi candidati alle prossime elezioni politiche: Dario Nardella (Pd) , Filippo Fossati (Pd), Renzo Ulivieri (Sel), Vannino Chiti (Pd), Emanuela Baio (Con Monti per l’Italia), Carolina Girasole (Scelta civica con Monti), Gabriella Stramaccioni (Rivoluzione civile) che hanno condiviso e sottoscritto l’appello delle associazioni. Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, ha inoltre affermato: “Auspico la creazione di un intergruppo parlamentare alla Camera su questi temi per aprire un tavolo di confronto e dibattito con le associazioni sul fenomeno del gioco d’azzardo e assumere iniziative concrete”.