FAMIGLIA. RADICALI: RITARDO ITALIANO DIRITTI CIVILI È ENORME

"Il rapporto del Censis e il voto del Parlamento Europeo sono arrivati nello stesso giorno a richiamare le istituzioni e i partiti sull’arretratezza del nostro paese nel riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini, a prescindere dalla scelta di vita familiare che abbiano compiuto, e nella lotta a tutte le discriminazioni". È quanto dichiara Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma.
"Da un lato il Censis- aggiunge- riconoscendo alla famiglia il ruolo di perno della comunità nazionale, fa riferimento a diversi ‘format’ familiari e commenta che ‘le diverse modalità concrete di essere famiglia rispondono al bisogno crescente di avere una relazionalità significativa’. Dall’altro, il Parlamento europeo si esprime ‘contro le definizioni restrittive di famiglia che hanno lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli. In un sistema democratico- continua il segretario Radicali- ciò darebbe vita a un grande dibattito, che nel nostro paese appare invece soffocato sul nascere, tanto il tema risulta dirompente per gli equilibri partitocratici di destra e di sinistra. Il ritardo italiano nel campo dei diritti civili e’ enorme e i cittadini ne hanno consapevolezza, come dimostra l’ampio consenso popolare che continua riscuotere la campagna lanciata da Radicali Roma per il riconoscimento delle famiglie di fatto da parte delle istituzioni di Roma Capitale. Sono già migliaia, infatti, le firme raccolte sulla proposta di delibera popolare- spiega- e oltre 20 mila gli accessi al blog dell’iniziativa teniamofamiglia.blogspot.com. Ennesima dimostrazione- conclude Magi- che il paese, quello reale, è molto più avanti della politica partitocratica.