CARCERI. REBIBBIA ON THE WALL, L’ARTE TRA I DETENUTI

L’arte entra nel carcere, con il progetto "Rebibbia on the wall". A partire da giugno del 2010, nella sezione di alta sicurezza del penitenziario romano, 15 detenuti hanno lavorato insieme all’artista Agostino Iacurci realizzando una decorazione totale dei campi di pallavolo e di calcio dell’istituto.
Il progetto, presentato stamani a Palazzo Valentini dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, è ideato dall’associazione Walls e realizzato grazie alla collaborazione del circolo La Rondine, che dentro Rebibbia ha lo scopo di creare lavoro, svago e professionalizzazione tra i detenuti. Nel corso della conferenza stampa, a cui hanno partecipato tra gli altri anche il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, il direttore della casa circondariale di Rebibbia, Carmelo Cantone, il responsabile del programma ‘Roma Provincia creativa’, Gian Paolo Manzella, è stato anche presentato un documentario a cura della Lada film, girato durante la realizzazione degli interventi artistici, e un libro fotografico di Achille Filipponi, stampato in 250 copie. "Le carceri vivono una situazione complessa, servono interventi normativi e investimenti. Ma nella quotidianità intanto tutti possono fare qualcosa perche’ si migliori la loro qualità della vita", dice Zingaretti. Gli fa eco Marroni: "E’ possibile rendere il carcere gradevole, meno triste e in definitiva utile". Il garante regionale dei detenuti ha poi spiegato qual e’ la situazione attuale degli istituti di pena: "Nel Lazio ci sono 6.800 detenuti, rispetto a una capienza di 4.300-4.400 persone. Possiamo immaginare come è difficile per tutti, polizia, direttore e detenuti, vivere nelle carceri. Gli istituti penitenziari sono 14, oltre un minorile e un Cie, dove ci sono condizioni spaventose". Di fronte a questi numeri, ha spiegato Marroni, "nelle carceri devono entrare la scuola, la cultura, l’università e la ricerca, il teatro, il lavoro e la formazione professionale. In questo modo puo’ essere utile".