Elogio all’omosessualità

Che certa parte di chiesa sia silentemente passata dalla parte degli atei, degli agnostici, dei nemici di Dio e dell’ordine morale naturale, era cosa risaputa, ma che un prete benedicesse pubblicamente una coppia gay durante una celebrazione funebre, mai era accaduto in duemila di storia della cattolicità. I fatti sono noti: durante l’omelia delle esequie di Lucio Dalla, il suo confessore Padre Bernardo Boschi ha espresso parole di consolazione a Marco Alemanno, compagno del cantante scomparso. Non pago di aver “bestemmiato” nella casa di Dio, il domenicano favorevole all’omosessualità, ha lasciato che la “dolce metà” gli dedicasse struggenti parole d’addio. Se a un prete (e assieme a lui, moltissimi altri uomini di chiesa, se non forse la maggioranza) viene permesso di rinnegare il magistero e le sacre scritture notoriamente contrarie alle unione sodomitiche, è del tutto “normale” che la santa istituzione fondata da Cristo si riempia di uomini scarsamente spirituali, ma in compenso, parimenti molto umani e conseguentemente del tutto carnali.

Gianni Toffali