Milano – Per accompagnare tutti e tutte a scoprire e riconoscere i segnali e le dinamiche della violenza maschile contro le donne, la Rete antiviolenza del Comune di Milano presenta alla città “Il Labirinto”, un’installazione che ha l’obiettivo di diffondere consapevolezza e favorire la prevenzione. Allestito nel cortile di Palazzo Reale e inaugurato oggi, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si tratta di un percorso esperienziale che richiama, appunto, la forma di un labirinto, con un sistema di pareti alte circa due metri e tappezzate con scritte e immagini che illustrano il tortuoso procedere di atti, frasi, sottintesi che si autoalimentano: tutti indizi sottili, spesso ambigui, che possono rivelare un comportamento tossico che può arrivare fino alle estreme conseguenze. Piccoli segnali che, ripetuti nel tempo, diventano una spirale soffocante, proprio come un labirinto da cui sembra impossibile uscire. Chi subisce violenza si trova intrappolata in un vortice di incertezza, paura e solitudine, in cui sembra impossibile trovare una via d’uscita.
Uscire dalla violenza, invece, è possibile, ma è importante rivolgersi a operatrici competenti ed esperte. A Milano esiste una Rete coordinata dal Comune che unisce otto Centri Antiviolenza, nove Case Rifugio e uno sportello a sostegno delle donne per ritrovare libertà e autonomia, dove è possibile trovare informazioni, ascolto, riservatezza e supporto gratuito nel percorso di liberazione dalla violenza. Nei primi dieci mesi del 2025 sono state 2.368 le donne che si sono rivolte per la prima volta ai Centri Antiviolenza aderenti alla co-progettazione Diritti promossa dal Comune di Milano, su un totale di 3.541 donne (tra nuovi accessi e donne che hanno già avviato un percorso).

“La violenza maschile contro le donne – dichiarano gli assessori Lamberto Bertolé (Welfare e Salute) e Tommaso Sacchi (Cultura) – è subdola e spesso si nasconde dietro comportamenti solo apparentemente innocui. Riconoscerne i segnali è fondamentale per reagire precocemente. In questo senso, mettere a disposizione un luogo così simbolico di Milano come Palazzo Reale significa promuovere il coinvolgimento di un pubblico vasto e variegato, perché, come abbiamo dovuto imparare in questi anni, gli abusi non conoscono censo, ceto sociale, nazionalità, livello di istruzione. Il Labirinto si rivolge quindi a tutti e tutte: un monito e, allo stesso tempo, un’occasione per conoscere, capire, approfondire”.
“Un luogo – Palazzo Reale – e una installazione – il labirinto – importanti e utili per rappresentare il dramma della violenza maschile sulle donne, ma anche un messaggio forte verso gli uomini per creare consapevolezza sulle tante forme di violenza che le donne subiscono nello spazio privato – le relazioni tossiche – e nella vita quotidiana. Un rinnovato impegno della città, dell’Amministrazione e di tutti coloro che operano nel tessuto sociale per fermare la violenza verso le donne, fatto di atti concreti e di affermazione di diritti, di spazi sicuri ed accoglienti per garantire alle donne la libertà di vivere senza sopraffazione e violenza – afferma Elena Lattuada, delegata del Sindaco per le Pari Opportunità di genere.
Negli orari di apertura di Palazzo Reale, i visitatori potranno accedere gratuitamente all’esperienza, al termine della quale troveranno le operatrici della Rete antiviolenza, a disposizione per fornire informazioni e supporto.
Il Labirinto è nato da un progetto di SVS Donna Aiuta Donna, Caritas Ambrosiana, Farsi Prossimo Onlus e Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) del Policlinico di Milano, grazie a un’idea degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Europeo di Design.
È stato realizzato nel 2016 con il contributo del Comune di Milano, nell’ambito dei lavori con la Rete Antiviolenza. Oggi il Labirinto si presenta con una veste grafica rinnovata grazie al contributo del gruppo Sella, attraverso le società Sella SGR e Banca Patrimoni Sella & C.. Il sostegno a questa iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del gruppo Sella a promuovere una finanza consapevole e responsabile, capace di generare valore per la collettività, diffondere una cultura del rispetto e contribuire attivamente alla prevenzione della violenza di genere.

“Il Labirinto è stato ideato per le ragazze e i ragazzi, che nelle prime esperienze amorose non percepiscono i comportamenti che impediscono un normale rapporto di coppia – commenta Alessandra Kustermann, presidente SVS Donna Aiuta Donna –. Il controllo ossessivo, la gelosia estrema, l’isolamento dagli altri non sono segni d’amore. Per andare oltre la cultura del possesso si deve capire che alla base dei rapporti sani ci devono essere autonomia, fiducia e rispetto dell’altro. È sempre possibile rivolgersi ai Centri Antiviolenza, anche per chiedere informazioni e per capire se ci si trova in una relazione a rischio. I ragazzi, invece, possono cogliere nelle frasi del labirinto i segnali di quanto stanno mettendo in atto in una relazione affettiva. Possono chiedere aiuto psicologico negli Spazi Giovani dei Consultori Familiari e cercare una via d’uscita, per interrompere comportamenti che trasformano una relazione affettiva in un maltrattamento”.
“La violenza maschile contro le donne affonda le sue radici in una cultura di disparità e possesso di cui tutte e tutti siamo figli – aggiunge Marta Faggioli di Farsi Prossimo Onlus per la Rete Antiviolenza di Milano –. L’impegno delle Rete Antiviolenza con i suoi Centri Antiviolenza e Case Rifugio consiste anche in azioni di prevenzione rivolte alle fasce più giovani attraverso incontri formativi nelle scuole, a partire dalla primaria fino alle scuole superiori e alle università, con programmi specifici. Intervenire precocemente sugli stereotipi di genere è fondamentale per comprendere le basi culturali nelle quali ha origine la violenza, mettendole in discussione e promuovendo un effettivo cambiamento che coinvolga tutte e tutti”.
Sella SGR e Banca Patrimoni Sella & C. hanno sostenuto il progetto di rinnovamento grafico del Labirinto, volto alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’impegno del gruppo Sella nasce dalla convinzione che anche il settore finanziario possa promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della tutela delle persone. Supportare iniziative come questa rappresenta infatti un passo concreto per rafforzare la cultura della responsabilità e della partecipazione, favorendo la creazione di luoghi che stimolino dialogo, consapevolezza e impegno civile.
“Il Labirinto è un esempio concreto di come creatività e impegno sociale possano dare forma a strumenti capaci di parlare a pubblici diversi, favorendo una riflessione collettiva – sottolinea Mario Romano, amministratore delegato di Sella SGR –. È un percorso che spinge a interrogarsi sui propri comportamenti, sui modelli culturali e sulle dinamiche relazionali, offrendo uno spazio accessibile a tutti per avvicinarsi a un tema che richiede sensibilità e responsabilità condivisa”.
