UN TUFFO NELLA PROVENZA TOSCANA: QUANDO LA COSTA DEGLI ETRUSCHI SI TINGE DI VIOLA

Lavender flowers in Tuscany, rolling hills and green fields. Santa Luce, Pisa Italy, Europe

La lavanda sin dai tempi antichi è stata utilizzata in diversi modi, durante il Seicento anche come protezione alle malsane esalazioni della peste. Oggi è rinomata per le sue proprietà calmanti e rilassanti, favorendo il sonno e riducendo lo stress, oltre che per le sue diverse preparazioni in profumeria, nella cura del corpo e come repellente per gli insetti. In Toscana, dalla fine di giugno alla fine di luglio, è possibile ammirare infinite distese viola ed essere avvolti in tutte le sue sfumature grazie alla fioritura dei campi in località come Rosignano Marittimo, Bolgheri o Santa Luce. 

Non bisogna necessariamente partire per la Provenza ed intraprendere una delle sette Routes de la Lavande per poter ammirare uno dei fenomeni naturali più celebri al mondo, ovvero la fioritura dei campi di lavanda: i cugini d’Oltralpe, infatti, non sono i protagonisti assoluti di questo tipo di esperienza. Immense distese viola avvolgono i sensi dei visitatori a diverse latitudini, e l’Italia non è da meno. Da nord a sud, dalla fine di giugno alla fine di luglio e talvolta anche fino ad inizio agosto, in diverse regioni ci si può inebriare di tale bellezza. Chi si trova al centro del Belpaese non può perdersi la tappa in Costa degli Etruschi, quel lembo di terra che da Livorno arriva al promontorio di Piombino in un susseguirsi di spiagge ambrate, mare blu e il verde della macchia mediterranea. A cui si aggiungono non solo il rosso dei campi di papaveri e il giallo dei girasoli, ma anche l’intenso viola della lavanda.

Nota per i suoi effetti rilassanti, per favorire il sonno e ridurre lo stress, la lavanda era conosciuta sin dall’antichità e i Romani la utilizzavano per profumare i bagni mentre gli Egizi per la mummificazione. Era impiegata anche come antidoto per i morsi di serpente, in quanto si riteneva che, strofinata sulle ferite dopo essere stata lasciata a macerare in acqua, rilasciasse proprietà antiveleno. Durante la terribile ondata di peste del Seicento i medici usavano maschere speciali con un becco ricurvo riempito di fiori di lavanda per proteggersi dalle esalazioni malsane e spargevano lavanda per cercare di purificare l’aria grazie alle sue proprietà antisettiche. Leggenda vuole che i guantai provenzali usassero l’olio di lavanda per profumare i loro pellami, diventando cosi immuni alla peste.

Secondo il linguaggio dei fiori, la lavanda assume un significato di diffidenza per il fatto che intorno ai suoi cespugli si raccolgono sempre molte api, bombi e calabroni che vengono attratti dal profumo intenso ed ai quali bisogna prestare attenzione quando ci si avvicina, ma cambia se i fiori vengono regalati. In questo caso simboleggia purezza, devozione virtù e serenità ed è sempre associata per la sua capacità di attirare energie positive, sia verso se stessi che verso gli altri. Non è un caso che si usava impiegarla nel corredo della sposa per assicurare protezione ed una vita felice e prospera. Quando si porta in dono un rametto di lavanda si vuole offrire un messaggio di legame profondo, al di là che si parli d’amore o d’amicizia.

Se il colore viola è associato principalmente alle persone creative, è comunque apprezzato da tutti per la sua vitalità e freschezza, sia la sfumatura più chiara e delicata sia il lilla più intenso. Ci sono poi le varianti che tendono più al rosa, al blu o anche al bianco, ma in ogni gradazione la lavanda rimane sempre simbolo di eleganza e raffinatezza. Qualunque sia la nuance preferita, è un fiore capace di affascinare davvero tutti, chiunque rimane incantato dinnanzi alle immense distese che rapiscono gli occhi e stimolano tutti i sensi. Esperienze immersive di questo tipo si possono vivere in diverse località toscane, come a Bolgheri, il borgo cantato dal poeta Giosuè Carducci, dove il viale dei celebri cipressi si snoda proprio accanto ad una piccola distesa viola, in prossimità dell’oratorio di San Guido.

Spostandosi a Santa Luce, sulle colline pisane della Costa degli Etruschi, ci si riconcilia l’anima tra distese di campi di grano, vigneti ed ulivi contornati dal viola intenso dei campi di lavanda. Passeggiare a Pieve di Santa Luce durante la fioritura significa lasciarsi avvolgere da un’atmosfera unica, in cui si viene trasportati in altre dimensioni, dove a guidare il visitatore sono gli odori e i magnifici scorci panoramici. In provincia di Livorno è Rosignano Marittimo il luogo che sembra uscito da una tela impressionista, dove il viola blu delle distese di lavanda si fonde con il cielo azzurro e il blu del mare in una distesa di infinite sfumature capace di trasformare qualsiasi passeggiata in un’esperienza quasi magica, circondati dal silenzio della natura, cullati dal cinguettio degli uccelli e avvolti da inebrianti profumi.