Uici, Polo Tattile, “Cassandra Global Warner”, la vista oltre il carnale

Nella struttura di via Etnea a Catania, il prossimo 19 settembre andrà in scena lo spettacolo  teatrale inserito nel Balenando in Burrasca Reading Festival UmaniDisumani, tra i “Progetti Speciali 2023” per l’attività di teatro dal Ministero della Cultura. Il lavoro si avvale della drammaturgia di Katia Colica, della regia di Matteo Tarasco, che ne è anche protagonista con Aurora Cimino, e delle musiche originali eseguite dal vivo da Antonio Aprile. L’ingresso sarà libero, ma poiché i posti sono limitati occorrerà prenotarsi…

Catania – Torna il teatro nel Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania e lo fa con uno spettacolo d’altissimo livello, “Cassandra Global Warner”, che andrà in scena nella struttura della Stamperia regionale Braille di Catania il prossimo 19 settembre alle 18.

Questo lavoro  teatrale – con la drammaturgia di Katia Colica, la regia di Matteo Tarasco, che ne è anche protagonista con Aurora Cimino, e le musiche originali eseguite dal vivo da Antonio Aprile – è inserito nel Balenando in Burrasca Reading Festival UmaniDisumani, e fa parte dei Progetti Speciali 2023 del Ministero della Cultura.

Lo spettacolo, definito dall’autrice, una “storia d’amore del tempo dei tempi che prova a cambiarsi, ma  frana dentro il dirupo degli stereotipi di genere”,  avrà ingresso libero. Ma poiché i posti nell’auditorium del Polo sono limitati occorrerà prenotarsi telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it”.

Torna dunque il teatro nel Polo Tattile – ha commentato Enzo Gueli, presidente della Stamperia regionale Braille di Catania –  in continuità con l’attività del precedente consiglio d’amministrazione. Così questa struttura, diretta sempre da Luca Grasso, posta al centro della città, con il suo museo tattile e non solo, si conferma punto d’incontro privilegiato tra vedenti e non vedenti”.

In “Cassandra Global Warner”, la scena si apre quando, nel fast food Troy, è quasi ora di chiusura.

La giovane Cassandra, cameriera ecologista, vegana e visionaria, con la vocazione agli amori consapevolmente fallimentari, dialoga con un attore cinquantenne al quale, per via degli incendi che devastano le colline attorno alla città, hanno annullato l’unica data del lavoro teatrale di cui era protagonista, l’Agamennone. Nel locale ormai vuoto i due intrecceranno un legame complesso e in qualche modo indissolubile, e, in un’altalena di toni ironici e drammatici, l’elegia tragica si muterà in denuncia sociale. Cassandra parlerà delle sue visioni della città che brucia venendo derisa  e la cecità metaforica diverrà così il tema centrale.

“La scelta del Polo Tattile – ha sottolineato Katia Colica – nasce dalla necessità di indagare l’efficacia delle visioni metaforiche in forma scenica, perché  Cassandra vede prescindendo il senso della vista, e reclama il diritto di ogni donna a essere inquieta senza dover essere tacciata d’isteria, il diritto alla follia, alla libertà. Il tutto in un contesto senza tempo in cui visioni e  premonizioni si connotano come esperienze primordiali inaffidabili e dunque da dileggiare”.

“Così – ha concluso – la Cassandra contemporanea diventa la voce delle donne escluse, ridicolizzate, strumentalizzate, per la sola ragione d’esser donne e di saper dunque vedere oltre ogni barriera”.