
Travolgente, poetico, visionario. Montelago Celtic Festival chiude la sua 22ª edizione con il vento in poppa e l’anima piena di luce, dopo quattro giorni di immersione totale tra musica, comunità e paesaggi da fiaba. L’altopiano di Colfiorito, ancora una volta, si è trasformato in una città viva e pulsante, con una media stabile di oltre 10mila presenze giornaliere, arrivate da ogni parte d’Italia e d’Europa per celebrare, danzare, incontrarsi e riscoprirsi. Pubblico eterogeneo, intergenerazionale, partecipativo: giovani, famiglie, veterani e nuove leve accomunati dallo stesso desiderio di vivere un’esperienza autentica, alternativa e intensamente condivisa.
Michele Serafini, direttore artistico dal 2019, commenta così l’edizione appena conclusa: “Montelago non è solo un festival, è un’esperienza trasformativa. Ogni anno cerchiamo di costruire un mondo temporaneo che sappia parlare a tutti, senza barriere, unendo musica, narrazione, gioco e comunità. Anche stavolta abbiamo visto persone prendersi cura degli spazi, collaborare, partecipare con intelligenza e gioia. Questo è il vero miracolo di Montelago: un luogo dove la libertà non è confusione, ma responsabilità condivisa, dove la festa è anche rito e la cultura una forma di resistenza alla banalità. Il 2025 è stata una conferma: per Montelago non sono importanti i numeri, ma il cuore di chi lo vive”.
Musica da standing ovation sui cinque palchi ufficiali, a cominciare dai maestosi Wardruna che hanno rapito l’altopiano con un concerto magnetico, al tempo stesso rituale e travolgente, che resterà a lungo nella memoria collettiva del Festival. E ancora, l’energia epica dei Wind Rose ha fatto tremare i Sibillini, mentre il maestro Davy Spillane ha incantato il pubblico al tramonto con le sue cornamuse evocative e il raffinato set degli Ogam.
Applauditissimi anche gli Harmonica Creams, per la prima volta in Italia, capaci di fondere l’estetica celtica con blues ed elettronica, sorprendendo tutti. E ancora Kan, Groove Factory, Elephant Sessions, Peatbog Faeries, Kathryn Tickell & The Darkening, Corte di Lunas, Kalandra, e uno European Celtic Contest mai così partecipato, che ha visto esibirsi giovani talenti da tutta Europa con una qualità artistica in costante crescita.
Sold-out la Tenda Tolkien, dove la storica madrina Loredana Lipperini ha guidato un programma di altissimo profilo: tra i momenti più intensi, l’incontro con Luigi Serafini e Laura Imai Messina, oppure la presentazione di Viola Di Grado che ha stregato il pubblico per profondità e visione. Apprezzata anche la rassegna cinematografica MOViEMENT, che ha acceso le notti di Montelago con visioni sul viaggio e il nomadismo interiore. Il Riddle Pit si è confermato punto di riferimento per le community del gioco, con oltre 50 eventi tra sessioni di ruolo, tornei e workshop narrativi. Emozionanti le cerimonie celtiche all’Accampamento storico, luogo di bellezza e memoria viva, dove in quattro giorni si sono celebrati oltre 70 riti, tra nozze e battesimi simbolici. Brulicanti di attività e presenze anche le aree dedicate ai workshop – più di 60 quelli proposti tra danza, musica, artigianato e osservazione del cielo – e il Balfolk Stage, che ha ospitato una vera maratona di balli e concerti sotto le stelle. Lo spirito sportivo ha trovato casa nella rinnovata Arena Avalon, che ha accolto i giochi celtici, il rugby, le esibizioni Strongman e nuove sfide con un pubblico calorosissimo.
In crescita la partecipazione delle famiglie, con il Family Village e la Tenda Kids sempre animata da laboratori e giochi esperienziali pensati per i più piccoli. Forte, anche in questa edizione, il legame con il territorio: decine e decine di attività locali e associazioni coinvolte, con un impatto positivo sull’indotto turistico e culturale del comune di Serravalle di Chienti.
Montelago Celtic Festival è un evento firmato La Catasta e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Contram, Università di Camerino, Università di Macerata, Protezione Civile e Croce Rossa.