laVerdi: Tra bellezza e abisso… Yoel Gamzou e Veronika Eberle

Un atteso debutto con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, quello di giovedì 17 (ore 20.30), venerdì 18 (ore 20.00) e domenica 20 febbraio (ore 16.00): Yoel Gamzou, direttore nato nel 1987, attualmente Direttore Musicale del Theater Bremen, guida l’orchestra di Largo Mahler in un appuntamento intitolato emblematicamente “Tra bellezza e abisso”. Protagoniste le pagine di Gustav Mahler, di cui sarà proposta la Sinfonia n.1 in Re maggiore Il Titano, e il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Erich Korngold. Solista, per l’occasione, sarà Veronika Eberle, violinista tedesca classe 1988, che, a dispetto della giovane età, vanta un’esecuzione del Concerto per violino di Beethoven coi Berliner Philharmoniker insieme a Simon Rattle.

La vocazione mahleriana dell’Orchestra di Largo Mahler (appunto) è ulteriormente confermata anche in questa seconda parte di stagione, con l’esecuzione di due sinfonie dell’autore boemo in meno di un mese (risale al 21 gennaio l’esecuzione della Tragica, la Sinfonia n.6). I primi abbozzi della Prima Sinfonia risalgono al 1885, un lavoro che (come spesso accade col repertorio di Mahler) sarà oggetto di numerose revisioni e vari ripensamenti. Anzitutto, la struttura: la versione che fu eseguita per la prima volta (30 novembre 1889) era divisa in una prima sezione (Introduzione e allegro comodo, Andante e Scherzo) e una seconda (A la pompes funebres, Molto appassionato). Dopo la prima revisione del 1893, Mahler divise la sinfonia in 5 parti organizzate in due macrosezioni: la prima composta da Fruhling und kein Ende, Blumine, Mit vollen Segeln e una seconda, composta da Todtenmarsch in Callots Manier e Dall’Inferno al Paradiso. Il titolo, “Titano”, compare proprio nella seconda versione, e trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Jean Paul, l’affascinante storia del giovane Albano, figlio di un principe tedesco che, dopo avventurose peripezie all’estero, torna nel suo principato. Col nome “Titano”, nel romanzo, ci si riferisce a Roquairol, il fratello di Liana, la donna di cui Albano è innamorato, l’alter ego demoniaco di Albano, suo amico-nemico critico e cinico.

Il quarto movimento di questo lavoro sinfonico mahleriano ci ricorda quanto la vita sia fragile e il destino umano possa esporsi alla vox terribilis dell’abisso, nonostante la bellezza del mondo. Con questo lavoro, Mahler inizia a dominare la scena musicale viennese, rappresentando anche un punto di riferimento per le future generazioni, come Erich Korngold, che dedicherà ad Alma Mahler il Concerto per violino op.35. Korngold fu compositore austriaco noto per molte delle sue colonne sonore di film di Hollywood. Tuttavia, dopo la Seconda guerra mondiale, Korngold tornò alle sue opere orchestrali incompiute. Uno di questi era il suo Concerto per violino, dedicato alla moglie del suo maestro d’infanzia Gustav Mahler. Il concerto, originariamente destinato al violinista Bronisław Huberman, fu eseguito in anteprima da Jascha Heifetz dopo che Huberman si ammalò. L’esecuzione di Heifetz ricevette grandi elogi fece sì che la composizone si inserisse stabilmente nel repertorio. Molti dei temi del Concerto sono basati sulle colonne sonore dei film di Korngold, il che aumenta la gioia del pubblico nell’ascoltare la brillantezza e la grandezza che questa pagina ha da offrire.

 

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