Il tempo della legalità: convegno, mostra, performance degli studenti e torneo di volley

Rho – Il 23 maggio ricorre l’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita per mano della mafia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Il 19 luglio 1992, in via D’Amelio a Palermo, un secondo attentato uccise il giudice Paolo Borsellino e tutta la sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. Il 23 maggio è diventata la Giornata nazionale della legalità e, in questa occasione, ogni anno il Comune di Rho propone diversi eventi, con la collaborazione delle scuole cittadine, proseguendo così il suo costante lavoro di sensibilizzazione sul tema della lotta a ogni forma di logica mafiosa e alle strategie della criminalità organizzata.

Il programma si estende, in questo “Tempo della legalità 2025”, alla collaborazione con le Parrocchie della città, con le quali è stato organizzato un convegno informativo sui percorsi educativi messi in atto nell’area di Napoli: un modo per rivolgere lo sguardo alle giovani generazioni.

Questo il programma delle diverse giornate, ideato dall’assessorato alla Legalità coordinato da Nicola Violante e dalla Commissione legalità e antimafia presieduta da Clelia La Palomenta:

 Martedì 20 maggio

Ore 11.30 – Sala Colonne Villa Burba, corso Europa 293

Inaugurazione mostra “La legalità negli occhi delle ragazze e dei ragazzi”

Sono coinvolte la scuola “Tommaso Grossi” con le classi 3A-3B-3C-3D, che hanno lavorato sull’impegno di alcuni sacerdoti contro le mafie, sulla Casa di Paolo e sulla storia di Peppino Impastato.

La “Franceschini” di via Tevere ha coinvolto la classe 2A su Casa di Paolo, La mafia uccide solo d’estate, Tommaso Buscetta e il Maxiprocesso. La “Manzoni” ha visto la 3A impegnarsi sulla storia di Giovanni Falcone e su quella di Lea Garofalo. Per la “Bonecchi”, la 3E ha realizzato elaborati sulle vittime innocenti di mafia. Le classi seconde B e C della “San Carlo” si sono impegnate sulle ecomafie.

Per le superiori, l’ITT Cannizzaro ha visto le quinte dell’indirizzo di grafica impegnarsi sul tema dell’antimafia, mentre il liceo economico scoiale con la quarta B ha studiato la vita di Lea Garofalo.

I lavori degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado rimarranno esposti fino al 25 maggio nei seguenti orari: da mercoledì 21/05 a venerdì 23/05 dalle ore 9.00 alle ore 13.00; sabato 24/05 e domenica 25/05 dalle ore 10.00 alle ore 13.00; tutti i pomeriggi dal 21/05 al 25/05 dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Ore 21.00 – Sala Convegni Villa Burba, corso Europa 293

Convegno “Legalità: itinerari educativi e partecipazione”

Intervengono:

Don Pasquale Incoronato, con alcuni giovani della Locanda di Emmaus Odv attiva a Ercolano – Napoli

Elena Comignani, ausiliaria diocesana alla parrocchia del Buon  Rimedio di Scampia – Napoli

Saluti istituzionali del Sindaco Andrea Orlandi e del prevosto don Gianluigi Frova

Venerdì 23 maggio

Ore 11 – Parco della legalità via San Bernardo

Giornata nazionale della legalità

Performance delle scuole secondarie dedicate alle vittime di mafia

 Lunedì 26 maggio

Ore 8.30-13.30 Palestra scuola Salvatore di Giacomo

Torneo misto di volley “Combattiamo la mafia

Partecipano Liceo Majorana, Liceo Rebora, Liceo Falcone e Borsellino, ITT Cannizzaro, IT Mattei, IS Puecher-Olivetti. Verranno assegnate alle diverse scuole targhe destinate a ricordare alcune vittime innocenti di mafia:

 MARCELLA DI LEVRANO – assassinata a soli 26 anni dalla Sacra Corona Unita il 5 aprile 1990: aveva raccontato alla Polizia di Stato quanto sapeva su quell’organizzazione criminale, all’epoca poco conosciuta

DOMENICO GABRIELE – DODO’ – vittima innocente della ‘ndrangheta in un agguato avvenuto la sera del 25 giugno 2009 a Crotone. Venne ucciso mentre giocava a pallone. Aveva solo undici anni

GIUSEPPE TALLARITA – venne trovato morto il 28 settembre 1990 di fronte alla sua tenuta, lo uccisero due killer agli ordini di un boss della Stidda, il mandante era un pastore che si era visto rifiutare il transito abusivo del gregge.

GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO – magistrati uniti nella lotta alla mafia, che seppero combattere con coraggio: furono vittima di attentati messi in atto a Capaci il 23 maggio 1992 e a Palermo il 19 luglio 1992 insieme con gli agenti delle rispettive scorte.

PIETRO SANUA – ucciso il 4 febbraio del 1995 mentre si apprestava ad allestire la sua bancarella al mercato di Corsico, era un fruttivendolo, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti.

PIETRO CARPITA – colpito a morte dalla camorra mentre, terminato il turno di portinaio a Bresso, si è trovato nel mezzo di un agguato il 15 settembre 1990. Obiettivo dello scontro tra clan era un boss della ‘ndrangheta.