L’intelligenza artificiale sta cambiando il volto della medicina clinica anche in endocrinologia. Ed è da questa consapevolezza che nasce il , che riunirà a Palermo, dal 27 al 29 novembre presso Astoria Palace Hotel, endocrinologi, diabetologi, ricercatori e giovani professionisti per riflettere sulle trasformazioni in corso e su quelle che stanno arrivando.
L’iniziativa, dedicata agli “Approfondimenti in endocrinologia clinica nell’era dell’intelligenza artificiale”, come sottolineano i responsabili scientifici Carlo Casile, Vincenzo De Geronimo e il presidente onorario Piernicola Garofalo: “ Ha l’obiettivo di aggiornare i professionisti sulle nuove tecnologie, ma anche far comprendere quali saranno i reali risvolti applicativi dell’AI, come cambierà il lavoro clinico e in che modo potrà migliorare la qualità delle cure”.
“Negli ultimi anni, infatti, l’AI supporta valutazioni prognostiche, elabora l’interpretazione dei dati laboratoristici, aiuta nella selezione delle terapie più adatte e apre la strada a una medicina realmente personalizzata, ma la comunicazione medico-paziente e l’aderenza alle terapie rimangono gli aspetti fondamenta della medicina – evidenziano -. Infatti, prima dell’avvio ufficiale dei lavori, la giornata del 27 novembre ospiterà anche un corso interamente dedicato alla comunicazione nella relazione di cura“.
“L’AI sta introducendo un cambio di paradigma in endocrinologia, fungendo da amplificatore dell’intelligenza clinica del medico – spiega l’ingegnere del CNR di Messina Giovanni Pioggia -. Gli algoritmi di machine learning e deep learning, ispirati al funzionamento del cervello, sono capaci di riconoscere pattern complessi e relazioni multidimensionali nei dati clinici, integrando evidenze scientifiche e linee guida per generare stime e suggerimenti a supporto delle decisioni. L’AI non sostituisce le capacità professionali, ma ne potenzia il giudizio, la precisione e la tempestività, contribuendo a percorsi diagnostico-terapeutici più precisi e personalizzati”.
Il programma scientifico, distribuito su tre giornate, offrirà anche una panoramica approfondita sulle principali aree dell’endocrinologia moderna: dall’obesità alle dislipidemie, dalle innovazioni terapeutiche nel diabete alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nella valutazione dei noduli tiroidei, fino al rischio di frattura nell’osteoporosi, alle patologie surrenaliche e alla fertilità maschile e femminile.
Il congresso dedicherà inoltre uno spazio rilevante ai giovani endocrinologi del gruppo G·AME, con l’intento di valorizzarne il contributo scientifico e favorire nuove opportunità di crescita professionale.
“Crediamo profondamente nei giovani endocrinologi, perché rappresentano il futuro della nostra disciplina e le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e i modelli diagnostico-terapeutici che stiamo imparando a utilizzare avranno pieno significato solo se le nuove generazioni saranno messe nelle condizioni di crescere, confrontarsi e sperimentare. Proprio per questo il congresso vuole essere un ponte, uno spazio in cui esperienza e innovazione si incontrano e dove i giovani endocrinologi possono trovare stimolo, riconoscimento e opportunità concrete per costruire il loro percorso professionale”, concludono Casile e De Geronimo.
Annita Della Guardia
