Coronavirus, italiani a casa: abbuffata di Internet, giochi on line e tv

Boom di traffico in Rete nelle prime due settimane di marzo, in coincidenza con le misure emergenziali anti Coronavirus, e aumento dell’utilizzo del WiFi dagli smartphone, soprattutto al Nord, nelle città della iniziale “zona rossa” italiana: sono alcune delle conseguenze dell’isolamento forzato e dell’appello costantemente ripetuto a «restare a casa», che sembrano aver oramai convinto la maggior parte della popolazione a rintanarsi fra le pareti domestiche.

All’interno delle nostre case, l’emergenza del Covid-19 ci ha fatto riscoprire la televisione e, allo stesso tempo, ha aumentato esponenzialmente l’utilizzo dei cellulari. La nuova attenzione degli italiani verso la televisione si può constatare attraverso i numeri registrati dai Tg, con 6 milioni e 500mila spettatori in più rispetto allo scorso mese di febbraio (+36,7%). Parallelamente, l’altra costante della vita degli italiani, vale a dire lo smartphone, continua ad imporsi come un fidato amico e “compagno”. La possibilità di essere connessi con chiunque, in qualunque parte del mondo, sembra rappresentare, in questo contesto, la caratteristica più apprezzata. Tramite chat WhatsApp e videochiamate – anche con più utenti simultaneamente – si cerca di abbattere quella distanza spaziale e territoriale imposta dalla quarantena e, quindi, si cerca di essere meno soli: impazzano su Instagram foto di video-chiamate.

L’uso dello smartphone ha sempre condizionato in misura più o meno considerevole la nostra quotidianità, ma mai come in questo periodo. Secondo i dati riportati nel Rapporto Italia 2020 dell’Eurispessono sempre di più i clienti che chiedono alle compagnie telefoniche piani tariffari che prevedono almeno 5 GB. Una ricerca condotta da SosTariffe.it, nel periodo che va dal 2017 al 2018, l’interesse dei consumatori, per tariffe con oltre 10 GB inclusi, è aumentato del +405%. E cosa se ne fanno gli utenti di tutti questi GB? Secondo una indagine dell’Eurispes, gli italiani trascorrerebbero oltre sei ore al giorno connessi. Quasi 9 persone su 10 (88%) accedono a Internet almeno una volta al giorno.

I dati forniti hanno, inoltre, messo in luce che le piattaforme social più utilizzate continuano ad essere You Tube (87%), WhatsApp (84%) e Facebook (81%). Delle sei ore trascorse online la ripartizione prevede: circa due ore sono impiegate sui social; quasi tre per vedere la Tv tramite servizi di streaming, video on demand, ecc.; 44 minuti per l’ascolto di musica sempre in streaming. Questi dati ci dicono che gli italiani utilizzano la Rete soprattutto con un obiettivo di svago e divertimento. Tra le attività maggiormente svolte rientrano la messaggistica (87%), la fruizione di video (81%) e l’utilizzo di navigazione su mappe (76%).
In questi giorni, l’uso del telefono cellulare per accedere a piattaforme di intrattenimento e a social network si affianca ad altre forme di accesso alla Rete per usi differenti. Nelle prime due settimane di marzo, Telecom Italia ha registrato un aumento del 70% dei dati sulla rete nazionale.

Un boom prevedibile e collegabile, in gran parte, alla chiusura delle scuole. Oltre a coloro che accedono a servizi di streaming come Netflix e ai lavoratori che si affidano a piattaforme di smart working, l’attività che ha implementato in maniera così consistente l’utilizzo della Rete – ha specificato Telecom Italia – è proprio quella riconducibile al settore dei videogiochi online e, in particolar modo, relativa a quelli che coinvolgono più giocatori contemporaneamente (come Fortnite e Call of duty). Sembra, quindi, che i ragazzi per scacciare la noia passino buona parte delle loro giornate collegati alla Rete giocando ai videogame online.

Si pensi che il 15 marzo Steam – una delle più grandi piattaforme di giochi online, che si occupa di distribuzione digitale, di modalità di gioco multi-giocatore e di comunicazione – ha registrato un ulteriore picco con ben venti milioni di utenti collegati nello stesso momento. E, d’altra parte, mal funzionamenti e disservizi sono già stati segnalati da parte degli utenti di Telecom Italia proprio in questi giorni.
Passando più tempo in casa è inevitabilmente cresciuto l’utilizzo del WiFi dagli smartphone. Secondo i dati pubblicati da OpenSignal, relativi in particolar modo al Nord Italia, l’area maggiormente colpita dal Coronavirus e che per prima ha subìto le restrizioni imposte dall’isolamento, gli abitanti del Settentrione hanno cambiato fin da subito le loro abitudini.

Da fine febbraio si è registrato un aumento nell’utilizzo della rete WiFi a discapito della rete mobile. Il dato è tanto più significativo dal momento che si riferisce ai giorni feriali, dal lunedì al venerdì.

ILARIA TIRELLI