Canto di Primavera il nuovo romanzo di Paolo Sidoti

Ho vissuto i giorni, gli anni e tutte le stagioni con il mio canto da cicala.

Tra queste pagine sono sbocciati e poi appassiti i fiori profumati che non ho colto mai.

Tra queste pagine sono apparsi gli arcobaleni più belli che avrei voluto vedere con i tuoi occhi.

Ho affidato questo canto alla voce degli angeli nella speranza che possa giungere fino a te.

Una notte di pioggia, madre e figlia scoprono la verità su Renzo Torre, un famoso attore degli anni ’70. Tutta la sua vita in un diario tra Firenze, Roma, Saint Tropez, Berlino e poi New York. Un viaggio di 50 anni tra vite private, cinema e teatro, che abbraccia la storia, la cultura, la cronaca e il costume del nostro paese.

L’amore non è una scienza esatta. Forse è più una misteriosa religione, solo pochi hanno il dono della fede. Non è amore se non diventi qualcos’altro o un’altra persona. Attendo serena il giorno del giudizio universale, quando il segreto di ogni cuore sarà rivelato”.

La parola “Primavera” si riferisce a quella bellissima e tanto attesa stagione dell’anima.

Per un personaggio del romanzo, la Primavera non arriverà mai.

È stato occupato a fare ascoltare il suo canto da cicala nei teatri di mezzo mondo.

Tutti i suoi pensieri e le sue parole di una vita intera diverranno un magnifico canto.

Questo romanzo racconta una storia d’amore, parla di sentimenti, di un difficile rapporto madre e figlia, parla di teatro, di cinema, di televisione, di femminismo, della nobile arte del pugilato, dei disturbi e dei disagi legati al male di vivere per la depressione.

Il protagonista è un attore, durante la sua carriera ha incontrato i maggiori esponenti della cultura del suo tempo. Vengono citati un centinaio di eventi e personaggi noti della cultura e della politica, che nell’arco di cinquant’anni hanno lasciato un segno nel nostro paese.

E’ la testimonianza di un passato da non dimenticare e da rileggere per capire meglio la società di oggi. Vengono elencati tanti episodi che hanno segnato il nostro paese (omicidio di Aldo Moro, le dichiarazioni del pentito di mafia Tommaso Buscetta, assassinio Pasolini, alluvione di Firenze ecc. ecc.).

Piccole storie personali dentro la grande storia. Il percorso narrativo dei personaggi del racconto coincide con l’evoluzione della società italiana e le sue trasformazioni sociali e politiche. Offre preziosi spunti di riflessione.

Dentro ogni persona ci sono storie che non sono scritte nelle carte d’identità, nei curriculum e in nessun altro documento personale, tocca agli scrittori raccontarle, altrimenti andrebbero perdute per sempre, come fogli di carta spazzati via dal vento.

Amore e morte, vita e sogno, realtà e finzione. Questi sono gli ingredienti di un libro che in una realtà sempre più tecnologica e anaffettiva, non va letto solo con gli occhi.

In questo romanzo s’incontrano senza scontrarsi, personalità e mondi molto diversi tra loro. Si raccontano cercando di capirsi fino a mescolarsi.

È un romanzo corale, che offre diverse chiavi di lettura, sia al maschile che al femminile.

Il protagonista è Folco, un attore famoso. Anche i due personaggi femminili: Eleonora la madre e Cristina la figlia, sono sempre presenti nelle pagine del romanzo e hanno un ruolo fondamentale.

Per una strana magia della vita, dopo una sola notte, Eleonora, Cristina e Folco, non saranno più quelli di prima.

Durante la fase di scrittura, prima della pubblicazione del romanzo, ho estrapolato una pagina dedicata a Pier Paolo Pasolini, per partecipare al concorso letterario “Etnabook 2020” nella sezione “Racconto in una pagina”. La giuria ha assegnato il premio della critica.

Questo romanzo è dedicato a tutti gli attori, le attrici e i regiati del passato, oggi dimenticati dal pubblico. Sono loro che attraverso la cultura hanno fatto sentire unito questo paese. E’ dedicato anche a tutti i teatri e i cinema che oggi non esistono più. Sotto il loro tetto hanno fatto crescere, sognare e innamorare milioni di spettatori.