Cristiana Capotondi, Giovanni Caccamo, Valentina Marchei, Jacopo Veneziani e Angela Rafanelli sono solo alcune delle amiche e degli amici, protagonisti di una serie di video, per dare volto e voce a straordinarie donne dell’arte: da Artemisia Gentileschi a Peggy Guggenheim.
Art Women Circle è il nuovo progetto di The Circle Italia Onlus, scritto da Marta Cereda, critica d’arte e socia del Cerchio e realizzato tramite una serie di video e di voci come quelle di Cristiana Capotondi, Giovanni Caccamo, Valentina Marchei, Jacopo Veneziani e Angela Rafanelli. Nato per raccontare e celebrare artiste, pioniere e attiviste che, attraverso l’arte, hanno trasformato la propria vita.
Art Women Circle è una genealogia femminile che connette storie, epoche e linguaggi, sempre ricordando quanto sia importante “indignarsi, commuoversi e far parte del cambiamento”, secondo le parole di Annie Lennox, fondatrice di The Circle.
Un viaggio che attraversa radici, ferite, resistenze e rivoluzioni artistiche fino alle voci contemporanee che continuano la lotta. Un progetto che invita chi guarda a entrare nel cerchio e ad allargarlo, suggerendo nuovi nomi e nuove storie da ascoltare, condividere e ricordare. Un percorso vivo che continua a crescere, a essere letto e seguito da amiche e amici di The Circle.
Con questa serie, The Circle Italia costruisce una narrazione corale che intreccia passato e presente, mostrando come l’arte continui a essere uno spazio decisivo di libertà, resistenza e trasformazione.
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La serie di reel sui canali social di The Circle Italia, settimana dopo settimana, riportano nuova attenzione su storie femminili spesso dimenticate, brevi narrazioni affidate a voci del mondo culturale e artistico italiano, alcuni esempi:
– Cristiana Capotondi per Sofonisba Anguissola,
che ha rivendicato il ritratto femminile come gesto rivoluzionario;
– Giovanni Caccamo per Isabella d’Este,
che ha usato l’arte come strumento di autorappresentazione e potere;
– Jacopo Veneziani per Virginia Romana,
vittima del padre e del marito violento;
– Valentina Marchei per Frida Kahlo,
che ha fatto del corpo e dell’identità un manifesto politico;
– Angela Rafanelli per l’esperienza contemporanea della Aydın Doğan Foundation,
che oggi in Turchia sostiene il diritto delle ragazze all’arte come strumento di emancipazione;
– la redazione di Donna Moderna per Peggy Guggenheim,
mecenate ribelle che ha salvato opere e artisti durante la guerra;
– lo studio adicorbetta per Ana Mendieta,
per cui il corpo diventa luogo politico e impronta di appartenenza.
Molte altre storie e altre voci in arrivo come Camille Claudel, talento spezzato e per lungo tempo cancellato o Zanele Muholi, visual activist sudafricana che restituisce dignità alle comunità nere LGBTQIA+.
La serie: nuove visibilità a storie femminili dimenticate
Il progetto nasce da una riflessione davanti alla Storia di Virginia Romana dipinta da Botticelli, custodita in Accademia Carrara, dove “la donna è ridotta a terreno di scontro tra la violenza maschile e il controllo patriarcale”. Da questa immagine ha preso avvio un percorso che attraversa secoli e paesi mettendo al centro artiste, mecenati e attiviste in grado di trasformare la mancanza di diritti in visione e creatività.
Art Women Circle è realizzato grazie alla partecipazione volontaria e gratuita di tutte le persone coinvolte ed è parte delle attività di informazione e sensibilizzazione di Cerchi Anti Violenza, il progetto contro la violenza sulle donne di The Circle Italia e Polizia di Stato.
