
C’è qualcosa di profondamente poetico nel vedere l’arte contemporanea abitare gli spazi che per secoli hanno respirato la polvere di marmo e i sogni degli scalpellini. A Carrara, il 25 e il 26 luglio 2025, il “Festival C/ART – Creativi in dialogo” trasforma questa suggestione in realtà, restituendo vita ai quartieri storici di Grazzano, Cafaggio e Baluardo, attraverso un linguaggio universale: quello della creatività che non conosce confini.
Il progetto, organizzato dal Comune di Carrara è giunto alla sua seconda edizione e si snoda lungo l’antica Via Carriona, quel tracciato che costeggia il fiume Carrione e che un tempo vedeva passare i carri trainati dai buoi carichi dei preziosi blocchi di marmo destinati al porto. Un percorso che diventa metafora perfetta di questo festival fatto di dialogo, sinergie e scambi tra le città di tutto il mondo, per apprendere, sviluppare nuove progettualità condivise e crescere insieme.
Carrara, Città Creativa UNESCO dal 2017 “per l’artigianato e le arti popolari”, si apre dunque al dialogo con alcune delle 350 città creative del network mondiale, creando quell’ecosistema virtuoso di contaminazioni che fa del confronto internazionale il motore della propria evoluzione culturale.
Non è solo un evento, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: la volontà di una città di riappropriarsi dei propri spazi urbani attraverso la cultura, ridando respiro a quartieri che il tempo aveva reso solo residenziali.
La strada come palcoscenico naturale, dove l’arte si fa accessibile e l’incontro diventa spontaneo. Settanta artisti creativi nazionali e internazionali che incarnano i cluster delle Città Creative Unesco (Architettura, Artigianato e Arte Popolare, Cinema, Design, Gastronomia, Letteratura, Media Arts, Musica), per creare connessione tra le eccellenze, ponendo al centro la numerosa e viva comunità artistica di Carrara.
Gli artisti (ceramisti, musicisti, mosaicisti, designer, videomaker, ecc.) arriveranno da diverse città italiane ed estere, ad esempio da Spagna, Egitto, Polonia, Germania, Bosnia, Islanda e Cina e daranno vita a dimostrazioni dal vivo e a un mercato creativo di alta qualità.
I temi scelti per questa edizione non potrebbero essere più attuali: l’accoglienza e la migrazione intesa come movimento positivo nel mondo – Carrara come porto sicuro in un’epoca di incertezze – e il riciclo creativo, quella filosofia che trasforma gli scarti di lavorazione in opere d’arte. Due narrazioni che parlano di sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale e culturale.
Ma è nella componente experiential che il festival rivela la sua natura più contemporanea: la cena di quartiere e di comunità “Carrareccia” lungo il fiume, con piatti rigorosamente della tradizione carrarina e con performance artistiche che accompagnano la convivialità; l’apertura straordinaria di studi d’artista, chiese e spazi solitamente chiusi al pubblico; le esibizioni sui ponti Baroncino e delle Lacrime dove scultori e pittori lavoreranno en plein air insieme ai modellatori di argilla, quei maestri che preparano i modelli per la successiva traduzione in marmo.
Il costo della cena è di 25 euro, per riservare il proprio posto è possibile registrarsi al link https://www.eventbrite.com/e/la-carrareccia-tickets-1410932139009?aff=oddtdtcreator oppure mandare un messaggio tramite whatsapp al numero: 3273566991.
L’esperienza carrarese si arricchisce ulteriormente grazie alla concomitanza con altri due appuntamenti imperdibili. White Carrara 2025 “Design Here and Now”, la mostra-evento en plein air che fino al 28 settembre trasforma il cuore della città in un laboratorio a cielo aperto dove design e marmo dialogano in installazioni site-specific.
White Carrara è promossa e prodotta dal Comune di Carrara in collaborazione con Internazionale Marmi e Macchine CarraraFiere SpA, in compartecipazione con la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, con il patrocinio di Regione Toscana, il contributo di Fondazione Marmo e il supporto tecnico di Nausicaa spa e ERP Massa Carrara spa.
E poi “Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari” al CARMI, visibile fino al 26 ottobre, una straordinaria retrospettiva che attraverso 120 anni di fotografia racconta il genio del Buonarroti nel suo rapporto con la materia prima che ha reso Carrara immortale.
La mostra, frutto della collaborazione tra il Comune di Carrara e la FAF Toscana, si inserisce nelle celebrazioni regionali per l’anniversario dei 550 anni dalla nascita di Michelangelo Buonarroti.
Tre appuntamenti che, insieme, disegnano un’estate carrarese di rara intensità culturale, dove il genius loci si fa contemporaneo senza perdere la propria identità. Perché è proprio questo il miracolo di Carrara: saper essere ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, in quel dialogo continuo che fa della creatività umana un patrimonio universale.
Un weekend, quello di venerdì 25 e sabato 26 luglio, per riscoprire che la bellezza, quando è autentica, non ha bisogno di grandi palcoscenici: le basta una strada, una piazza, l’incontro tra sguardi curiosi e mani che sanno ancora creare.