FAZIL SAY uno fra i più grandi pianisti di oggi – a chiusura stagione 2015-16 Aperitivo in Concerto

Le Figaro l’ha definito così: “ Non è semplicemente un artista di genio, senza dubbio sarà uno dei più grandi artisti del XXI secolo”. In Germania è considerato il “Mozart turco”.
“Aperitivo in Concerto”, a chiusura della fortunatissima stagione 2015-2016, è orgoglioso di presentare, domenica 20 marzo 2016, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano, uno fra i più acclamati pianisti di musica classica dei nostri tempi, un virtuoso e interprete eccezionale: Fazil Say, con un programma milanese che rivela anche una feconda vena compositiva e improvvisativa di amante del jazz, e di artista profondamente influenzato dalla musica turca e dalle sue origini che affondano nel mondo bizantino. Say ha creato una serie di opere musicali evocative e incantatorie, di sapore arcaico e modernissimo al contempo, su cui improvvisa esibendo non solo le sue doti d’inarrivabile virtuoso ma anche una facondia improvvisativa del tutto fuori del comune, capace di arricchire estatiche melodie ascensionali, canti che sembrano emergere dalle viscere di un passato lontano e assai vicino: un’esibizione che si preannuncia unica come unico come artista è Say, cantore inarrivabile di un connubio affascinante fra Occidente e Oriente in cui sono racchiusi millenni di culture, tradizioni, arte, lingue, musiche e pensieri.

C’è anche un meno conosciuto lato peculiare di questo grande artista. Ateo dichiarato, bestia nera degli islamici radicali, noto oppositore del governo di Erdogan, Say è stato condannato a 10 mesi di carcere con la condizionale nel 2013 per blasfemia, a causa di tweet ironici sulla religione islamica. Nei tweet sotto accusa Say ha tra l’altro scritto, citando il grande poeta persiano Omar Khayyam:”Tu dici che fiumi di vino scorrono in Paradiso: per te è un’osteria celeste?….Artisti ed intellettuali si sono schierati con lui. Nel 2015 la suprema corte d’appello turca ha annullato la condanna, con voto a maggioranza.

A Milano, Fazil Say si presenta affiancato da Serenad Bağcan, eccellente cantante turca e ben nota interprete corale (fa parte del Coro di Stato del Ministero Turco della Cultura e dello Spettacolo), Musicista estremamente dotata, con una particolare affinità con la tradizione folcloristica turca, Serenad Bağcan ha stretto da alcuni anni una intensa relazione artistica con Fazil Say, che ha già dato vita a due applauditissime incisioni, İlk Şarkılar (‘First Songs’) e Yeni Şarkılar (‘New Songs’).

FAZIL SAY
Fazil Say è nato a Ankara nel 1970. Ha compiuto gli studi presso il Conservatorio della città natale, in seguito si è perfezionato con David Levine all’Istituto Schumann di Düsseldorf e al Conservatorio di Berlino.
Nel 1994 ha vinto il Premio Young Concert Artists International Auditions di New York, inaugurando una brillante carriera internazionale. Suona con la New York Philharmonic, la Filarmonica di Israele, l’Orchestra Sinfonica di Baltimora, la BBC Philharmonic, l’Orchestre National de France, l’Orchestra filarmonica di San Pietroburgo.
È ospite regolare del Festival di Lucerna, del Klavierfestival Ruhr, del Rheingau Musikfestival, dei festival di Verbier, Bonn e Salisburgo. Ha tenuto recital nelle più importanti sale da concerto tra le quali il Concertgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino, la Suntory Hall di Tokyo. Ha collaborato con Yuri Bashmet, Shlomo Mintz e Akiko Suwanai e nel 2004 è stato in tournée mondiale con Maxim Vengerov. La passione per il jazz lo ha portato a fondare il Worldjazz Quartet, con il quale ha suonato a Saint-Denis, Montpellier, Montreux, Istanbul.
Fazil Say ha inoltre composto e registrato diverse opere: Black Hymns, scritti all’età di sedici anni; il Concerto per pianoforte, violino e orchestra, commissionatogli dai Berliner Symphoniker nel 1991; The Silk Road, presente in molti cartelloni della stagione 2003-2004; l’oratorio Nazim, commissione del Ministero della Cultura della Turchia, su testi di Nazim Hikmet; il Concerto per pianoforte n. 3, eseguito in prima mondiale nel 2002 a Parigi con l’Orchestre National de Radio France diretta da Eliahu Inbal. Nel 2003 al Festival di Istanbul è stato eseguito l’oratorio Requiem per Metin Altiok, davanti a oltre cinquemila persone. Say è stato nominato nel 2003 Artist in residence di Radio France. Attualmente è legato alla Naive con un contratto in esclusiva. Per la realizzazione di un cd con un recital bachiano e con Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij (in una riduzione del compositore per pianoforte a quattro mani) ha conseguito il premio Echo Klassik e lo Jahrespreis der Deutschen Schallplattenkritik.