Il punto G è in testa

Donne di tutto il mondo sfogliano riviste di gossip e anatomia per cercare di svelare l’arcano che attanaglia la vita ma soprattutto la sessualità femminile da secoli: dov’è situato il punto G? Lo staff di CougarItalia.com ha effettuato un sondaggio fra i suoi clienti, i quali hanno fatto emergere un dato assai importante ai fine di questa ricerca: il punto G si trova in testa.

Esistono svariate testimonianze scritte da illustri sessuologi e medici che hanno cercato di individuare scientificamente la posizione del punto G all’interno del corpo femminile; sono presenti in rete anche diversi consigli pratici che aiutano non solo a raggiungere questa fantomatica fonte di piacere ma che rivelano segreti su come stimolarla.

Alla luce dei dati emersi dal sondaggio di CougarItalia.com, portale dedicato alle donne mature, sembra che quest’affannosa ricerca scientifica non serva poi a molto, poiché nell’amore come nel sesso, la componente psicologica, affettiva e sentimentale conta molto di più della meccanicità tecnica; per usare parole più semplici: non basta concentrarsi sulle zone fisiche, ma lavorare sulla psicologia.

Ben il 56% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver avuto esperienze sessualmente positive quando c’era non solo un coinvolgimento sentimentale, ma anche una situazione di rilassatezza e ancor di più un feeling mentale con il proprio partner: “Gli esseri umani non possono prescindere dalla riflessione, il nostro cervello è una macchina sempre in moto e se non funziona, non funziona più niente. Per questo, anche nei rapporti sessuali non bisogna mai tralasciare la componente psicologica che può voler dire creare la giusta armonia, stabilire una fiducia perché ci si lasci andare e soprattutto stare a proprio agio per oltrepassare i propri limiti e indagare serenamente sulla ricerca del piacere” confessa Alex Fantini, fondatore di Cougar Italia.

“Non si tratta di concentrazione, tutt’altro, ma semplicemente di creare una condizione mentale che aiuti quella fisica a soddisfare entrambi”, prosegue Fantini. Appurato che la stimolazione mentale preceda e aiuti quella fisica, come sostiene la maggior parte dei partecipanti al sondaggio, proseguendo con le statistiche scopriamo che il 31% è a favore della tesi scientifica, la quale sostiene che il punto G è collocato all’interno dell’organo sessuale femminile, nella parete anteriore.

“Non si possono ridurre il sesso e l’amore a un puro atto meccanico; sono d’accordo che la stimolazione può arrivare comunque a buon fine ma credo che la differenza sia netta quando anche il cuore e la mente sono coinvolti”, spiega Fantini.

Il restante 13%, in totale controtendenza, sostiene che il punto G non esista e che sia solo una fascinazione inventata dai sessuologi; sostiene anche che esistono diversi tipi di piacere ma che non esiste un punto specifico in grado di procurarli.