L’evento: Processo Galileo al Teatro Sociale di Brescia

PROCESSO GALILEO foto © Masiar Pasquali

Angela Dematté e Fabrizio Sinisi firmano un’appassionata riflessione sul ruolo della tecnica oggi, liberamente ispirata alla vita e alle opere di Galileo, diretta da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici.

In scena Milvia Marigliano e Luca Lazzareschi, insieme a una compagnia di bravissimi attori.

Al Teatro Sociale di Brescia il 19 e 20 gennaio 2023  per la Stagione del Centro Teatrale Bresciano

 “(…) A partire da Galileo Galilei, dagli atti del suo processo, dalla sentenza della Santa Inquisizione e dall’abiura dello scienziato, [volevamo] approfondire i rapporti che, oggi più che mai, legano la scienza alla società e al potere. Che cos’è cambiato da quel lontano 22 giugno 1633? La scienza, che allora era stata costretta ad abiurare, che cosa è diventata? Dove si spingerà in futuro la sua ricerca?”.

Da questi interrogativi i registi Andrea De Rosa e Carmelo Rifici sono partiti per portare in scena Processo Galileo, prossimo titolo in cartellone per la Stagione di prosa del Centro Teatrale Bresciano Questo cuore umano.

PROCESSO GALILEO foto © Masiar Pasquali

Una riflessione appassionata attorno al ruolo della tecnica nel mondo occidentale e nella società moderna, scritta da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, la dramaturg è Simona Gonella, che vede in scena Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano, insieme a (in ordine alfabetico) Catherine Bertoni de Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi, Isacco Venturini.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via F. Cavallotti, 20) il 19 e 20 gennaio 2023 alle ore 20.30. Una produzione LAC Lugano Arte e Cultura, TPE – Teatro Piemonte Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, in collaborazione con Associazione Santacristina Centro Teatrale, con le scene di Daniele Spanò, i costumi di Margherita Baldoni, il progetto sonoro di G.U.P. Alcaro, il disegno luci di Pasquale Mari e gli assistenti alla regia Ugo Fiore e Marcello Manzella e alla drammaturgia Marzio Gandola.

Liberamente ispirato alla vita e all’opera di Galileo Galilei, il nuovo spettacolo portato in scena da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici – attraverso una collaborazione artistica e produttiva inedita – ruota intorno ai problemi scientifici e ai grandi misteri del nostro tempo.

Fisico e filosofo della natura, Galileo è considerato il padre della scienza moderna, segnando uno spartiacque per la nostra cultura. Tanto il suo contributo scientifico quanto la sua abiura hanno dato vita ad un’onda lunga che è arrivata fino a noi: un big bang la cui espansione si mostra oggi nella sua forma più realizzata e problematica.

Galilei è colui che spezza definitivamente i cieli aristotelici, rompendo un modello di raffigurazione del mondo che per secoli aveva rincuorato l’uomo: scienza e teologia, rappresentazione e verità si dividono definitivamente.

PROCESSO GALILEO foto © Masiar Pasquali

Processo Galileo si compone di tre storie, tre momenti uniti in un unico spettacolo. Un prologo, ambientato nel passato storico in cui avviene l’abiura: le parole del processo a Galileo del 1633, con i suoi personaggi e il suo linguaggio, fungono da punto di partenza e di irradiazione dei diversi temi in gioco – il rapporto tra la scienza e il potere, la tradizione, la coscienza. Un presente, nel quale una giovane donna, madre e intellettuale, è chiamata a raccontare per una rivista divulgativa il nuovo paradigma che la scienza sta ponendo oggi; il lutto familiare che sta elaborando provoca un cortocircuito con i dialoghi che intrattiene con uno scienziato e con sua madre, costringendola ad intraprendere un viaggio più vasto, che mette in discussione la sua visione del mondo. Un futuro, nel quale ogni realismo si sgretola e i personaggi diventano le voci di un’invettiva contro un Galileo che non è più visto come solo l’imputato di un tribunale ecclesiastico, ma come il portavoce di un processo storico e culturale che ha congiunto in maniera indissolubile la ricerca scientifica alla capacità tecnica, saldando per sempre l’idea di progresso di una società alla potenza dei suoi dispositivi tecnologici. Il cannocchiale di Galileo diventa così lo strumento di una rivoluzione che, iniziata nel XVII secolo, proietta il mondo in un futuro per molti versi inquietante.

Tre sequenze che corrispondono ad altrettanti processi che – con diversi linguaggi e modalità espressive – indagano i destini e gli interrogativi del mondo contemporaneo e di quella che oggi chiamiamo modernità.

Lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Gruppo BCC Agrobresciano, Fondazione ASM, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus e Intesa Sanpaolo.

 

Processo Galileo

di Angela DemattéFabrizio Sinisi
dramaturg Simona Gonella
regia Andrea De RosaCarmelo Rifici
con Luca LazzareschiMilvia Marigliano
e con (in ordine alfabetico) Catherine Bertoni de Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi, Isacco Venturini
scene Daniele Spanò
costumi Margherita Baldoni
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
disegno luci Pasquale Mari
assistenti alla regia Ugo Fiore, Marcello Manzella
assistente alla drammaturgia Marzio Gandola
produzione LAC Lugano Arte e Cultura – TPE – Teatro Piemonte Europa – Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
in collaborazione con Associazione Santacristina Centro Teatrale
partner di ricerca Clinica Luganese Moncucco

 

credito fotografico Masiar Pasquali