MEMORALIA Rassegna civile di teatro e musica, diretta da Chiara Tomarelli al Tor Bella Monaca

Sarà in scena al Teatro Tor Bella Monaca dal 15 a 29 novembre, MEMORALIA – Rassegna civile di teatro e musica, con la direzione artistica di Chiara Tomarelli, dell’Ass.Cult. InArte.

Fare Memoria non è semplicemente ricordare il passato. Fare Memoria è conoscere le storie del passato perché quelle storie diventino nostre. È provare empatia con quanto accaduto perché si possa arrivare, di conseguenza, a cambiare noi stessi. E a cambiare il presente.

Nasce da questa volontà MEMORALIA – Rassegna civile di teatro e musica, come racconta Chiara Tomarelli:Fare Memoria è un’azione dinamica, perché ci mette in moto, ci spinge a ricordare la storia di sconosciuti, di estranei, di persone molto lontane da noi e non solo perché nate cent’anni fa, ma perché diverse. A volte profondamente diverse. Ricordare i propri simili è quasi naturale. Ricordare chi è diverso è complicato, ma contiene in sé la bellezza della civiltà e la bellezza delle responsabilità: così fare Memoria è un atto civile. Ed è una responsabilità che ci prendiamo sul presente.” La Rassegna Memoralia è un progetto di arti performative, conferenze/incontri didattico culturali e laboratori di formazione teatrale offerti alla cittadinanza. Il progetto è pensato per il Quartiere Tor Bella Monaca, nel Municipio VI, per integrare la proposta aggregativa e culturale di un territorio a rischio nella mappa della città di Roma”.

 

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

 

Cinque spettacoli – tra cui due prime nazionali – accompagnati ogni volta da conferenze e dibattiti con ospiti e relatori di grande prestigio, che affronteranno temi di rilevante attualità. Ogni giorno laboratori teatrali a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani rivolti alle fasce d’età 7-10 e 10-13 anni, intercettando la multiculturalità della comunità del Municipio, sul tema della caduta e del fallimento e della possibilità di rialzarsi sempre.

 

Calendario giornaliero di tutti gli appuntamenti

 

Si parte il 15 ottobre con I MONOLOGHI DELL’ATOMICA da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi con Elena Arvigo che prosegue il proprio percorso nel teatro civile, indagando donne imperdonabili, testimoni scomode di realtà difficili. Due capitoli oscuri della storia contemporanea: Cernobyl e Hiroshima, 1986 e 1945. L’esplosione di un reattore di una centrale nucleare in Ucraina e lo sgancio della bomba atomica da parte degli americani su una città giapponese, alla fine della seconda guerra mondiale. Hiroshima e Chernobyl. Due eventi che hanno segnato le coscienze degli uomini del secolo breve e di cui ancora piangiamo i postumi. Due eventi simbolo della distruzione e della morte nucleare, indagati attraverso le parole di due testimoni scomode, due imperdonabili.

A seguire la conferenza con ospiti: Elena Arvigo e il critico Andrea Porcheddu-interventi costruttivi. In diretta virtualmente sui Social Network.

 

Laboratorio Formazione: 2 laboratori teatrali a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani rivolti alle fasce d’età 7-10 e 10-13 anni, intercettando la multiculturalità della comunità del Municipio, sui concetti di Legalità e Illegalità e sui Diritti di bambini e ragazzi. Quali sono rispettati ogni giorno? Quali non vengono rispettati? Lettura e condivisione di testi sulla giustizia e sulla necessità di aiutare gli altri. Possibilità di proporre esperienze vissute dai ragazzi.

 

Il 16 novembre sarà in scena il prima nazionale: MADONNE DI BELSAN tratto dagli scritti di ANNA POLITKOVSKAJA. Protagoniste: Mia Benedetta, Chiara Tomarelli e al contrabbasso Raffaele Toninelli. Beslan, la cittadina dell’Ossezia del Nord, vittima nel settembre 2004 di uno dei più feroci attentati terroristici, ha visto la presa della scuola elementare n.1, con dentro, al momento dell’assalto, più di 1500 persone, tra adulti e bambini. Una tragedia che, come ci racconta la Politkovskaja, attraverso le testimonianze dirette delle vittime sopravvissute e dei genitori straziati dall’orrore, ha trovato completamente inadeguate e per questo complici, le autorità governative russe, in primis la figura dell’allora presidente Vladimir Putin. L’aspetto che più colpisce, inevitabilmente, è quello di chi è rimasto a Beslan. E in particolare delle madri dei bambini morti o dispersi nella tragedia. Le ‘madonne di Beslan’, come anche le definisce la Politkovskaja, che con la loro forza, la loro fragilità e la loro storia, sono costrette a sopravvivere alla perdita dei propri figli, dei propri bambini. ‘Beslan è una città lasciata a sé stessa, una città che sta impazzendo, il cui passare del tempo non placa, anzi acuisce le ferite. Una città che lancia il suo sos umano’.

 

A seguire incontro sul tema LE DONNE E LA GUERRA, con le attrici e il critico teatrale Andrea Porcheddu. In diretta virtualmente sui Social Network.

 

LABORATORIO FORMAZIONE  2 laboratori teatrali a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani, rivolti alle fasce d’età 7-10 e 10-13 anni, intercettando la multiculturalità della comunità del Municipio, sulle Fiabe di Rodari e l’assurdità della Guerra. A partire dallo spettacolo interattivo, i ragazzi verranno coinvolti in una serie di letture di poesie e testi contro le guerre e il terrorismo. In un secondo momento, avverrà un esercizio musicale di ascolto e condivisione emotiva.

 

Il 22 novembre, STORIE DI ORDINARIA MAGIA sarà lo spettacolo che vedrà protagonisti Blas Roca Rey, anche autore delle storie insieme a suo figlio Rocco al pianoforte.

Storie vere, rigorosamente, con un tempo preciso di quattro minuti. Una scommessa. Raccontare l’essenza di una storia, l’inizio, il cuore e la fine in pochi minuti. Spolparla, togliere come in una scultura il superfluo. Storie di uomini e donne, sportivi, artisti e partigiani, gente di strada e gente famosa. Il filo comune è una caduta o un fallimento dal quale ci si è rialzati, con le proprie forze. Con tigna e sorriso e fiducia in sé stessi. Il messaggio è: potete farcela, sempre. Cadere fa parte della vita. E spesso è utile. Ma poi ci si può rialzare. Perché come dice Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri a Tokio, “se lo puoi sognare lo puoi fare!”.

 

Al termine dello spettacolo incontro con Blas Roca Rey che dialogherà con alcuni ospiti delle storie e del podcast “Il mondo di Blas- Storie di ordinaria magia”. In diretta virtualmente sui Social Network.

 

LABORATORIO FORMAZIONE  2 laboratori teatrali a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani, rivolti alle fasce d’età 7-10 e 10-13 anni, intercettando la multiculturalità della comunità del Municipio, sul tema della caduta e del fallimento e della possibilità di rialzarsi sempre, di trovare le proprie risorse, nella propria storia e nei propri sogni. Anche dove sembra non esserci speranza.

 

Il 23 novembre uno spettacolo divenuto ormai un cult: TANTE FACCE NELLA MEMORIA, regia Francesca Comenicini. Protagoniste: Lunetta Savino, Carlotta Natoli, Bianca Nappi, Simonetta Solder, Chiara Tomarelli, Mia Benedetta.

Sei storie di donne partigiane e non che nel ’44 vissero l’eccidio delle Fosse Ardeatine, feroce rappresaglia dopo il tragico attentato di via Rasella del 23 marzo 1944. Un’esperienza terribile ripercorsa dall’autrice attraverso le voci di sei donne toccate in prima persona. Curato da Mia Benedetta e Francesca Comencini, lo spettacolo è nato con l’ascolto delle registrazioni delle testimonianze dirette. Lo spettacolo affronta una delle pagine più̀ drammatiche della nostra storia. Lo scopo del progetto è proprio questo, raccontare una pagina così drammatica attraverso testimonianze personali e ripercorrendo le varie mutazioni intercorse nel clima politico. Un modo per ricordare quanto le donne hanno fatto per Roma e per l’Italia in tempi così difficili e non così remoti.

 

Al termine, incontro sul tema: L’EVOLUZIONE IN MEMORIA DELLA MEMORIA in diretta virtualmente sui Social Network Ospiti prof. Alessandro Portelli, Francesca Comencini, le attrici dello spettacolo. In diretta virtualmente sui Social Network.

 

LABORATORIO FORMAZIONE  2 laboratori teatrali a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani, rivolti alle fasce d’età 7-10 e 10-13 anni, intercettando la multiculturalità della comunità del Municipio, sui valori della Condivisione e della Memoria come valore personale e collettivo. A partire dai ricordi più gioiosi e più dolorosi del proprio vissuto, i ragazzi sperimenteranno la narrazione e l’ascolto del ricordo. Successivamente, i ragazzi verranno stimolati a creare un album della memoria, uscendo dalla propria esperienza e rendendo graficamente quella di un compagno, mettendo in gioco la propria empatia e la propria capacità di partecipazione. Infine si cercherà di stimolare i ragazzi a partire da luoghi e oggetti, che possono creare una memoria di famiglia, allo scopo di confrontarsi sul concetto di memoria.

 

Il 29 novembre debutterà in prima nazionale I DISERTORI Poesie e canzoni contro la guerra, scritti di Brecht, De André, Rodari, Vian, De Gregori, Bellezza, Gaber, Ungaretti, Neruda, Prévert. Protagonisti Piji Siciliani, Simone Colombari. La terribile attualità della guerra Russo-Ucraina riporta come impellente un pensiero e un desiderio di pace e trasforma in materia pulsante e ancora più concreta tutto ciò che è stato scritto, recitato e cantato contro lo strumento di offesa più crudele in assoluto. Lo spettacolo, che prende il titolo dalla celebre canzone “Le déserteur” di Boris Vian che in italiano ha due importanti traduzioni, una di Luigi Tenco (“Padroni della terra”) e una, più conosciuta, di Giorgio Calabrese (“Il disertore”) per la versione cantata da Ivano Fossati. A partire da questo capolavoro della canzone d’autore internazionale, abbiamo cercato di tracciare un percorso artistico pacifista che toccasse le migliori penne della storia della letteratura, del teatro e della canzone in un viaggio che non sarebbe stato museale in nessun tempo, ma che in questo diventa maledettamente vivo e urgente. Un promemoria, da ripetere a noi stessi sempre e per sempre, proprio come la poesia di Rodari, intitolata proprio “Promemoria”, con il doppio significato di appunto da ricordare ma anche di contributo alla memoria storica.

 

Al termine dello spettacolo conferenza sul Tema della Pace e del Conflitto. In diretta virtualmente sui Social Network.

 

LABORATORIO FORMAZIONE   Laboratorio teatrale Fare memoria a cura dell’insegnante Carolina Cavatorta e dal musicista Piji Siciliani, in forma di intervista reciproca e condivisone delle esperienze dei ragazzi (saranno essi stessi sia gli intervistatori che gli intervistati) rivolto alla fascia d’età 10-13 su come hanno vissuto il racconto mediatico della guerra e cosa è rimasto nei loro pensieri.