Quanto costa viaggiare in aereo per Natale e Capodanno? Cosa è successo ai prezzi rispetto all’anno scorso? E quanto possono lievitare i costi nelle festività per i tanti italiani che viaggiano in questo periodo?
Ce lo siamo chiesti in questa nuova edizione della nostra indagine, in cui abbiamo confrontato i costi dei voli a/r in partenza da Milano e Roma su 24 destinazioni, in periodi festivi e non, per un totale di 396 prezzi rilevati.
Volare durante le vacanze natalizie non solo è un salasso ma gli aumenti, rispetto alla bassa stagione, possono raggiungere livelli sproporzionati, in particolare per le destinazioni più “sensibili”, per i rientri in famiglia e per la mancanza di altri collegamenti comodi, come le isole e altre regioni del Sud.
La Sicilia è risultata la regione più penalizzata: registra i prezzi più alti (oltre 400 euro per un viaggio andata e ritorno) e le differenze maggiori rispetto alla bassa stagione (fino al 700%). Non vanno bene anche altre destinazioni, come la Calabria. E, in generale, viaggiare verso l’estero a Natale costa molto meno che viaggiare in Italia. La buona notizia è che durante le festività i prezzi calano un po’ rispetto all’anno scorso (anche se non per le Isole) ma, in compenso, aumentano molto i prezzi in bassa stagione.
Ecco tutti i risultati dell’indagine, in cui ci siamo chiesti anche quanto potrebbe risparmiare una famiglia viaggiando in altri periodi come il Carnevale e quali differenze ci sono rispetto ai treni (che ormai possono arrivare a costare quanto un aereo).
Quanto si spende per partire durante le festività?
Abbiamo considerato i primi cinque voli più economici per ogni tratta, individuati tramite il motore di ricerca Skyscanner e poi calcolato la media per ogni tratta. I prezzi sono stati rilevati a novembre 2025 (tutti i dettagli sulla metodologia dell’indagine nel paragrafo finale).
Un viaggio aereo a/r per le vacanze di Natale (dal 20 dicembre al 2 gennaio) costava in media 199 euro nelle destinazioni italiane ed estere della nostra indagine.
Stiamo parlando di una media, però. Perché, come si può notare facilmente dal grafico in basso, nelle singole tratte abbiamo cifre anche molto più elevate (e c’è da tener presente che i prezzi rilevati sono anche un po’ sottostimati perché non sempre Skyscanner fa vedere prezzi che includono tutti i costi extra di un volo, come i bagagli).
I voli più cari? Quelli per l’Italia (Sicilia in primis)
Dalle rilevazioni emerge chiaro che, a Natale, viaggiare per l’estero conviene di più che viaggiare in Italia. Le prime 7 tratte più care (sulle 24 totali dell’indagine) sono tutte per destinazioni nazionali di Isole e Sud Italia e in quasi tutti i casi in partenza da Milano.
“Vincono” per i costi elevatissimi i viaggi verso la Sicilia: il Milano-Catania e il Milano-Palermo che superano le 400 euro. Segue la Calabria, con il Milano-Lamezia Terme e il Roma-Lamezia Terme che superano le 300 euro. Puglia e Sardegna restano intorno ai 230 euro con il Milano-Bari e il Milano-Olbia.
I voli per l’estero: i più economici
Nelle posizioni più economiche si trovano nella maggior parte dei casi voli per l’estero: in media, nei nostri casi, costavano il 41% in meno rispetto a quelli per l’Italia. La destinazione meno cara è risultata Londra: un volo a/r costava solo 70 euro circa. Non male anche Barcellona, salgono Parigi e Amsterdam, ma sempre restando sotto i 225 euro.
Viaggiare per le Isole costa di più
Per viaggiare da Milano e Roma verso Sicilia e Sardegna si spendono in media 266 euro per un volo a/r durante i festivi, contro i 206 euro dei voli nella Penisola: vuol dire che per le Isole si spende il 29% in più mediamente.
E rispetto all’anno scorso? Calo nei festivi, ma sale la bassa stagione
I prezzi restano molto elevati ma una buona notizia almeno c’è: continua il trend in discesa dei prezzi dei voli di Natale.
Quest’anno il prezzo medio è di 199 euro, nella stessa indagine dell’anno scorso era di 214 euro: c’è stato una riduzione del 7% (ma sostenuto dal calo nelle tratte all’interno dello Stivale ed estere, mentre quelle per le Isole sono leggermente aumentate come vedremo). E anche nel 2024 avevamo rilevato un calo rispetto al 2023, del 14%.
È nella bassa stagione, invece, che c’è stato un aumento significativo. Abbiamo infatti rilevato anche i prezzi dei viaggi per metà gennaio, a festività concluse: sono aumentati del 26% rispetto all’anno scorso. E, anche nel caso della bassa stagione, già l’anno scorso avevamo visto un aumento rispetto al 2023, del 4%.
Isole: aumenti maggiori
Se entriamo nel dettaglio notiamo che gli aumenti rispetto all’anno scorso vanno sempre un po’ a sfavore delle Isole: nel periodo festivo i costi dei voli per Sicilia e Sardegna sono aumentati (+5%), mentre per le altre tratte sono diminuite anche di parecchio (intorno al 15%); e nella bassa stagione sono cresciuti molto di più: +64% contro il +16% nella Penisola e il +7% per l’estero.
Saltano all’occhio per gli aumenti nei festivi le tratte Milano-Catania (437 euro quest’anno contro 389 euro nel 2024) e Milano-Palermo (406 euro quest’anno, 357 euro nel 2024).
Lo ricordiamo: i voli per Sicilia e Sardegna sono sotto il faro dell’Antitrust da parecchio tempo per i loro prezzi elevati. L’Autorità aveva avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo per le due isole per individuare eventuali abusi; in seguito ai risultati preliminari ha recentemente avviato anche un confronto con l’Ue, legato alla trasparenza dei prezzi e ai costi extra per bagagli & Co. che anche Altroconsumo da anni denuncia. Il “faro” acceso dall’Antitrust non sembra comunque aver “trattenuto” i prezzi per le Isole.
Quanto costa in più a Natale rispetto ad altri periodi
Abbiamo rilevato i prezzi degli stessi voli cercati per le vacanze natalizie anche durante la bassa stagione (per un viaggio a/r 10-22 gennaio 2026). In questo caso il prezzo medio era di 96 euro, contro i 199 euro medi di Natale-Capodanno: vuol dire che, per viaggiare nei festivi, si spende mediamente il 107% in più, oltre il doppio.
Ma la media non sorprende tanto quanto i risultati di alcune tratte in particolare, per le quali le differenze sono state anche molto più elevate. In questo grafico mettiamo a confronto il prezzo dei voli nel festivo con quello dello stesso volo in bassa stagione, evidenziando la differenza percentuale tra i due.
Il volo che è aumentato di più a Natale rispetto a gennaio – di oltre il 700% – è Milano-Catania (che è anche quello risultato più costoso): 437 euro contro i 54 euro della bassa stagione, otto volte tanto.
In seconda posizione la tratta verso la Calabria Milano-Lamezia Terme, il volo durante i festivi era più caro del 524% rispetto al periodo non festivo (339 euro contro 54 euro).
In terza posizione ancora la Sicilia con il Milano-Palermo ma con una differenza meno marcata: + 268% (406 euro contro 110 euro).
Da notare, anche in questo caso, che le Isole risultano penalizzate: un biglietto da Roma/Milano per Sicilia e Sardegna, a Natale, costa il 143% in più che in bassa stagione; all’interno della Penisola si scende al 114% in più. Le differenza di prezzo Natale/bassa stagione – tra Isole e “terraferma” – si sono un po’ avvicinate rispetto all’anno scorso, ma comunque il divario resta.
Come sono cambiate le differenze festivi/bassa stagione?
Negli ultimi tre anni di indagine la differenza tra i prezzi dei voli festivi/bassa stagione è andata riducendosi.
· 2023: i prezzi dei voli di Natale-Capodanno erano il 301% più alti in media di quelli della bassa stagione (costavano in media 288 euro, contro i 72 euro di un viaggio a metà gennaio).
· 2024: la forbice era scesa a + 231% (247 euro contro 75 euro)
· 2025: siamo scesi ancora, a + 107% (199 euro contro 96 euro)
Da un lato sono scesi un po’ i prezzi durante le festività (pur restando alti) e, dall’altro, sono aumentati parecchio quelli della bassa stagione, quindi le differenze medie tra i due periodi si sono ridotte sempre più.
Il confronto con i treni: possono costare quanto l’aereo
Abbiamo confrontato i prezzi di alcuni voli a/r con le stesse tratte in treno, tra le città di Milano, Roma e Napoli, per verificare se anche i treni aumentano di tanto nel periodo natalizio e cosa conviene di più tra i due mezzi durante le festività.
In due casi (Milano-Roma e Roma-Napoli) l’aereo costava molto di più del treno, anche più del doppio, come ci si potrebbe aspettare, ma in altre due rilevazioni le differenze erano minime: Milano-Napoli costava 179 euro in aereo e 172 euro in treno. Situazione simile anche sul Roma-Milano (96 euro in aereo e 84 euro in treno). Anche i treni quindi possono arrivare a costare all’incirca quanto gli aerei durante le festività.
ln bassa stagione, invece, il treno ci poteva costare anche più dell’aereo: ci è capitato sul Milano-Napoli, 60 euro in aereo e 73 euro in treno. Certo, c’è da considerare che in aereo poi ci sarebbe da aggiungere l’eventuale costo di un bagaglio extra, ma se viaggiate su queste tratte può valere la pena comunque valutare le due opzioni, prima di dare per scontato che i treni siano sempre più economici dei voli o che l’aereo costi per forza molto di più.
Differenza Natale/bassa stagione
Anche i treni, come i voli, aumentano molto a Natale-Capodanno rispetto a gennaio. Nel caso peggiore individuato, lungo la tratta su rotaie Milano-Napoli, c’era una differenza di prezzo del 135% tra i due periodi: 172 euro durante le festività contro 73 euro in bassa stagione.
Quanto spende una famiglia di tre persone? Il confronto con Carnevale
Di fronte a prezzi così elevati a Natale, una famiglia potrebbe valutare di partire piuttosto in un altro periodo. Per questo abbiamo voluto fare un confronto anche con un altro periodo in cui potrebbero essere previsti dei giorni di vacanza scolastici, cioè il Carnevale. Abbiamo quindi fatto le stesse prove per i voli nazionali per una famiglia di tre persone (due adulti e un bambino di 10 anni), confrontando le vacanze natalizie (19 dicembre 2025 – 4 gennaio 2026) con quelle di Carnevale (21 febbraio 2026 – 8 marzo 2026).
Anche in questo caso viaggiare durante le prossime festività è risultato molto più costoso: un viaggio a/r in Italia per le vacanze di Natale/Capodanno costava in media 768 euro a una famiglia, contro i 280 euro medi di un viaggio a febbraio-marzo 2026. Vuol dire che mediamente il prezzo a Natale è più alto del 174%.
Anche in questo caso i voli con i prezzi più alti e le maggiori differenze tra un periodo e l’altro erano quelli da Milano per Sicilia e Calabria.
· Milano-Catania: a Natale 1.427 euro contro 144 euro a Carnevale, una differenza dell’892%.
· Milano-Lamezia Terme: 1.193 euro a Natale contro 174 euro a Carnevale (586%)
· Milano-Palermo: 1.235 euro a Natale contro 238 euro a Carnevale (418%)
Praticamente nessuna differenza di prezzo tra i due periodi, invece, sulle tratte Roma-Cagliari e Milano-Olbia.
Perché i prezzi sono così elevati?
Il carovita non ci abbandona nella stagione invernale (e lo abbiamo visto anche con l’indagini sui prezzi degli skipass). Ma perché i prezzi di alcuni voli aerei in particolare possono diventare così alti durante il periodo natalizio? Perché la differenza rispetto ad altri periodi è così ampia?
Consideriamo innanzitutto che i prezzi dei biglietti aerei sono dinamici: fluttuano continuamente, non sempre in modo prevedibile (lo avevamo visto nell’indagine su come cambia il prezzo di un volo nei mesi); e lo fanno in funzione degli algoritmi e dei tanti dati considerati dalle compagnie aeree, che solo le compagnie stesse conoscono.
Sicuramente, però, la domanda più elevata del periodo natalizio è uno dei fattori determinanti sui prezzi (se la domanda aumenta, anche i prezzi aumentano). Quelli per le Isole e per alcune destinazioni del Sud come la Calabria sono risultati i più alti nella nostra indagine e con le maggiori differenze rispetto alla bassa stagione perché evidentemente è un periodo di domanda più elevata: ci sono i rientri in famiglia verso luoghi che, oltretutto, è più complicato raggiungere attraverso altri mezzi (comunque anch’essi costosi, come abbiamo visto con alcuni treni).
Anche se la domanda aumenta durante il Natale, però, le differenze che abbiamo individuato per alcune tratte sono comunque eccessive: lo avevamo già evidenziato nelle inchieste degli anni passati e anche quest’anno invieremo i risultati all’Antitrust (che aveva attenzionato proprio i prezzi elevati dei biglietti aerei con la sua indagine conoscitiva relativa ai voli verso Sicilia e Sardegna).
Da cosa potrebbero dipendere, invece, il calo dei prezzi nei festivi rispetto al 2024 e le differenze Natale/bassa stagione più vicine tra Isole e Penisola rispetto al passato. Anche in questo caso possiamo fare solo qualche ipotesi:
– quest’anno c’è stato un calo dei passeggeri del 4% sui voli nazionali e un rallentamento dell’aumento di passeggeri sui voli internazionali (dati Enac, luglio 2025);
– il prezzo del greggio che serve per fare il carburante degli aerei è rimasto stabile nell’ultimo anno e anche questo ha permesso probabilmente di trattenere i prezzi
– il tema caro-voli inoltre continua a essere attenzionato: l’Antitrust, dopo i primi risultati preliminari della sua indagine conoscitiva, ha avviato confronti con la Commissione europea rispetto ai costi extra poco trasparenti, che da tempo Altroconsumo denuncia. Anche il governo in passato era intervenuto con un decreto, ponendo limiti ai prezzi dei voli in determinati casi per evitare picchi esagerati.
Tutto questo potrebbe aver influito positivamente, comportando il calo dei prezzi che abbiamo registrato nei festivi e la riduzione delle differenze rispetto alla bassa stagione.
I diritti dei passeggeri aerei sono da sempre al centro delle attività di Altroconsumo: oltre alle indagini sui prezzi e ai consigli su come tutelarsi, abbiamo avviato una petizione contro nuove regole europee che potrebbero ridurre i rimborsi per ritardi e cancellazioni.
