Hanno tentato di truffare un commerciante irlandese di bestiame commissionando l’acquisto di 115 bovini pattuendo il pagamento di 800mila euro, ma quando la vittima del raggiro si è resa conto di non aver ricevuto il corrispettivo, ha denunciato il tutto negli uffici della questura di Mantova.
I tre malviventi sono stati individuati dagli investigatori della Squadra mobile grazie alle indicazioni fornite dal commerciante irlandese e denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa aggravata.
L’uomo ha riferito ai poliziotti di aver instaurato la trattativa commerciale lo scorso ottobre con una persona che si era presentata come titolare di un’azienda agricola della provincia di Mantova, interessata all’acquisto del suo bestiame.
Dopo un primo incontro tra le parti venivano fissate le modalità di consegna e di pagamento.
Successivamente alla regolare consegna del bestiame, avvenuta tra il 15 e il 18 ottobre, un altro truffatore, presentatosi come titolare dell’azienda agricola, si dichiarava interessato a un ulteriore acquisto di bovini.
A quel punto il commerciante, non avendo ancora ricevuto il pagamento pattuito, ha interrotto la trattativa.
Inizialmente i truffatori hanno cercato di prendere tempo affermando di aver effettuato il pagamento che però non era andato a buon fine per problemi legati all’istituto di credito utilizzato per inviare i bonifici, mostrando anche le relative ricevute.
Successivamente un altro complice, presentatosi come direttore dell’istituto di credito, cercava di rassicurare la vittima del raggiro affermando di aver aperto una fideiussione bancaria a garanzia del pagamento.
Gli investigatori della Squadra mobile hanno però accertato che le ricevute dei bonifici presentate dai truffatori erano false e che il presunto direttore dell’istituto di credito era in realtà un complice della banda di truffatori.
A quel punto i poliziotti hanno effettuato un controllo presso l’azienda agricola, verificando che i 115 capi di bestiame si trovavano ancora lì, chiedendo e ottenendo dalla Procura della Repubblica un decreto urgente di sequestro preventivo, che veniva subito eseguito.
