VIVA L’ITALIA: ACQUISTANO UNA FERRARI DEL VALORE DI € 165.000,00 CON ASSEGNI INESISTENTI

INDIVIDUATE E DENUNCIATE SETTE PERSONE PER TRUFFA AGGRAVATA IN CONCORSO…

Il personale della Polizia di Stato di Perugia, al termine di una articolata indagine ha denunciato a questa Procura della Repubblica sette persone, ritenute responsabili del reato di truffa aggravata in concorso posta in essere a seguito della compravendita di una Ferrari dal valore di 165.000 euro,

Nello specifico, lo scorso 27 maggio, dopo una trattativa con l’acquirente – una donna classe 1998, con precedenti di polizia specifici per il reato di truffa – il proprietario aveva venduto l’auto ricevendo come corrispettivo per la vendita due assegni, rispettivamente di 90.000 e 75.000 euro.

Dopo aver contattato un referente della Banca di emissione – in realtà complice dell’acquirente – e aver ottenuto assicurazioni in merito all’autenticità degli assegni e circa la copertura finanziaria dei titoli di credito, il venditore si era convinto della bontà della trattativa consegnando il veicolo di lusso.

Alcuni giorni più tardi, al momento di incassare gli assegni, il venditore era stato però informato che questi erano falsi e che la Banca emittente in realtà non esisteva; a quel punto, aveva deciso di sporgere denuncia alla Polizia di Stato.

Gli articolati accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile, consistiti nella visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, nell’acquisizione della documentazione di vendita del veicolo e nell’analisi dei tabulati telefonici delle utenze utilizzate nel corso della truffa, hanno consentito agli investigatori di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e risalire ai presunti autori – sette persone complessive, tutte gravate da precedenti di polizia –ognuno  con un ruolo ben definito.

Sulla base delle risultanze investigative acquisite, il G.I.P. di Perugia su richiesta di quest’Ufficio aveva quindi emesso un decreto di sequestro preventivo dell’auto, informazione immediatamente inserita nel sistema di informazioni “Schengen” dagli investigatori.

Grazie a tale procedura di cooperazione di polizia, qualche settimana più tardi, è stato possibile il rinvenimento e il sequestro dell’auto da parte della Polizia rumena – avvenuto nella città di Buzias – che l’aveva trovata nella disponibilità di un cittadino romeno, classe 1981, gravato da precedenti di polizia per reati di truffa, il quale aveva già concluso un contratto di vendita con la 27enne per registrare l’auto in Romania.

Alla luce degli elementi indiziari emersi nel corso delle indagini, i poliziotti della Squadra Mobile di Perugia, coadiuvati dal personale delle Squadre Mobili delle Questure di Bergamo, Monza Brianza, Lecco e Pordenone, hanno quindi provveduto a dare esecuzione ad un decreto di perquisizione locale, personale ed informatica, emesso dalla Procura della Repubblica di Perugia nei confronti dei sette indagati, attività che ha dato esito positivo.

I poliziotti, infatti, sono riusciti a rinvenire i telefoni e le relative schede Sim utilizzati per effettuare la truffa, materiale poi sottoposto a sequestro.

Sono in corso le procedure affinché l’autovettura venga riconsegnata all’avente diritto.